Obiettivi di primavera: l'importanza della programmazione per una 10, una mezza o una maratona

E' tempo di iniziare a costruire la nuova stagione sportiva estiva

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La primavera è finalmente arrivata e con lei il momento di costruire la stagione sportiva per i mesi a venire e, successivamente, per quelli estivi. Durante la stagione fredda molti runner avranno dedicato gli allenamenti a una completa rigenerazione e poi a un periodo di costruzione, inserendo quindi un breve ciclo di potenziamento, utile per tornare in forma anche sul piano muscolare. Altri invece non avranno sospeso, se non per qualche settimana, l'attività agonistica: le campestri domenicali, che consentono di mantenere vivo il clima gara anche durante l'inverno, sono molto partecipate.

Come programmare quindi i prossimi mesi? Come sempre, tutto dipende dallo stato di forma, dagli obiettivi concreti e dal tempo che si ha a disposizione e che decidete di dedicare agli allenamenti.

DIECI KM, MEZZA O MARATONA? Se ad esempio volete tentare di fare il personale sui 10 km individuate una gara che abbia tutte le condizioni ideali: non troppo lontana da casa, con una misurazione ufficiale, un percorso regolare e che non sia troppo affollata allo start. Focalizzate la preparazione su quell'obiettivo. Naturalmente per qualche settimana dopo la gara vi rimarrà nelle gambe e nel fisico l'ottimo allenamento che avrete svolto e sarete pronti a inserire un'altra 10 km, che vi darà certamente soddisfazioni.

Le decisioni che portano alla preparazione di una maratonina sono simili a quelle pensate per le 10 km. Le gare intermedie richiedono un aumento del chilometraggio settimanale e la predisposizione a correre preferibilmente per 4 volte nei 7 giorni: se decidete di preparare una maratonina, magari nei mesi aprile o di maggio, dovrete dunque stringere i denti e organizzare bene il vostro tempo per inserire un'altra seduta rispetto alle classiche tre a settimana.

E la preparazione di una maratona? Se siete podisti allenati, avete già una discreta esperienza sulle prove intermedie e avete già sperimentato qualche corsa lunga in passato saprete che, per orientarvi, la preparazione di una 42,195 km richiederà quasi 13 settimane, in pratica poco più di tre mesi. Questo significa che, se decidete di gareggiare al massimo a fine maggio (non è consigliato andare oltre perché il caldo comincerà già a farsi sentire), vuol dire che la vostra preparazione sarebbe già dovuta iniziare a febbraio. Per finalizzare una maratona è infatti sempre meglio tenersi larghi con il numero delle settimane di preparazione: ci sono runner allenati che riescono a completare la preparazione anche in 11 settimane, ma è meglio prendersi un lasso di tempo più ampio, anche per sopperire a eventuali imprevisti (influenze, brevi infortuni, trasferte lavorative in cui non è possibile allenarsi, ad esempio).

Dato il periodo a disposizione, piuttosto lungo, è possibile lavorare anche su due obiettivi consecutivi: un buon personale sui 10 km seguito da un periodo di rigenerazione e, poi, il successivo attacco al personale sulla mezza. Le corse su strada fino a 12 km e la maratonina sul piano fisiologico hanno una preparazione molto simile: per trasferire le qualità atletiche dalle 10 km alla 21,097 km è sufficiente programmare qualche uscita più lunga, lavorare sulla tenuta e conservare una buona velocità di base.

PRIMA REGOLA: DIVERTIRSI Il podista amatore, come il professionista, quando è possibile deve programmare gli obiettivi dei propri allenamenti: la motivazione a correre molto spesso rimane in vita grazie agli scopi scelti. Prendete una decisione in relazione alle vostre attitudini.
Il divertimento deve sempre essere alla base delle vostre scelte: non vi fate condizionare dalle mode, dagli amici o dai compagni di squadra che, magari, vi trascinano a correre una distanza che non amate o che il vostro fisico non regge bene.

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