I due piloti italiani puntano a scalzare Marquez Jr. dalla seconda casella della classifica iridata
di Stefano Gatti© Getty Images
Parliamoci chiaro: si parla solo ed unicamente di premi di consolazione ma, dando per scontato il nono titolo di Marc Marquez (resta da stabilire solo data e luogo dei festeggiamenti), chi sarà suo malgrado il delfino del Cannibale a fine stagione? Se non altro, a cavallo della pausa estiva, la corsa al "ruolo" di vicecampione è tornata ad essere incerta e a ben vedere si è pure allargata a livello di candidati, con una classifica specifica piuttosto corta. Se fin dalle prime tappe iridate è stato chiaro che Alex Marquez e Francesco Bagnaia (solo brevemente rivali di Marquez Sr. per il bersaglio grosso) si sarebbero giocati un posto al sole o meglio nell'ombra del "93" ducatista - la risalita di Marco Bezzecchi e della Aprilia - lanciata dal successo nel Gran Premio d'Inghilterra di fine maggio e corroborata da prestazione molto buone, anche se discontinue, ha portato i "nostri" (nel senso del binomio tricoore) nella vantaggiosa condizione di outsider con licenza di sorprendere da qui a fine stagione.
© Getty Images
Il team factory della Casa veneta ha gradualmente assimilato lo choc del ko precampionato di Jorge Martin (e i successivi battibecchi contrattuali non ancora del tutto sopiti), Bezzecchi ha a sua volta preso in mano la responsabilità derivante dal ruolo di punta unica e la RS-GP ha raggiunto un livello di competitività e messa a punto che l'ha portata ad affacciarsi alle posizioni che contano anche su teatri d'operazioni storicamente ostili ed ostici. Troppo tardi per fare la differenza, troppo presto per candidarsi ai titoli 2026 ma intanto la direzione è quella giusta.
© Getty Images
"Bez" ha primo raggiunto e poi consolidato la quarta posizione in classifica generale con vista sul podio. Con il terzo posto nel Gran Premio d'Ungheria (e con otto GP al termine del Mondiale), il romagnolo ha toccato quota 197 punti: trentuno meno di Bagnaia, ottantatré meno di Alex Marquez. Bezzecchi lancia insomma la sfida a Pecco, ma forse neppure Alex è fuori dalla sua portata, considerando il netto calo prestazionale di quest'ultimo, che ha imboccato un vicolo cieco con il primo caldo estivo, non è... mai rientrato dalla pausa ed è ufficialmente in caduta libera, salvo smentita catalana tra un paio di domeniche. Il parziale Bezzecchi-Marquez Jr. tra Austria e Ungheria è di 42 punti a 19 a favore dell'italiano: di questo passo da Barcellona a Valencia l'operazione aggancio è fattibile, quantomeno ipotizzabile. Bagnaia da parte sua non è andato oltre un magro bottino di 15 punti in nove giorni tra Spielberg e Balaton Park.
© Getty Images
La posizione più "dinamica" però è proprio quella di Bagnaia: dopo i timidissimi segnali di ripresa di Balaton Park (ma solo alla domenica), il tre volte campione del mondo torinese è in bilico tra podio... e realtà. Il suo ritardo da Marquez Jr. è di 52 punti: tanti, anzi troppi ma non un divario incolmabile se pensiamo alla differenziale di palmarès e di talento che divide l'italiano dallo spagnolo. Al tempo stesso, Pecco come detto sopra rischia di essere buttato giù (metaforicamente) dal podio per mano di Bezzecchi: da un lato la chance di salvare in extremis la stagione più difficile della sua carriera e probabilmente anche più di questo, dall'altra il rischio di precipitare nell'abisso, perché chiudere fuori dai primi tre nella classifica finale sarebbe un punto di non ritorno per l'avventura ducatista di Bagnaia. E a questo punto, ci ripetiamo per rafforzare il concetto, la via d'uscita sarebbe provare a trasformare un fallimento inatteso in una nuova opportunità.