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GP EUROPA VALENCIA MOTOGP

Uno-due Suzuki a Valencia: Mir ringrazia Rins e prenota il titolo. Flop Yamaha, la resa è vicina

Doppietta Suzuki e giornata nera Yamaha nel Gran Premio d'Europa. Joan Mir coglie il primo successo in MotoGP e allunga nella classifica generale.

di Stefano Gatti
08 Nov 2020 - 17:09

Prima vittoria della stagione e della carriera per Joan Mir nella MotoGP e mani sul titolo per il maiorchino che a Valencia apre la doppietta Suzuki completata dal compagno di squadra Alex Rins che passa dalla sesta alla seconda posizione nel Mondiale, a pari merito con Quartararo. Domenica da dimenticare per la Yamaha: lo stesso Quartararo scivola al primo giro e poi chiude quattordicesimo alle spalle di Vinales (partito dai box), moto ko per Rossi, Morbidelli solo undicesimo. Pol Espargarò aggiunge una pennellata di arancione al podio blu elettrico Suzuki. 

Apertissima fino al secondo appuntamento di Aragon, la corsa al titolo della MotoGP si restringe, anzi cambia totalmente volto al termine dei ventisette giri del Gran Premio d'Europa ed il volto in questione è quello - incorniciato da un sorriso grande così - di Joan Mir che batte il compagno di squadra Rins e mette a segno a Valencia il suo primo successo nella MotoGP, firmando con la prima apparizione sul gradino più alto il settimo podio stagionale (su dodici gare!). Per il catalano la strada verso il titolo è adesso tutta in discesa, visto che i piloti Yamaha (tre dei quali lo inseguivano nella generale) sono andati incontro ad una domenica orrenda, anzi più in generale ad un fine settimana abbondantemente insufficiente in termini di efficienza e di affidabilità, iniziato tra l'altro con la penalizzazione nel Mondiale Costruttori per l'affaire-motori di Jerez e le relative polemiche. Scattato dalla pit lane per aver dovuto punzonare il sesto motore stagionale (ecco, appunto), Maverick Vinales non è mai entrato nel vivo della gara ed ha aggiunto tre soli punticini alla sua causa, oggi alquanto compromessa. Peggio ha fatto Fabio Quartararo: quattordicesimo, due soli punti in carniere,dopo essere scivolato nel corso del primo giro, episodio che ha messo praticamente fine ad un weekend a dir poco... fiammeggiante per "El Diablo".. Fuori dalla top ten pure Franco Morbidelli: undicesimo ed ormai lui pure ai margini della caccia al bottino grosso. Non si è salvato nemmeno Valentino Rossi, abbandonato dalla sua M1 che si è ammutolita al quarto giro del GP che segnava il suo ritorno in pista dopo un mese di stop forzato. 

La classifica del Mondiale lancia Mir verso il titolo con 162 punti, vale a dire trentasette più di Rins e Quartararo (appaiati a quota 125, con lo spagnolo che con il secondo posto di oggi guadagna quattro posizioni in un colpo solo). Sono quarantuno i punti di ritardo di Vinales (121), mentre Morbidelli e Andrea Dovizioso (ottavo al traguardo) occupano ex-aequo con 117 punti la quinta piazza della generale. Seguiti, i due italiani, da Pol Espargarò (106) che a Valencia è scattato dalla pole ed ha marcato per ventisette giri le due Suzuki, sperando di poter approfittare di un errore o di un'imperfezione da parte di Rins o Mir. Ma l'unico problema incontrato dalle moto giapponesi è stato un anomalo (ed isolato) errore da parte di Rins che ha aggiunto una marcia anzichè toglierla, finendo per allargare la traiettoria. Errore sufficiente a Mir per infilarsi all'interno della Suzuki gemella nel corso del sedicesimo giro, non certo al terzo incomodo Espargarò per fare altrettanto e... rovinare la doppietta blu elettrico.  

Si ferma invece a piedi del podio la gara di Takaaki Nagakami che, dopo essere incappato due domeniche fa ad Aragon nel primo ed unico passaggio a vuoto della stagione, a Valencia è tornato a marcare punti, anche se Pol Espargarò lo ha scavalcato per un solo punto - 106 a 105 - strappandogli la settima piazza della classifica generale. Per il regolarissimo giapponse del team Honda LCR quarta posizione appunto, davanti alla LTM di Miguel Oliveira, la Ducati Pramac di Jack Miller (a terra subito il suo compagno di squadra Francesco Bagnaia) e l'altra KTM di Brad Binder. Oltre che per Yamaha, domenica nera anche per le Aprilia ufficiali del Team Gresini: Aleix Espargarò ha fattto le cose... in grande, scivolando a terra "all'unisono" con Quartararo al primo giro (tanto da far pensare ad un inesistente contatto tra i due). Esordio con caduta in MotoGP dopo due soli giri per Lorenzo Savadori. L'occasione di rifarsi arriva quasi subito, per il 27enne pilota di Cesena: domenica prossima, ancora a Valencia.

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