Il primo dei piloti ufficiali è stato Danilo Petrucci, che ha confermato l'ottimo feeling della Desmosedici con il tracciato di casa, mettendo in mostra anche un passo gara notevole. A fare da contraltare alla prestazione del ternano, il sorprendente (in negativo) 11° tempo di Dovizioso (+ 0''615), che non è riuscito a trovare il ritmo giusto nel time attack finale con gomma soft ed è scivolato lontano dai migliori. Situazione simile per le Yamaha factory: Vinales, quantomeno sul giro secco, si è messo in mostra ed è riuscito a entrare in top 10 strappando un buon 5° tempo (+ 0''241), mentre Rossi ha faticato tantissimo con ogni tipo di gomma e a fine turno ha accusato quasi un secondo di ritardo (+ 0''994) dal giovane "allievo" della VR46 Rider Academy. Sia Dovi sia Vale dovranno puntare tutto sulla FP3 di sabato mattina per cercare l'accesso diretto al Q2.
Al momento già qualificati ci sono invece Pol Espargaro con la KTM (4° a + 0''234), Marquez con la prima delle Honda ufficiali (6° a + 0''330), seguito dalla Suzuki di Rins, dalla Honda LCR di Crutchlow, dall'altra Ducati Pramac di Miller e dall'altra Yamaha Petronas di Morbidelli, tutti racchiusi in poco più di mezzo secondo dalla vetta. Di Marquez va detto che è stato l'unico a non montare la morbida per l'attacco al tempo nel finale, concentrandosi come d'abitudine sul ritmo gara, già molto sicuro delle sue performance.
Esclusi, insieme a Dovizioso e Rossi, anche la wild card Pirro con la terza Ducati ufficiale (13° tempo), Espargaro e Iannone con le due Aprilia (16° e 19°) e un disastroso Jorge Lorenzo, solamente 20° a + 1''382 e apparentemente in grossa crisi, proprio sulla pista in cui nel 2018 conquistò il suo primo successo in Ducati.