Il pilota Yamaha al Mugello: "Finale di Champions? Tifo Manchester City"
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Sempre sorridente, anche se i risultati in pista non stanno arrivando. Fabio Quartararo non si abbatte e guarda con fiducia al futuro. C'è da fare i conti con una Yamaha M1 in forte ritardo: "Abbiamo provato diverse cose, ma non siamo riusciti a trovare buone soluzioni. Ora dobbiamo imboccare la strada giusta perché ci manca velocità e percorrenza in curva". Sul Mugello: "Una delle mie piste preferite, ma in queste condizioni sarà difficile". Non solo MotoGP, ma anche F1 e calcio: "Sogno di provare una monoposto e sabato tifo Manchester City...".
Prima parte difficile di stagione: qual è il suo stato d'animo?
"Certamente non sono soddisfatto, non sono dove mi aspettavo e speravo di essere all'inizio dell'anno. Non è facile e talvolta è pure un po' frustrante, ma mi sto impegnando molto per cercare di migliorare i risultati".
Crisi che è iniziata più o meno un anno fa da campione del mondo in carica, cosa sta imparando da questa situazione?
"Bisogna mantenere la calma e dobbiamo inseguire dando il massimo giro dopo giro".
Ora c'è il Mugello, aspettative?
"La pista è una delle mie preferite e una delle più belle di tutto il Mondiale. Non sarà facile, cercherò di prendere tutto quello che di buono viene da questo weekend. In questo modo non sarò deluso, ma sarà comunque una gara difficile. In questa sfida sarò supportato dalla tecnologia e l’orientamento alla performance sportiva di Oakley".
Che cosa rappresenta Oakley per lei?
"Sono legato ad Oakley ormai da diversi anni e vi svelo un aneddoto: sono stato uno dei primi atleti a scegliere il modello Deadbolt e molta gente pensava fosse fatto solo per me. Li avevo di diversi colori".
Con Oakley ha sviluppato anche quest’anno un modello che porta la sua firma, qual è l'ispirazione che c'è dietro?
"Abbiamo deciso di realizzare un occhiale che mi rappresentasse, ispirandoci innanzitutto al mio soprannome, “El Diablo”, e scegliendo come colore principale il rosso – è in assoluto uno dei miei colori preferiti e la sfumatura color fuoco rappresenta non solo la mia passione per il motorsport, ma anche l’impegno e la voglia di fare sempre meglio per essere, di nuovo, il prossimo campione del mondo”
Cosa manca alla Yamaha?
"Tutto, velocità e percorrenza di curva, dove un tempo eravamo fortissimi con il telaio. Lì facevamo la vera differenza. Ora dobbiamo cercare di trovare la strada giusta".
Quanto è difficile sviluppare la M1 insieme al solo Morbidelli, mentre Ducati ha 8 piloti?
"Dobbiamo ricevere qualche soluzione buona da Yamaha. Per il momento abbiamo provato tante modifiche che non hanno funzionato. Così è più difficile recuperare il gap che abbiamo dai rivali".
Lei resta comunque uno dei piloti più amati dai tifosi: sente il calore dei tifosi?
"Questo è incredibile, sono rimasto stupito dai fan in Argentina e in Spagna. Anche qui al Mugello ho ricevuto un'ottima accoglienza, mentre correre a Le Mans, in casa, è sempre qualcosa di speciale".
È stato a Montecarlo per il GP di Formula 1: vorrebbe provare una monoposto?
"Certamente sì, è un sogno che sto cercando di realizzare e incrociamo le dite. Mi piacciono molto le macchine".
Pilota preferito?
"Verstappen è veramente di un livello incredibile, mentre Hamilton ha fatto la storia. Non dimentichiamo anche Leclerc che è bravissimo. Difficile indicarne solo uno".
Lei è anche un grande appassionato di calcio, sabato c'è la finale di Champions League: chi tifa?
"Forza Manchester City. Molti italiani non saranno contenti, ma...".
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