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TRAILRUNNING

Non solo Kima: K Race, in Val Masino vincono Radaelli e Mottalini

Prova del nove per l'evento che coniuga sport, inclusione e cura del territorio

di Stefano Gatti
27 Mag 2025 - 17:06
 © Fabio Vedovatti

© Fabio Vedovatti

Il Trofeo Kima… può attendere. Anche negli anni dispari, orfani della Grande Corsa sul Sentiero Roma ormai dal 2010 passato alla cadenza biennale, la Val Masino tiene fede alla sua tradizione sportiva con altri eventi trail di dimensioni più contenute ma molto popolari, ambientate temporalmente sia nella bella stagione che in quella fredda. E se la più recente (e bianca, nel senso della neve) edizione di Val di Mello Winter Trail è ormai lontana qualche mese nel passato, ancora di stretta attualità è la nona edizione di K Race (per esteso Kundaluna Race), denominazione che riecheggia uno dei toponimi più identitari della tradizione alpinistica e in particolare arrampicatoria di queste montagne e delle loro pareti verticali di granito. Ad aggiudicarsi la nona edizione della prova dallo sviluppo di 16 chilometri e mezzo (per 550 metri D+) che fa campo base a San Martino Valmasino sono stati Luca Radaelli e Francesca Mottalini. A far da cornice alla prova - dal dislivello contenuto e quindi integralmente corribile - è stata una fresca e soleggiata di fine maggio, ideale per esaltare la contemporaneità tra l’esplosione della primavera alpina a fondovalle e l'indugiare di uno scenario dalle caratteristiche ancora invernali o quasi sulle creste d'alta quota che hanno appunto catturato l'attenzione dei trailrunners, ma solo di quelli meno ossessionati dal cronometro!

© Fabio Vedovatti

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Portacolori del GS CSI Morbegno, Radaelli ha allungato già all’altezza del Rifugio Luna Nascente il passo sugli immediati inseguitori: Luigi Pomoni (ASD Falchi Lecco), Mirko Bertolini (La Recastello Radici Group) nella doppia veste di atleta e organizzatore, Mattia Bonesi (Atletica Alto Lario) e il vincitore dello scorso anno Simone Tampini (anche lui in verde La Recastello Radici Group).

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Posizioni invariate fino al traguardo e vittoria per Radaelli con il tempo finale di un’ora, 12 minuti e 41 secondi. Secondo gradino del podio con un distacco inferiore al minuto (54 secondi) per Pomoni, terzo per il poliedrico Bertolini a due minuti e 14 secondi dal vincitore. Top five in quest'ordine per Bonesi e Tampini.

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In gara donne Francesca Mottalini (ASD Castel Raider) ha completato in un’ora, 36 minuti e 15 secondi la missione-vittoria, raggiungendo la 50esima casella di una classifica assoluta da 122 finishers. Come in campo maschile, distacco inferiore (e ancora più contenuto rispetto agli uomini) tra primo e secondo posto dell'ordine d'arrivo. Mottalini ha infatti prevalso per 47 secondi su Giorgia Fascendini (GP Santi Nuova Olonio) 51esima assoluta. Terzo gradino del podio per Elena Luzzi (65esima), portacolori di un’altra formazione storica di questo settore della Valtellina: il GP Talamona. A completare la top five femminile sono state Barbara Masa ed Elena Fomiatti.

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Della proposta sportiva di K Race 2025 faceva parte anche la Family Run non competitiva che ha impegnato una cinquantina di concorrenti lungo un anello di fondovalle da sei chilometri per niente banale: partenza da San Martino Valmasino in direzione sud (e in discesa), giro di boa a Filorera (campo base del Trofeo Kima) e ritorno in leggera salita. Ancora una volta il filo conduttore di questo evento è stato l'inclusione, grazie alla partecipazione del gruppo "Con Tatto".

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K Race é un evento nato nove anni fa dalla passione e dall’amore per il territorio degli amici del Bar Kundaluna, storico punto di aggregazione su uno degli angoli della piazza principale di San Martino, proprio all'ingresso del centro abitato: Giovanni Ongaro, Andrea Barbieri ed Irene Fortini. Per i primi due si trattava del classico punto d’incontro e di ritrovo per intraprendere escursioni "a tutta natura" sia in Val di Mello che nella Valle de Bagni, i due rami nei quali la Val Masino si divide proprio all’altezza di San Martino. Nello spirito di quelle gite, K Race è fin dalla sua creazione un evento allargato e aperto a tutti, che mira a valorizzare i tesori naturalistici della valle, praticando uno sport (quello della corsa in natura) che fa bene sia al corpo che alla mente. Gara e agonismo sì, ma senza pressioni esagerate e invece con il desiderio di divertirsi e trascorrere una bella giornata in compagnia.

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L’edizione 2025 è stata la prima interamente firmata da ASD TEAM GIGIAT capitanato da Valentino Speziali, Giacomo Sertori e Mirko Bertolini e dagli amici di ASD Valmasino Climbing. Oltre che la passione dei centotrenta iscritti alla prova da sedici chilometri e mezzo e alla cinquantina di camminatori della Family Run, a determinarne il successo è stato anche il contributo di volontari e istituzioni: Comune di Val Masino, Protezione Civile di Val Masino, Carabinieri in congedo, Soccorso Alpino, associazione operatori della Val Masino e tutti gli esercizi della valle stessa.

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Il menu sportivo-turistico della giornata di sabato 24 maggio prevedeva un itinerario ricco di sentieri, mulattiere, sezioni corribili e altre più tecniche, nelle quali prestare attenzione. Da sottolinearne l’utilità nell’ottica della conservazione e dell’integrità di passaggi, sentieri e vie, anche attraverso piccoli accorgimenti tale da rendere i sentieri stessi meglio fruibili dal più vasto pubblico dei frequentatori… non competitivi e casomai più “contemplativi” in particolare nella stagione estiva ma poi lungo tutti i dodici mesi dell’anno, visto che la Val Masino è uno spettacolo che non teme confronti nell’intero arco alpino anche d’inverno, nonostante l’assenza di impianti di risalita… e forse anche per questo. In un certo insomma senso (come d’altra parte accade per il Val di Mello Winter Trail di inizio anno), K Race assolve anche ad un ruolo… parasociale: una sorta di collaudo (in chiave competitiva) degli itinerari turistico-escursionistici della valle. 

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Ad uso e consumo (di scarpe ed equipaggiamento) di chi non ha potuto correre l’edizione 2025 di K-Race, di chi l’ha già messa in calendario per il prossimo anno (e non vuole arrivarci impreparato) e di chi intende seguirne il tracciato a semplice scopo di allenamento (ma con riferimenti - anche cronometrici - precisi), ecco una descrizione del percorso e dei suoi passaggi chiave.

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Dopo un breve loop iniziale tra strade e vicoli di San Martino (con secondo passaggio… dal via), la traccia di K Race sale lungo sinistra orografica della Val di Mello per risalire tutto il torrente (in buona sostanza il tratto finale del Winter Trail organizzato a gennaio da ASD TEAM GIGIAT, ma in senso inverso) fino al Rifugio Rasica. Da lì, attraversato il corso d’acqua, si scende lungo tutta la mulattiera incrociando il flusso di escursionisti e passanti, sempre molto numerosi nei giorni festivali e non solo. Si passa dal Rifugio Luna Nascente, dallo specchio d’acqua del cosiddetto Bidet della Contessa e dal Ristorante Gatto Rosso. Fino al ponte canale, dove si svolta a destra - abbandonando l'asfalto -per l'attacco della traversata panoramica a mezzacosta sopra... i tetti delle case di San Martino, che collega “dritto per dritto” la Val di Mello con la Valle dei Bagni. E viceversa, naturalmente!

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È il momento di rifiatare o quello di spingere? Dipende dalle caratteristiche e dallo stato di forma di ogni partecipante. In ogni caso ad attendere i concorrenti é un tratto in salita, prima soft ma successivamente - all’inizio della spettacolare foresta di faggi - molto più pronunciata. Ultimi chilometri “a tutta” con il giro di boa posto in zona fontanella (grotta) di acqua calda delle terme, percorrendo l’inizio dell’ultimo tratto di sentiero del trofeo Kima, che però prosegue poi in direzione sud, come detto sopra verso Filorera. La K Race si ferma invece nella piazza centrale di San Martino, dove ad attendere gli atleti ci sono - entrambi molto graditi - l’applauso del pubblico e un tradizionalmente ricco e sostanzioso ristoro finale.

© Fabio Vedovatti

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