CORSA IN MONTAGNA

Giù al nord: AS Valchiese e Recastello tricolori staffette al Trofeo Ciolo in Salento

Chiusa la stagione tricolore, il focus si sposta ora sui Mondiali di specialità di inizio novembre in Thailandia

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© Francesca Grana

È stata l’undicesima edizione del Trofeo Ciolo a Gagliano del Capo - in Puglia - ad incoronare i nuovi campioni italiani di corsa in montagna di staffetta a squadre. Tra gli uomini lo scudetto tricolore se lo appunta al petto il "trio maravilha" di Società Atletica Valchiese formato - in ordine di… apparizione - da Luca Merli, Marco Filosi e Alberto Vender. Sui sentieri del Parco Naturale Regionale Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco TricaseTra le donne la spunta la fortissima e ben assortita coppia di La Recastello Radici Group formata dalla promettente Vivien Bonzi e dall’esperta Alice Gaggi. Entrambe tra l’altro (come Vender tra gli uomini) fanno parte della lista dei quarantadue azzurri convocati per i Mondiali di corsa in montagna dal 3 al 6 novembre a Chiang Mai (in Thailandia), che rappresentano l'evento clou della disciplina per questo 2022.

© Francesca Grana

Teatro delle sfide tricolori i sentieri dell’Aspro nell'estremità meridionale della penisola salentina, a pochi chilometri da Capo Santa Maria di Leuca: percorsi tecnici, a tratti scavati nella roccia viva a picco sul mare, ricchi di emozionanti “up&down”, con partenze alternate fra la Piazza del Municipio di Gagliano del Capo (in provincia di Lecce) ed il ponte che - in prossimità del suo sbocco nell'Adriatico - scavalca il "fiordo" roccioso del Ciolo. Per le categorie donne, juniores e master… meno giovani la prova si è svolta nel format da due elementi per staffetta lungo un giro completo, con discesa verso il mare in prima frazione e poi ritorno in salita in seconda.

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Le categorie assolute e master A e B maschili hanno invece messo in campo tre staffettisti. In questo caso partenza del primo e del terzo elemento dal Ponte Ciolo, con prevalenza di terreno in salita in prima e terza frazione, mentre il secondo staffettista ha gareggiato prevalentemente lungo la ripida discesa, sezione che si è rivelata largamente decisiva, soprattutto nella gara che ha assegnato il titolo assoluto maschile.

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Tre corazzate al via nella gara maschile: La Recastello Radici Group, S.A. Valchiese ed i campioni in carica di Valli Bergamasche. Priva della propria stella di prima grandezza Cesare Maestri (lievemente infortunato) quest’ultima società è rimasta ai piedi del podio, nonostante il miglior tempo dell’altro top runner Xavier Chevrier nell’ultima frazione. Le due squadre messe in campo dalla Recastello nel Salento hanno fatto gara di testa nelle fasi iniziali ma Valchiese - dopo aver tenuto a bada Valli Bergamasche in prima frazione con Luca Merli - ha lanciato il proprio attacco al vertice nella seconda grazie alle doti di spericolato discesista di Marco Filosi.

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Al traguardo di Gagliano del Capo (comune che dal 2016 fa parte dell'associazione Borghi Autentici d'Italia), il terzo frazionista Alberto Vender (ambassador Brooks Trail Runners come Alice Gaggi) completa l’opera… tricolore dei suoi due compagni di squadra, sigillando l’oro di A.S. Valchiese. Deve accontentarsi del secondo e del terzo gradino del podio il superteam La Recastello, rispettivamente con il terzetto Lorenzo Cagnati- Roberto Cassol-Isacco Costa e con quello Jacopo Brasi-Luca Magri-Fabio Ruga. 

© Marco Gulberti

Privata del podio alto che sembrava in qualche modo “annunciato” nella prova maschile, la società verde-nera si è rifatta con gli interessi in quella femminile, che ha subito proposto la sfida tra le due formazioni tra La Recastello Radici Group appunto ed Atletica Saluzzo, di fatto ribaltando i pronostici della vigilia che - diversamente da quanto accaduto tra gli uomini, appunto - assegnavano candidature… autorevoli a Freezone e Alta Valtellina.

© Francesca Grana

Dalla sua quarta posizione iniziale però Vivien Bonzi è riuscita a recuperare nell’ultimo tratto della discesa, prendendo il comando prima di passare il testimone alla compagna Alice Gaggi. Grazie alla sua classe ed alla sua esperienza, la campionessa valtellinese (ambassador del team Brooks Trail Runners) ha allungato ancora il passo su Lorenza Beccaria, prendendo nel tratto centrale il vantaggio che ha poi gestito nel successivo settore di pura resistenza in salita e poi fino al traguardo.

© Marco Gulberti

Oro per La Recastello Radici Group, argento per Atletica Saluzzo della già citata Beccaria e della neoazzurra Alessia Scaini. Sul terzo gradino del podio sale il secondo team La Recastello di Ilaria Bianchi e Beatrice Bianchi, che completano così la grande giornata della società di Gazzaniga, in provincia di Bergamo, che chiude oltretutto il weekend con il titolo femminile, occupando tre dei sei gradini del podio delle due gare.

© Marco Gulberti

Completano l’albo d’oro tricolore - così come… aggiornato dal Trofeo Ciolo - i campioni juniores: al maschile si impone Atletica Valle Brembana (Matteo Bardea e Stefano Banzoni), tra le ragazze successo della coppia di Podistica Valle Varaita formata da Matilde Bagnus e Fabiana Valente.

© Marco Gulberti

Chiusa la stagione tricolore, la sfida sale ora ulteriormente di livello, perché all’orizzonte si profilano i Mondiali thailandesi, per ben due volte rinviati a causa dell’emergenza sanitaria. Ancora staffetta, insomma: il “testimone” passa metaforicamente dalla nostra Puglia alla esotica Chiang Mai, cittadina situata tra le montagne del nord del Paese asiatico. Ben sei degli atleti che hanno contribuito agli scudetti tricolori (ed alle medaglie) delle rispettive società a Gagliano del Capo fanno parte dei quarantadue convocati azzurri. Tra gli uomini Alberto Vender, Luca Cagnati e l’Under20 Matteo Bardea, cresciuto nel vivaio di ASD Sportiva Lanzada.

© Marco Gulberti

Tra le donne Vivien Bonzi, Alice Gaggi e Alessia Scaini. Giusto quindi che sia il CT della Nazionale Italiana di corsa in montagna Paolo Germanetto aprire una finestra sulla rassegna iridata in avvicinamento, ma solo dopo aver chiuso i conti tricolori, sottolineando il significato ultimo di una finale nazionale portata - con successo di pubblica e soprattutto critica - lontano dai suoi luoghi d’origine.

“Il Trofeo Ciolo si conferma ancora una volta come evento di grande rilevanza sportiva e non solo. Chiudere il campionato di società con le staffette in Puglia nasce dall’idea di trasformare questo lungo racconto che per il movimento italiano volge al termine (pur se a livello internazionale avrà un’appendice in Thailandia), in un momento particolare e unico, ovvero portare le società a gareggiare e sfidarsi fino all’ultimo e poi ritrovarsi anche per festeggiare in spiaggia. Inoltre, credo che sia importante premiare le società che investono sullo sviluppo della disciplina, come Atletica Capo di Leuca, che innova nel sostenere una pratica sportiva che prevalentemente più rivolta e seguita al nord, per portarla dove è inusuale e cercare di invertire le tendenze standardizzate con dedizione encomiabile e impegno.”

© Marco Gulberti

 

 

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