MotoGP, Ezpeleta: "22 GP dal 2022, le due gare italiane non si toccano"

Il CEO di Dorna: "Abbiamo richieste da molti paesi, possibili rotazioni Spagna-Portogallo"

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Carmelo Ezpeleta fa il punto sui piani futuri della MotoGP. Il CEO di Dorna, la società che organizza il Motomondiale, ha parlato ai microfoni del canale ufficiale del circus delle due ruote: "Come tutti sanno ci sono molti paesi interessati ad ospitare la MotoGP. Alcuni di questi sono molto importanti per la nostra industria, specialmente quelli nel sud est asiatico. Per questo motivo stiamo considerando un'ulteriore estensione del calendario. Ovviamente non potrà essere illimitato. Siamo già passati dai 13 GP del 1992 ai 20 previsti per il 2020 e 2021. Ora abbiamo discusso la situazione con i team e siamo giunti all'accordo che dal 2022 al 2026 ci potranno essere fino a 22 GP in calendario".

L'alto numero di richieste, secondo Ezpeleta, obbligherà qualche circuito a tirarsi indietro, per poter permettere ai nuovi di entrare: "Considerando le richieste che abbiamo, sarà necessario togliere degli appuntamenti dai paesi che ne hanno già più di uno. Al momento abbiamo 4 gare in Spagna e 2 in Italia, ma è intenzione di tutti mantenere entrambe le gare italiane, perché abbiamo due costruttori di quel paese (Ducati e Aprilia, ndr) e molti team che hanno base lì. Il Portogallo ha manifestato l'intenzione di tornare in calendario, quindi per evitare di concentare troppe gare nella penisola iberica, a meno che qualcuno dei circuiti spagnoli manifesti la voglia di lasciare, l'unica soluzione potrebbe essere una rotazione: ogni pista iberica (Portogallo, Spagna, Aragon, Catalogna, Comunità Valenciana, ndr) ospiterà 3 GP nel corso di 5 anni. Questo ovviamente dipenderà da tante variabili, ma è un'eventualità a cui ci stiamo preparando".

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