CORSA IN MONTAGNA

Dalla corsa in montagna allo skialp: Boscacci e Murada, un Ponte… sospeso tra estate e inverno  

I due azzurri dello scialpinismo regolano la concorrenza nel classico appuntamento d'inizio autunno sulle montagne della Bassa Valtellina.

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Sono Michele Boscacci e Giulia Murada i vincitori della terza edizione di Ponte nel Cielo Run, la competizione di corsa sui sentieri che ha per scenario l’appartata e e suggestiva Val Tartano, solco laterale della Bassa Valtellina. In programma un itinerario “muscolare” da sette chilometri e ottocento metri, per un dislivello positivo che sfiora i mille metri. Per tutti, meritatissimo passaggio finale sul Ponte nel Cielo, la passerella tibetana che contribuisce a combattere l'isolamento delle località più difficili da raggiungere ed al tempo stesso richiama migliaia di visitatori tra queste montagne del versante orobico valtellinese.

Partenza nel comune di Forcola (frazione di Sirta) ed arrivo nel comune di Campo Tartano dopo avere percorso l’antica mulattiera che risale boscosissima conca della Val Fabiolo passando per il borgo di Sostila. Giunti alla sommità del Culmine sopra Campo Tartano (GPM della gara a quota 1302 slm), i concorrenti sono scesi “a tutta” verso la diga di Colombera, attraversata la quale hanno messo nel mirino (di nuovo in salita e poi in falsopiano) il tratto finale di gara verso il traguardo di Frasnino, sul quale a presentarsi prima di tutti - nelle rispettive classifiche - sono stati i due campioni del Centro Sportivo Esercito che hanno sfruttato l’appuntamento per mettere alla frusta gambe, polmoni e condizione generale in vista della ormai imminente stagione scialpinistica. Un Ponte nel Cielo che in un certo senso rappresenta anche una scorciatoia verso i ben più più importanti appuntamenti internazionali del prossimo inverno che attendono Boscacci, Murada ed i rispettivi compagni di Nazionale.

Protagonista tra i protagonisti, proprio lo spettacolare ponte tibetano che collega Campo Tartano con il maggengo di Frasnino, sul versante opposto della valle, facilitando i collegamenti e scongiurando il rischio di isolamento e soprattutto abbandono di questi luoghi. Grazie appunto ad una vertiginosa passerella sospesa 140 metri sopra il fondovalle, lunga 234 metri e larga… un solo metro! 

Dopo un testa a testa serrato con l’ex professionista della corsa in montagna Emanuele Manzi, Boscacci è tornato a firmare l’albo d’oro maschile di questa gara (da lui vinta anche nel 2020), tagliando per primo il traguardo in 52 minuti e 40 secondi. Seconda piazza per lo stesso Manzi (Team Scarpa), staccato di quindici soli secondi, mentre terzo si è classificato il talentuoso Alessandro Rossi (Team La Sportiva). Per l’atleta di Lanzada - in Valmalenco - finish time di 56 minuti e 4 secondi. Hanno staccato un piazzamento nella top five di giornata anche il premanese Erika Gianola e il local Guido Rovedatti. Per Boscacci, campione del mondo di skialp, un’altra bella soddisfazione dopo il recente exploit “only up” sul percorso che da Sondrio porta - attraverso la Valmalenco - fino ai 4049 metri del Piz Bernina.

Una sola donna al comando nella sfida in rosa. La scialpinista azzurra Giulia Murada ha letteralmente fatto gara… sugli uomini, sfiorando addirittura la top ten della classifica assoluta (dodicesima). Per Giulia crono finale di un’ora, 2 minuti e 44 secondi che le ha permesso di mettere in fila l’inossidabile Corinna Ghirardi (from Malonno in Val Camonica, dall’altra… parte delle Orobie) al traguardo due minuti e 37 secondi dopo la vincitrice, e la brianzola (di Lissone) Elisa Pallini del CS Cortenova, che ha completato la sua prova in un’ora, 8 minuti e 48 secondi.

Dietro le quinte, ennesima scommessa vinta per Marco Dell’Acqua, presidente di Fondazione Pro Valtellina Onlus che alcuni anni fa, sfruttando il richiamo del Ponte nel Cielo, ebbe la felice intuizione di creare dal nulla questa gara, andata in scena grazie anche al supporto di Regione Lombardia, delle amministrazioni locali e del prezioso lavoro svolto dai volontari di Proloco Valtartano, Proloco La Caurga di Forcola, Associazioni Amici della Val Fabiolo e Gruppo Alpini di Sirta Forcola che hanno permesso ai 110 runners al via di correre su sentieri “tirati a lucido” per l’occasione. Da non dimenticare l’aspetto benefico dell’evento: parte dell’incasso è stato infatti destinato al progetto “Fondo Povertà” di Fondazione Pro Valtellina Onlus.

   

         

         

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