Il Mondiale è ripartito nel segno del Cannibale e del mistero-Bagnaia
di Stefano Gatti© Getty Images
MARC MARQUEZ: VOTO 8,5
Un'altra vittoria, un'altra doppietta in direzione di un nono titolo che è ormai lì, come un frutto maturo da cogliere dalla pianta. Non bastassero tutte le sue altre qualità, Marc ha pure imparato a non strafare, senza che questa "modestia" gli impedisca di vincere. Bracca, raggiunge e infila il fratello minore nella Sprint, fa lo stesso con Bezzecchi (che però oppone più resistenza) nel GP full distance. Il Cannibale sana il "vulnus Austria" (Paese nel quale non aveva mai vinto) e di questo passo entro fine anno potrebbe addirittura doppiare in classifica il suo più "vicino" inseguitore. Troppo banale dargli un dieci altrimenti come premiare la missione-titolo al suo completamento? Meglio non strafare, alla sua maniera: otto e mezzo!
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FRANCESCO BAGNAIA: VOTO 5,5
Un altro weekend sulle montagne russe: spesso di nuovo efficace in prova, lontano anni-luce dal rendimento in gara e su una pista che - nello specifico - lo aveva visto tre volte vincitore dal 2022 al 2024. Un rebus del quale Pecco non riesce a trovare la soluzione e se l'imbeccata giusta non arriva da lui, c'è ben poco che i suoi uomini nel box rosso possano fare. A Spielberg ha pure incassato un'entrata "assassina" da parte di Acosta che di sicuro ha ulteriormente girato il coltello nella piaga. La polemica strisciante del dopogara è storia che si ripete un GP sì e l'altro pure e non avvicina di certo la risalita dal gorgo.
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FERMIN ALDEGUER: VOTO 7,5
Miglior risultato della sua ancor breve carriera in MotoGP per il giovanissimo spagnolo del team Gresini. A ruote ferme e microfoni accesi, Marquez Sr. ha confessato di essersi... vagamente preoccupato quando lo ha visto terzo, essendosi reso conto fin dai giorni delle prove del suo ritmo-gara. Come dire che si era premurato di studiarlo, che non è esattamente come tenerlo, però... che lo teneva d'occhio sì! Non è cosa da poco. E se nel medio termine Marc se lo trovasse pure nel box a fianco?
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MARCO BEZZECCHI: VOTO 9
Podio sfiorato nella Sprint, podio raggiunto nel Gran Premio. Più ancora che per il terzo posto però il nove in pagella si spiega con la bellissima pole position del sabato e con la combattività messa in mostra nel breve a intenso duello per il primo posto con Marquez. Non poteva invece fare di più (anche a causa di un problema tecnico) nella difesa del secondo posto dall'arrembaggio di Aldeguer. Marco ha ormai le spalle larghe e i gomiti... anche di più!
ENEA BASTIANINI: VOTO 6,5
Nell'immediato dopogara si è autoassegnato un "dal sette all'otto" che profuma comprensibilmente di autostima ritrovata. Noi siamo di manica un po' più stretta ma solo perché ci aspettiamo di vedere Enea in tempi brevi ancora più su in classifica e teniamo in fresco per l'occasione i voti più alti. In ogni caso un weekend di rilancio per il pilota romagnolo che in Austria ha messo a segno il migliore risultato dal Gran Premio della Malesia 2024, chiuso sul terzo gradino del podio.
PEDRO ACOSTA: VOTO 6,5
Chiude ai piedi del podio un fine settimana nel quale - sulla pista di casa KTM - ci si sarebbe atteso di vedere lui dare l'assalto ai due gradini più alti del podio stesso al posto del connazionale Aldeguer. La combattività non manca: ne ha fatto le spese Bagnaia, ne ha tratto vantaggio più che altro proprio Aldeguer. Il binomio Acosta-KTM è in crescita, ma non quanto servirebbe per una deciso cambio di passo. Mezzo punto in più per il terzo posto nella Sprint del sabato.
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JORGE MARTIN: VOTO 5
Un fine settimana nell'ombra (e di oscuro lavoro) per il campione in carica che prosegue nel suo apprendimento (ritardato di sei mesi circa causa circostanze sfortunate) della sua Aprilia. In Austria ci si è messa pura una caduta in gara, per fortuna terminata senza ulteriori conseguenze fisiche. Certo, da Jorge ci si attende - ad ogni weekend che passa - un trend di crescita un po' più "appuntito". Più che di un'insufficienza insomma conviene parlare di un giudizio sospeso... sulla fiducia.
ALEX MARQUEZ: VOTO 5
Il fratello maggiore lo ha braccato, raggiunto e infilato per la vittoria nella Sprint della vigilia, iI long lap penalty lo ha escluso subito dalla corsa al podio ma il decimo posto finale (ce ne fosse stato bisogno) affossa definitivamente le sue chances nella rincorsa all'ingombrante fratellone. Alex sembra essersi lasciato alle spalle il suo picco stagionale, coinciso più o meno con la sua prima (e unica) vittoria nella premier class la scorsa primavera a Jerez. Non fosse Bagnaia così ingarbugliato nei suoi problemi, Alex sarebbe "facile" preda del pilota italiano nella corsa al secondo posto finale. Intanto il più giovane dei fratelli Marquez ha il suo bel daffare con uno scomodo e rampante compagno di squadra come Aldeguer. A lui il compito di smentirci in tempi brevi.
JOAN MIR: VOTO 7
Un sesto posto che viene da lontano ma non così tanto come in passato, visto che il campione del mondo 2020 era insolitamente scattato da metà schieramento. Il maiorchino mette in pista una performance solida, efficace e per certi versi sorprendente, rimettendo la Honda nei quartieri medio-alti della classifica, come recentemente era riuscito solo (però in condizioni anomale) a Johann Zarco, vincitore del rocambolesco GP di Francia sulla Honda clienti di LCR.
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