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Sei piloti a caccia del titolo nella volata della MotoGP al via a Valencia

Si decide tra Spagna e Portogallo il Mondiale della MotoGP più incerto di sempre, con sei candidati al titolo. Le chances di Franco Morbidelli e Andrea Dovizioso.

di Stefano Gatti
04 Nov 2020 - 15:12

Due volte Valencia prima del gran finale di Portimao: sono tre weekend ad alta intensità quelli che - uno dopo l'altro - attendono i candidati al titolo della MotoGP. Una lista mai così lunga in una fase così avanzata della stagione. Mir e Quartararo i principali favoriti, i rispettivi compagni di squadra Rins e Morbidelli in posizione... equivoca e poi il punto interrogativo Vinales e le residue speranze di Dovizioso.

C'erano tre spagnoli, un francese e due italiani...

Non è l'attacco di una barzelletta ma lo scenario di un finale di stagione all'insegna della massima... fluidità. Partiamo dal fondo (si fa per dire).

Tra i primi sei della classifica generale, il ducatista è l'unico ad avere vinto con la MotoGP sulla pista-salotto di Valencia: storia di due anni fa, di un GP della Comunità Valenciana spezzato in due dalle pessime condizioni meteo. La candidatura al titolo di Dovizioso però era e resta la più debole, nonstsante il forlivese sia quinto della generale con quattro punti in più di Rins. Il punto è che la chiave di lettura della sfida risiede nel trend recente, che "condanna" in buona sotanza l'italiano. Nei due GP andati in scena al Motorland di Aragon nella seconda metà di ottobre Andrea ha raccolto dodici soli punti (quindi... le briciole) mentre Rins - proprio lui - dalle parti di Alcaniz ha impazzato, coronando - con una vittoria ed un secondo posto (45 punti totali), una rimonta che lo ha visto conquistare nella seconda metà del campionato 86 dei suoi 105 punti totali (Dovizioso è appena lì sopra, a quota 109).

Top scorer numero due della doubleheader di Motorland Franco Morbidelli con 35 punti e la seconda vittoria stagionale (GP di Teruel, gara-due di Aragon), che gli ha consentito di diventare  il secondo pilota capace di ripetersi sul gradino più alto del podio. Come lui (anzi meglio di lui) solo il compagno di squadra Fabio Quartararo, autore di tre successi in una stagione che - come mai accaduto in precedenza - ha fin qui registrato otto diversi vincitori, compresi Binder, Oliveira e Petrucci che non sono però poi riusciti a costruire intorno ai loro successi di Brno, Spielberg e Le Mans una vera e propria candidatura al titolo.

Tornando al vertice, lo splendido stato di forma di Rins e Morbidelli ad Aragon (l'italiano è quarto con 112 punti) potrebbe rivelarsi nella triplice sfida finale un'arma a doppio taglio per Yamaha (Petronas) e Suzuki. In una stagione tanto anomala , con una classifica così corta ed un trend recente così particolare, tutto è possibile.  Morbidelli e Rins hanno le carte in regola per supportare Quartararo e Mir, togliendo punti al rispettivo avversario. Ma hanno carte altrettanto buone (addirittura assi nella manica) per inseguire le loro legittime ambizioni. In particolare l'italiano, visto che il "Diablo" ha raccolto otto soli punti ad Aragon. Ha fatto molto meglio il suo rivale Mir, due volte terzo (32 punti totali) e naturalmente leader della generale con 137 contro i 123 di Quartararo. Quattordici punti di vantaggio (con sei presenze sul podio in undici GP) per il catalano di Suzuki ed un primo successo che - incredibilmente - ancora si fa attendere.

Insomma, una situazione potenzialmente esplosiva, che il management in pista di Suzuki e Petronas dovrà appunto gestire con la massima attenzione perché in agguato (molto più che Dovizioso) c'è Maverick Vinales che occupa con 118 punti la terza posizione della classifica generale, a soli cinque punti da Quartararo, quindi a meno diciannove dalla vetta e... anche lui come tutti in attesa di sapere se per compagno di garage a Valencia avrà Valentino Rossi oppure la sua "riserva"!: lo statunitense Garrett Gerloff. Presumibilmente poco interessato al dilemma, lo spagnolo di Yamaha factory, saltato giù come un gatto dalla sua M1 "sfrenata" al GP della Stiria (l'immagine più "forte" di questa stagione) è nella posizione giusta per.. saltare (e lo farebbe con pieno merito) sul... carro dei vincitori! 

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