Lo skyrunner spagnolo delTeam Scarpa ha abbassato di poco più di otto minuti il record stabilito sei anni fa dal nostro Marco De Gasperi.
di Stefano Gatti
Sei ore, 35 minuti e 32 secondi: questo il tempo impiegato giovedì 12 agosto da Manuel Merillas per raggiungere la vetta del Monte Bianco e fare ritorno a Courmayeur ampiamente in tempo per l'ora di pranzo, anzi per l'aperitivo! Una Courmayeur appunto ancora addormentata quando - alle primissime luci dell'alba - il trentenne skyrunner spagnolo aveva dato il via alla sua straordinaria performance lungo un itinerario dallo sviluppo di una cinquantina di chilometri, per un dislivello positivo di oltre 3700 metri… ed altrettanti nella decisiva discesa!
Verrebbe da dire scusate il ritardo ma... lo facciamo volentieri!
Molto “in voga” nell’estate del 2020, quando la prima ondata della pandemia aveva di fatto cancellato l’intero calendario mondiale di trail e skyrunning, le performances singole da parte degli atleti élite a caccia di (importantissime!) motivazioni alternative, sembravano un po’ passate di moda quest’anno, ma Merillas ha comunque trovato il modo di richiamare attenzione sul suo tentativo di record, scatenando poi l’immaginazione di chi - appunto - non può fare altro che ammirare imprese di questa portata che, in gergo tecnico, al loro raggiungimento, rispondono all’acronimo di FKT: Fastest Known Time, miglior tempo conosciuto. Insomma, primati se vogliamo privo dei crismi dell’ufficialità ma sostanzialmente pur sempre dei veri record, un riferimento per futuri exploits, un’asticella da superare. D’altra parte, lungo il classico itinerario della via normale italiana (nota anche come Via Ratti) al Monte Bianco, Manuel si è confrontato con l’FKT precedente: quello che il sei volte campione del mondo di corsa in montagna Marco De Gasperi aveva fissato in sei ore, 3 minuti e 52 secondi il 16 luglio del 2015, a sua volta ritoccando di un minuto e 32 secondi il record che portava la "firma" del mitico Fabio Meraldi (oggi presidente FISky, Federazione Italiana Skyrunning), che resisteva da vent’anni e che Fabio aveva stabilito alla stessa età di Merillas (De Gasperi lo aveva invece realizzato a trentotto anni).
Non un exploit inatteso quindi da parte del toprunner di La Cueta (provincia di Lèon) che è campione del Mondo di Skymarathon 2020: titolo conquistato in casa, a Vall de Boi (Pirenei spagnoli), appena un mese fa, manifestazione che era stat rinviata di un anno causa pandemia, alla stregua delle recenti Olimpiadi di Tokyo... 2020, appunto. Merillas è riuscito ad impossessarsi del record completando l’itinerario "up and down” con un tempo di otto minuti e 2 secondi inferiore a quello del valtellinese De Gasperi, di fatto “mettendo la freccia” nella discesa verso il traguardo di Courmayeur.
“Non ho parole per descrivere quello che sto provando in questo momento. È da tutta la vita che vivo tra i monti e raggiungere anche questo grande risultato mi rende estremamente orgoglioso della strada che sto percorrendo. Dopo aver raggiunto il record di salita e discesa su monti come il Peña Santa, il Teide e il Posets, per me è stato inevitabilmente tentare la salita verso le cime del Monte Bianco. Già dalla partenza alle 4 di questa mattina sentivo che qualcosa di magico sarebbe successo e SCARPA ha contribuito a realizzare questo sogno".
Le parole di Marco De Gasperi, detentore del record precedente di salita e discesa Courmayeur-Monte Bianco e brand manager della categoria trail running di SCARPA, esprimono non solo la grande soddisfazione per il record raggiunto, ma anche l’emozione per un amico che ha realizzato il suo sogno.
“So benissimo cosa prova e cosa pensa un atleta quando deve affrontare prove di questo genere. Per questo sono voluto essere con Manuel in tutto e per tutto, sentivo di dovergli dare un supporto per quello che conoscevo di quel percorso e di quella montagna. Ho chiaramente perso un qualcosa che prima mi apparteneva, ma ora c’è la felicità di vedere realizzato il desiderio di un amico, prima che di un atleta.”
Indossando un prototipo di una nuova scarpa da trail running dell’azienda di Asolo, che verrà lanciata per la stagione Primavera Estate 2022, Manuel è riuscito ad imporre un nuovo limite su un tracciato affascinante e complicato. La calzatura utilizzata è stato un importante driver, che gli ha permesso di raggiungere questo grande risultato. Con i suoi 4810 metri di altezza, la vetta del Monte Bianco è infatti la più alta delle Alpi. Un’impresa certamente non semplice, che ha visto la sua concretizzazione anche grazie all’aiuto della guida alpina e atleta SCARPA Denis Trento, che ha supportato lo spagnolo nella salita sul ghiacciaio, in totale sicurezza. L’ascesa in cordata ha infatti garantito all’atleta un supporto fondamentale, rappresentando un monito per tutti coloro che intendono raggiungere un record, ricordando l’importanza di svolgere attività sempre in sicurezza.