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Numeri straordinari per la corsa benefica in supporto alla ricerca per trovare una cura alle lesioni del midollo spinale, che si è corsa in contemporanea mondiale: 310.719 partecipanti da 191 Paesi diversi
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È stata un successo assoluto l'edizione 2025 della Wings for Life World Run, la corsa benefica globale che nella giornata di ieri ha unito 310.719 partecipanti da 191 Paesi diversi per raccogliere fondi a sostegno della ricerca per trovare una cura per le lesioni del midollo spinale. Anche quest’anno, il 100% delle iscrizioni e delle donazioni, pari a 8,6 milioni di euro, verrà devoluto a questa nobile causa: grazie all’evento odierno, sale a 60,5 milioni di euro la somma raccolta dalla prima edizione del 2014 a oggi. "Sono immensamente felice dei risultati della Wings for Life World Run: un'unica missione e così tanta energia e amore da ogni angolo del mondo" ha commentato a caldo Anita Gerhardter, CEO della Wings for Life Foundation. I vincitori di questa edizione della corsa sono stati Jo Fukuda, che in Giappone ha corso per 71,67 chilometri, ed Esther Pfeiffer, che in Germania ha coperto una distanza di 59,03 chilometri. Ben 7mila le persone che hanno corso, camminato, spinto la carrozzina nel nostro Paese, da sole o in una delle App Run sparse in tutta la Penisola, da Palermo Mondello ad Aosta, passando per Bari, Laterza, Roma, Verona, Bibione, Ravenna, Welsberg-Monguelfo e soprattutto Milano CityLife, dove l’altissima concentrazione di ambassador e campioni dello sport ha infiammato la città di gioia e solidarietà.
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“È fantastico essere qui a Milano, alla corsa di beneficenza più grande e inclusiva che esista. C’è un’energia incredibile e sapere che tutte queste persone, qui e in tutta Italia, corrono incitati dalla mia voce mi rende orgogliosa e felice” ha detto Veronica Ruggeri, motivatrice ufficiale della corsa italiana, che ha infilato le scarpe da running all’ombra dei grattacieli milanesi. Come tutti gli altri partecipanti sparsi in 171 Paesi diversi, anche Veronica è partita alle 13 consapevole che in questo evento ogni passo conta e si è lasciata inseguire dalla famosa ‘catcher car’, il traguardo mobile virtuale che in questa edizione ha avuto la voce del content creator Ale Della Giusta. “Sono molto felice di essere qui a dare il mio contributo a questo evento così unico”, ha detto Alex. “La Wings for Life World Run non è una semplice corsa: è una giornata di festa in cui fare sport, divertirsi e stare insieme, il tutto per una buona causa”.
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Accanto a loro, un parterre di atleti di altissimo livello, campioni sulle piste e nella partita dell’altruismo, come la fuoriclasse dello sci Lara Colturi. “Il mio elemento sono le montagne, la neve, le discese” ha detto la sciatrice. “Ma oggi sono felice di cimentarmi nella corsa per una causa così nobile e insieme a tantissime persone, non solo qui a Milano, ma in tutto il mondo”. Anche il fenomeno della Moto2 Tony Arbolino ha fatto parte di quest’ondata di solidarietà che ha riempito le strade del quartiere milanese CityLife. “Oggi non gareggio per vincere, ma corro per chi non può farlo” ha detto il pilota prima della partenza. “Il mio obiettivo? Correre almeno 8 chilometri prima che la catcher car mi raggiunga”. Sulla linea del via, Tony era al fianco di due stelle del Red Bull Italy SailGP Team, Ruggero Tita ed Enrico Voltolini. “Ci tenevo molto a essere qui oggi” ha dichiarato Tita. “È bellissimo sapere che insieme a noi ci sono centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo, unite da un unico importante obiettivo: trovare una cura per le lesioni spinali”. Il clima festoso dell’evento non ha fatto passare in secondo piano l’obiettivo della giornata: offrire un contributo concreto alla ricerca scientifica che punta a rimettere in piedi chi ha subito una lesione del midollo spinale.
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A ricordarlo, con tutta la sua caparbietà è stato Michel Roccati, un ingegnere paraplegico che grazie a uno studio finanziato anche dalla Wings for Life Foundation ha camminato per diverse centinaia di metri lungo il percorso. “È sempre emozionante per me partecipare alla Wings for Life World Run, perché è anche grazie ai fondi raccolti da questo evento che la ricerca scientifica può progredire e restituire speranza a chi, come me, ha subito una lesione spinale” ha detto Michel.
Tra i tanti che hanno ammirato la presenza dello storico ambassador della corsa c’è stata una formazione di medici, fisioterapisti, infermieri e pazienti dell’IRCCS Ospedale San Raffaele. “La partecipazione del nostro team alla Wings for Life World Run rappresenta l’estensione simbolica del lavoro che svolgiamo ogni giorno” ha spiegato il professor Pietro Mortini, Ordinario di Neurochirurgia Università Vita-Salute San Raffaele e direttore Neurochirurgia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele. “Il nostro impegno nella sperimentazione clinica di neurostimolatori midollari si traduce in una speranza concreta per migliaia di persone. Con il MINE Lab, nato dalla collaborazione tra UniSR e la Scuola Superiore Sant’Anna, trasformiamo le tecnologie impiantabili da frontiera della ricerca a prassi clinica consolidata, capace di restituire autonomia e dignità a chi ha subito lesioni spinali. Ogni passo fatto oggi in corsa è un passo verso il futuro della medicina riabilitativa”.
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Alla guida di questo team gioioso e super motivato, il dottor Luigi Albano, neurochirurgo, ricercatore, coordinatore del protocollo clinico e referente del MINE Lab di Università Vita-Salute San Raffaele. “Essere in corsa con i pazienti che hanno ricominciato a camminare grazie alle nostre tecnologie significa vedere concretamente l’impatto della ricerca sulla vita delle persone” ha dichiarato. “Il nostro approccio unisce neurochirurgia, ingegneria neurale e intelligenza artificiale per rendere possibile ciò che fino a pochi anni fa sembrava fantascienza. Vedere oggi questi pazienti camminare accanto a noi non è solo un risultato scientifico, è una conquista umana, e la Wings for Life World Run ci ricorda che la scienza può – e deve – essere una corsa collettiva verso l’inclusione, l’indipendenza e la speranza”.
Milano non è stata l’unica protagonista di questa giornata straordinaria. A Ravenna si è registrata una prestazione da record, con l'ultrarunner Lorenzo Lotti che ha corso oltre 45 chilometri prima di essere raggiunto dalla catcher car, che ha messo fine così alla sua gara. A Bibione, ha indossato le scarpe da corsa un mega team creato da Despar Nord. “Partecipare alla Wings for Life World Run con quasi 1.400 colleghe e colleghi Despar è stata un’emozione straordinaria” ha commentato Massimo Salviato, Amministratore Delegato di Despar Nord. “Siamo stati uno dei team più numerosi d’Italia, e tra i primi cinque a livello mondiale. È stato un momento autentico di condivisione, che si è trasformato in un gesto concreto di solidarietà: oltre 35.000 euro raccolti per sostenere la ricerca sulle lesioni al midollo spinale”.
Per chi non ha potuto esserci, 15 minuti prima della partenza, e in contemporanea mondiale, ha preso il via la diretta internazionale dell’evento visibile in streaming sul sito SportMediaset.it, con il commento di Lorenzo Pinciroli (meglio conosciuto come @aigscream) e del creator Emanuele Mauri, noto come Ematoshi. L’evento è stato trasmesso in diretta anche su RedBull TV con un commento in inglese.
Chiusa l’edizione di maggior successo della Wings for Life World Run, è il momento di lasciare che la ricerca scientifica compia il suo lavoro, regalando nuove speranze a chi convive con una lesione midollare. L’appuntamento è per la prossima edizione della Wings for Life Word Run, in programma il 10 maggio 2026. Le iscrizioni si aprono oggi su www.wingsforlifeworldrun.com.