Marquez dice 93 e sbanca anche il Mugello
© Getty Images
© Getty Images
L'ad di Borgo Panigale si schiera con Tardozzi: "Non ci piace, ma, si sa come sono i tifosi". Marc: "Non sono veri tifosi"
© Getty Images
I fischi contro Marc Marquez al Mugello continuano a tenere banco e non è bastato l'intervento a caldo del direttore sportivo di Ducati, Davide Tardozzi, per smorzare la polemica, alimentata anche dai media sportivi spagnoli. Su Marca, viene citato l'ad della Ducati, Claudio Domenicali, che sulla questione, parlando con il giornale, ha ribadito: "Gli atleti, gli sportivi, non dovrebbero mai essere fischiati. E' una cosa che non ci piace, ma, si sa come sono i tifosi. A volte fanno cose che non sono giuste dal punto di vista sportivo".
Domenicali ha anche parlato della situazione nel team, con lo spagnolo che passa di vittoria in vittoria e il compagno, Francesco Bagnaia, ancora in difficoltà. "Marc sta facendo quello che ci aspettavamo da lui quando abbiamo fatto quella scelta, quindi siamo molto contenti - ha detto l'ad - . Diciamo che in un team come Ducati, si vorrebbe sempre che entrambi i piloti fossero contenti e stiamo cercando di trovare il modo di aiutare Pecco".
Anche lo stesso Marquez è tornato sull'argomento, ringraziando coloro che hanno stigmatizzato il comportamento di certi tifosi, ai quali non ha risparmiato ulteriori critiche. "Se sei un appassionato di moto, puoi sostenere il tuo pilota, puoi cantare il nome di Pecco tutto il tempo, e questo è positivo, mi piace - ha detto Marquez a motorsport.com - . Ma le persone che fischiano me, o Alex perché il suo cognome è Marquez, o la bandiera spagnola perché sono spagnolo, non sono veri tifosi della MotoGP". E ancora: "I fischi sono qualcosa che non possiamo controllare, che non posso controllare, ma apprezzo e ringrazio Davide Tardozzi per il suo gesto. Potrei essere io, potrebbe essere Pecco Bagnaia, o Enea Bastianini e Jack Miler nel passato… Lui, alla fine, in questo caso sta difendendo me, ma sta difendendo anche i piloti Ducati. È davvero un ottimo team manager. Ha sostenuto anche coloro che tifavano per Pecco. Perché alla fine della giornata è anche bello, ed è stato bello per gli altri corridori, che con l'eroe locale, che è Pecco in Italia, abbiano cantato il suo nome. È una bella cosa".
© Getty Images
© Getty Images