MOTOGP

Il maestro e l'allievo: Valentino cerca il rilancio, Morbidelli a caccia del titolo iridato della MotoGP

Presentazione online per il Petronas Racing Team che schiera una formazione tutta tricolore con il nove volte iridato Rossi al fianco del vicecampione in carica Morbidelli.

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Il team malese è pronto per ritentare l'assalto al Mondiale delle MotoGP sfiorato nel 2020 con l'italobrasiliano Morbidelli ma la novità assoluta è la presenza nello stesso garage del suo "maestro" Valentino Rossi, passato al team satellite Yamaha dopo quindici stagioni (pre e post Ducati) nel team factory della Casa di Iwata. In sella alla M1 Petronas il ""Dottore" deve riscattare il quindicesimo posto finale della scorsa stagione, Morbidelli punta a salire sull'ultimo gradino del podio iridato.

La formazione è ben assortita, ed è formata da uno dei piloti più promettenti e dal suo maestro, nonchè campione dei campioni. Ma soprattutto la missione assegnata a Franco Morbidelli e Valentino Rossi, questo il dato vero emerso dalla presentazione online (visto che la M1 è praticamente invariata rispetto al 2020), è duplice e ben distinta. Il "Dottore", reduce dalla peggior stagione della sua carriera nella Premier Class in termini di piazzamento finale, punta al ritorno alla vittoria, a mettere insieme il maggior numero possibile di piazzamenti sul podio ed a contribuire alla crescita del team malese mettendo a disposizione la sua "sterminata" esperienza. A Morbidelli spetta invece - di default, diciamo così - il compito di completare la missione titolo sfiorato la passata stagione quando solo qualche problema di affidabilità di troppo gli ha impedito di strappare il titolo a Joan Mir, molto meno brillante ma molto più regolare di lui. In effetti la "campagna" 2020 del team SRT ha solo sfiorato il suo obiettivo a causa dei passaggi a vuoto delle M1 Petronas di Fabio Quartararo (approdato al team factory proprio a posto di Valentino) e dello stesso Morbidelli. Più pronto a scattare al via del Mondiale a luglio il "Diablo", più efficace sulla distanza il "nostro". Sei vittorie in totale (tre a testa), vale a dire quasi il cinquanta per cento delle affermazioni al termine di una stagione pesantemente condizionata dalla pandemia e composta da "soli" quattordici GP. Insomma, per Morbidelli e Rossi le premesse sono confortanti ed accattivanti e per Valentino... "vestito di nuovo" la migliore delle chances per impostare un capitolo finale di carriera sulle note alte!

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