MotoGP, exploit Bagnaia in FP2

Exploit del rookie Ducati davanti a Quartararo e Petrucci, Dovizioso e Rossi fuori dalla top 10

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Francesco Bagnaia sorprende tutti e stampa il miglior tempo assoluto al termine della seconda sessione di libere del GP d'Italia. Il torinese della Ducati Pramac ha girato in 1'46''732, tenendosi dietro la Yamaha Petronas di Quartararo (+ 0''046) e la Ducati ufficiale di Petrucci (+ 0''131). Sesto il leader del mondiale Marquez, mentre è scivolato fuori dalla top 10 Dovizioso (11°). Solamente 18° un Valentino Rossi apparso in grossa difficoltà.

È stato un pomeriggio di gloria per i rookie della MotoGP. Pecco si è tolto la soddisfazione di chiudere una sessione davanti a tutti per la prima volta dal suo approdo nella classe regina, confermando che il suo processo di crescita non è stato ostacolato dal doppio ritiro di Jerez e Le Mans. Alle sue spalle il solito Quartararo, staccato di meno di mezzo decimo e, ancora una volta, migliore dei piloti Yamaha con la sua M1 del team Petronas.

Il primo dei piloti ufficiali è stato Danilo Petrucci, che ha confermato l'ottimo feeling della Desmosedici con il tracciato di casa, mettendo in mostra anche un passo gara notevole. A fare da contraltare alla prestazione del ternano, il sorprendente (in negativo) 11° tempo di Dovizioso (+ 0''615), che non è riuscito a trovare il ritmo giusto nel time attack finale con gomma soft ed è scivolato lontano dai migliori. Situazione simile per le Yamaha factory: Vinales, quantomeno sul giro secco, si è messo in mostra ed è riuscito a entrare in top 10 strappando un buon 5° tempo (+ 0''241), mentre Rossi ha faticato tantissimo con ogni tipo di gomma e a fine turno ha accusato quasi un secondo di ritardo (+ 0''994) dal giovane "allievo" della VR46 Rider Academy. Sia Dovi sia Vale dovranno puntare tutto sulla FP3 di sabato mattina per cercare l'accesso diretto al Q2.

Al momento già qualificati ci sono invece Pol Espargaro con la KTM (4° a + 0''234), Marquez con la prima delle Honda ufficiali (6° a + 0''330), seguito dalla Suzuki di Rins, dalla Honda LCR di Crutchlow, dall'altra Ducati Pramac di Miller e dall'altra Yamaha Petronas di Morbidelli, tutti racchiusi in poco più di mezzo secondo dalla vetta. Di Marquez va detto che è stato l'unico a non montare la morbida per l'attacco al tempo nel finale, concentrandosi come d'abitudine sul ritmo gara, già molto sicuro delle sue performance.

Esclusi, insieme a Dovizioso e Rossi, anche la wild card Pirro con la terza Ducati ufficiale (13° tempo), Espargaro e Iannone con le due Aprilia (16° e 19°) e un disastroso Jorge Lorenzo, solamente 20° a + 1''382 e apparentemente in grossa crisi, proprio sulla pista in cui nel 2018 conquistò il suo primo successo in Ducati.

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