Ventiquattro ore non-stop e diciassettemila metri di dislivello sulle piste da sci di Aprica: è un nuovo record!
di Stefano Gatti
Andare a caccia di una nuova sfida, di un challenge, di una performance assoluta è un "must" per i più forti ultra e trail runner di tutto il mondo in questa stagione senza gare. Uno dei nostri migliori atleti in questo campo, Luca Manfredi Negri, si è reso protagonista di un exploit mondiale in Valtellina, compiendo in un doppio giro d'orologio un dislivello - in salita e poi discesa - pari a ... quasi due volte l'Everest!
Festa grande ad Aprica per il record mondiale di dislivello positivo e negativo stabilito tra sabato 13 e domenica 14 giugno da Luca Manfredi Negri. Ora il nuovo traguardo da battere è di 17mila metri di dislivello positivo. Il forte ultra trailer di Oliveto Lario, originario proprio della località turistica valtellinese, è partito alle dieci del mattino di sabato da Piazza Palabione (1200 metri slm) ed ha risalito e ridisceso la pista C sino alla malga Palabione (1700 metri slm) per stabilire il nuovo primato mondiale, migliorando quello che solo una settimana prima il finlandese Juha Jumisko (con 16.054 metri) aveva strappato al francese Ugo Ferrari.
Per portare a termine la sua ambiziosa missione, Luca ha messo in campo (anzi, in pista ...) ad Aprica cuore, gambe e testa, pianificando tutto fino ai dettagli. Supportato da un intero paese e avvalendosi del prezioso sostegno di amici e parenti, Manfredi Negri è partito di gran carriera, macinando metri su metri lungo la pista C del Palabione, su un itinerario di 2,1 chilometri e con dislivello di cinquecento metri esatti. Superata una leggera crisi, Luca ha ricominciato a spingere sui bastoncini con ritrovata convinzione su quegli strappi con una pendenza media del 23,8%. In piazza, rispettando le norme di sicurezza e tutte le restrizioni imposte dall'emergenza sanitaria, in molti lo aspettavano con tanto di musica e live streaming dell'impresa. Non sono mancati i temerari che, oltre ad accompagnarlo a debita distanza, hanno addirittura trascorso la notte in quota per vivere ancora più da vicino la sua avventura. Per centrare il nuovo primato, a Manfredi Negri sono stati necessari 34 giri (risalita e discesa della pista), equivalenti a 149,6 chilometri, 74.8 dei quali di salita al 24%. Ogni giro da 4,2 chilometri è stato completato ad una media spesso inferiore ai quaranta minuti. Ciò vuol dire che Manfredi Negri si è trovato ... con il naso all'insù per più di diciotto delle ventiquattro ore totali.
Queste le parole pronunciate da Luca a caldo, appena terminata la sua straordinaria performance:
"Gestire le energie fisiche e mentali non è stato facile, soprattutto quando sono scese le tenebre. Il record da battere era tutt’altro che banale. Ugo Ferrari e Juha Jumisko sono atleti fortissimi. Il record è maturato soprattutto nella giornata di sabato. Ho fatto una ventina di giri ad un bel ritmo. Ho avuto un po' di crisi durante la notte, che però ho superato grazie anche ad alcuni ragazzi che mi hanno accompagnato lungo le risalite verso Malga Palabione. Poi con la luce del giorno, dalle cinque di mattina, ho piano piano ritrovato un po' di smalto e un po' di gamba per fare gli ultimi due o tremila metri di dislivello che sembrano pochi rispetto ai diciassettemila totali ma ... sono stati durissimi. Sono davvero felice. Dedico questo primato alla mia famiglia, ai miei amici e a tutto il paese di Aprica. Senza il loro supporto e il loro calore, non so se ce l’avrei fatta."