MotoGP: pole Lorenzo, cade Rossi

In prima fila con il maiorchino Marquez e Pedrosa. Indietro le Ducati: Iannone 7°, Dovizioso 9°

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Jorge Lorenzo si prende una pole position da urlo a Valencia in un sabato chiuso nel peggiore dei modi da Valentino Rossi. Il maiorchino gira in 1:30.011 e stabilisce il nuovo record del circuito. Alle sue spalle, a +0.488, c'è Marc Marquez. Chiude la prima fila Daniel Pedrosa a +0.505. Rossi, che partirà dal fondo, cade durante le qualifiche dopo aver perso il posteriore. Male anche le Ducati: Iannone 7°, Dovizioso 9°.

Brutti segnali insomma per Rossi, che pure in mattinata era apparso decisamente a suo agio nella FP3. Il Dottore, consapevole di dover partire dall'ultima fila indipendentemente dal tempo delle qualifiche, prova per tutta la giornata di sabato diverse messe a punto sulla sua M1. Ma il pomeriggio sembra aver costituito un deciso passo indietro rispetto alle ore precedenti. Questo al netto dell'errore nell'ultimo minuto delle qualifiche, che regala la peggiore fotografia possibile (Valentino nella ghiaia e costretto a tornare ai box come passeggero sullo scooter di uno steward) a poche ore dalla resa dei conti del campionato.

Nel corso dell'intera Q2, infatti, Rossi appare a disagio e decisamente lontano dal ritmo dei primi. Resta però da capire cosa stesse provando il centauro di Tavullia in vista di una gara che dovrà essere gestita in ogni metro e in cui sarà fondamentale la gestione delle gomme. La sua intenzione di spingere al massimo però c'è, come dimostra la caduta arrivata proprio nel giro più veloce. L'episodio tra l'altro si ritorce contro Rossi anche se non influisce sulla sua posizione in griglia: impedisce infatti a Iannone e Petrucci, entrambi in gran forma, di completare il giro lanciato migliore. Abbastanza buona invece la qualifica di Michele Pirro, wild card Ducati che dopo aver spaventato Lorenzo al mattino si prende la quarta fila e il 12° posto, e di Stefan Bradl, 13° sulla prima delle Aprilia.

C'è poi da parlare di Lorenzo. Abbassata di oltre due decimi la pole record di Marquez del 2013 (considerata inattaccabile), il maiorchino indossa i suoi migliori panni da squalo martello e, rifilando mezzo secondo ai due colleghi e connazionali della Honda, fa capire che la sua domenica non sarà impostata con la calcolatrice in mano. Arrivasse primo, infatti, la rimonta del rivale sarebbe ancora più impervia: potrebbe essere solo secondo al traguardo per laurearsi campione. Niente rischi per Jorge, insomma: se Mondiale sarà vuole ottenerlo a modo suo, dominando.

In gara attenzione però anche alle insidie del tracciato iberico: oltre a quella di Rossi nel pomeriggio si contano diverse cadute (Dovizioso, Redding, Vinales e Barbera tra la FP4 e la Q1).

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