SKYRUNNING

Dall'avventura No Limits a quella No Shortcuts: skyrunning per intenditori sulle Prealpi bergamasche  

Dopo oltre un decennio di assenza torna in calendario Orobie Skyraid, uno degli appuntamenti più impegnativi delle corse “a fil di cielo”.

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Orobie Skyraid cambia formato, diventa “International” e torna a portare l’essenza dello skyrunning “duro e puro” sulle montagne della provincia di Bergamo. L’appuntamento è fissato nel cuore della prossima estate ma la macchina organizzativa è all’opera da mesi. Per Mario Poletti, organizzatore dell’evento e tuttora detentore del record sul percorso originario, è il classico sogno che si realizza.

Il percorso firmato Fly-Up prevede la partenza di International Orobie Skyraid dalla piazza del comune di Ardesio e l’arrivo al centro sportivo di Valbondione, capolinea di un itinerario interamente compreso nella parte montuosa della provincia di Bergamo: le Prealpi Orobie, appunto. Nel mezzo, cinquantasei chilometri (e 3800 metri di dislivello) su e giù tra Val Seriana e Val Brembana: skyrunning vero che strizza l’occhio alla ultradistanza. La prova andrà in scena sabato 24 luglio ed è una data da cerchiare subito fin da subito in rosso sul calendario agonistico.

Le origini di Orobie Skyraid risalgono ad una quindicina di anni fa quando Mario Poletti – era il 7 agosto 2005 - affrontò il Sentiero delle Orobie (da Valcanale al Passo della Presolana) completando la “traversata” in otto ore, 52 minuti e 31 secondi: un record a tutt’oggi imbattuto. Dopo qualche anno (ed in seguito all’interesse generato da quell’exploit) venne presentata la prima edizione della Orobie Skyraid "powered by" Promoeventi. Una gara durissima e ad elevato tasso di spettacolarità. La formula era quella della staffetta a tre ed in paio c’era il titolo mondiale di skyrunning a squadre. Volarono a Bergamo nel 2007 atleti di primo livello da tutto il mondo e ad imprimere il proprio sigillo nell’albo d’oro (aggiudicandosi il titolo iridato) fu un collaudato trio tutto bergamasco: quello formato da Fabio Bonfanti, Paolo Gotti e Michele Semperboni del team Valetudo. Da ricordare la presenza al via di quella prima e storica edizione di un certo… Kilian Jornet i Burgada (allora 19enne!), il quale coprì il tratto compreso tra i rifugi Coca e Albani in sole due ore 34 minuti. La gara andò in scena sul medesimo percorso fino all’anno 2010, assegnando ogni volta le medaglie del campionato del mondo di skyrunning. Poi un lungo stop più che decennale prima della rinascita, spiegata così da Mario Poletti, oggi presidente di Fly-Up Sport.

«I tempi ci sembrano maturi per un ritorno di Orobie Skyraid. Stiamo lavorando sodo per allestire una versione trasformata, giusta per la nuova realtà dell’ultra trail. Dopo esserci soffermati e affermati in diverse manifestazioni realizzate al fine di promuovere località poco conosciute dagli atleti, ci sentiamo pronti per proporre anche il sogno numero uno, quell’evento grande e internazionale che avevamo messo da parte dal 2010».

Un salto di qualità per compiere il quale Poletti (che ci mette la faccia e la fama) è sicuramente la miglior “garanzia di successo” sulla piazza. D’altra parte il progetto posa su solide basi, visto che il team di Fly-Up Sport ha appunto fatto le… prove generali negli anni recenti, proponendo e portando a buon fine gare tutt’altro che minori quali Val del Riso Trail e La Valzurio Trail (entrambe ambientate in valli laterali della Val Seriana) ed altre ancora. Il tutto secondo una gestione attenta ed oculata. In particolar modo nel corso del 2020, quando i suddetti eventi sono regolarmente andati in scena, rispettando nella forma e nella sostanza tutti i protocolli Covid e fornendo il proprio contributo nel rilancio dell’immagine e nella ricomposizione del tessuto sociale e sportivo di un territorio - la Val Seriana, appunto - colpito in modo particolarmente duro un anno fa di questi tempi dalla prima ondata della pandemia.

 

Operazione ripartenza alla quale ora, annunciando la propria partnership con International Orobie Skyraid, si apppresta a contribuire anche Scott Italia (la cui sede si trova ad Albino, all’inizio della val Seriana stessa) che, dopo anni di esperienza nelle Skyrunning World Series, si lancia in questa nuova sfida, come spiega Donatella Suardi, General Manager della filiale italiana del marchio svizzero.

“Progettiamo e sviluppiamo prodotti che permettono ad atleti e appassionati di vivere la propria passione a trecentosessanta gradi. Da sempre Scott è un marchio tecnico che sposa la filosofia “Head To Toe”. Veniamo dalla montagna, dalle condizioni tecniche più dure e la nostra community affronta ogni giorno le sfide professionali e sportive con un approccio #NOSHORTCUTS”. 

Dall'avventura "No Limits" degli anni Novanta insomma a quella "Senza Scorciatoie" del giorno d'oggi. Ma lo spirito di scoperta è lo stesso se non... di più! Le iscrizioni a International Orobie Skyraid - aperte dal 15 febbraio scorso – si possono effettuare tramite il portale Pico Sport. Ai primi di marzo gli atleti che si sono già aggiudicati un pettorale hanno superato le 270 unità. Il “Sold Out” è fissato al raggiungimento del tetto dei mille iscritti. Mille e non più mille, ai quali spetteranno il privilegio ed il compito di provare a portare a termine la prova: per farlo, sarà necessario superare gli impegnativi cancelli orari intermedi previsti: il primo posto al rifugio Laghi Gemelli (KM 19, tempo massImo quattro proe dal via) ed il secondo al rifugio Brunone (KM 44, nove ore e 30). 

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