MotoGP: Vinales vola a Sepang

Lo spagnolo stacca di mezzo secondo Rins, Miller e il ducatista. Rossi 6°, Marquez in clinica per la spalla

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Maverick Viñales segna il miglior tempo della seconda giornata di test MotoGP a Sepang: 1'58"897. Staccati di oltre mezzo secondo gli altri, nell'ordine la Suzuki di Rins, la Pramac di Miller e la Ducati di Dovizioso. Quinto posto per Crutchlow, con la caviglia non al 100%. Rossi chiude al sesto posto e a sette decimi dal compagno di squadra. Marquez, 8°, ha dolore alla spalla e si dirige in clinica mobile per un massaggio.

Semaforo verde alla seconda giornata di test MotoGP a Sepang. La sessione è molto combattuta e all'insegna dell'equilibrio. Un equilibrio che viene spezzato solo negli ultimi minuti, quando i piloti scendono in pista con le gomme nuove. Maverick Viñales sovrasta tutti: lo spagnolo è l'unico ad abbattere il muro dell'1'59" e ferma il cronometro a 1'58"897, a un decimo dal tempo di Jorge Lorenzo nei test del 2018. Evidentemente lo sviluppo della Yamaha giustifica l'ottimismo dei piloti. La casa di Iwata è migliorata nel motore e per tutta la sessione è stata competitiva: Valentino Rossi chiude sì al sesto posto (1'59"625), ma non ha girato con le gomme nuove negli ultimi minuti, lamentando scarso grip sul posteriore. A 0.527 da Viñales chiude Alex Rins, che conferma il grande potenziale della nuova Suzuki. Al terzo posto c'è la Pramac di Jack Miller, a 0.620 dal leader. Andrea Dovizioso chiude al quarto posto, dopo una sessione che lo ha visto in testa per larghi tratti. Il Dovi chiude in 1'59"562, sei decimi sotto la sua prestazione del day 1. Il ducatista, come tutti i migliori, fa segnare il suo giro più veloce in mattinata, quando la pista è meno calda e dunque meno scivolosa. Nel pomeriggio, invece, con temperature dell'asfalto che sfiorano i 60°, si dedica insieme al compagno di squadra Danilo Petrucci alla verifica del passo gara. A soli quattro millesimi dal Dovi c'è Cal Crutchlow, un risultato considerevole alla luce dell'incidente di Phillip Island e dell'infortunio alla caviglia per il quale il pilota inglese aveva addirittura temuto di non poter mai più guidare una moto. Crutchlow si trova sempre più a suo agio sulla sua Honda, nonostante la caviglia non sia al 100%, anche perché monta una leva per azionare il freno posteriore dal manubrio. Si viaggia a ritmi mediamente più veloci rispetto alla prima giornata, tanto che i primi cinque battono il tempo di Marc Marquez di mercoledì, e Rossi praticamente lo eguaglia (sotto di quattro millesimi). In più, se nel day 1 solo quattro piloti sono scesi sotto il muro dei due minuti, nella seconda giornata ci riescono in dodici, tra cui anche Francesco Bagnaia (12esimo). Marquez finisce ottavo (1'59"790), ma il risultato è indicativo solo in parte: il campione del mondo deve combattere con l'infortunio alla spalla, che gli fa ancora male. Compie solo 37 giri, otto in più rispetto a mercoledì ma comunque meno rispetto a tutti gli altri big, poi si ferma per non stressare troppo l'articolazione. Nel pomeriggio si dirige verso la clinica mobile, probabilmente per un massaggio che allevi il dolore: “In questo momento devo fare quello che mi dice il corpo. Pensavo che la spalla stesse meglio, invece continuava a peggiorare e ho preferito fermarmi”, commenta lo spagnolo. L'obiettivo è arrivare con la miglior condizione fisica possibile alla prima gara della stagione, in Qatar. Cerchiano la stessa data sul calendario, 10 marzo, anche Franco Morbidelli e Andrea Iannone, ancora indietro in classifica (rispettivamente 15esimo e 18esimo), ma che segnano notevoli miglioramenti rispetto al day 1: tre decimi per il pilota Yamaha, sette per quello Aprilia. Domani terzo ed ultimo giorno di test.

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