Il pilota australiano ed il suo compagno di squadra puntano a ribadire la tradizione favorevole Della Casa bolognese sul circuito toscano.
di Stefano Gatti
Tre vittorie nelle tre ultime edizioni del Gran Premio d'Italia: dal 2017 al 2019: alla Ducati il sesto appuntamento del Mondiale sulla pista amica (a dir poco) del Mugello offre la chance di mettere in scena un vero e proprio assedio alla leadership di Fabio Quartararo che grazie al podio casalingo di Le Mans ha limitato i danni ma - con un solo punto di vantaggio su Francesco Bagnaia e considerando lo stato di grazia di Jack Miller - non può permettersi di correre in difesa.
Andrea Dovizioso nel 2017, Jorge Lorenzo nel 2018, Danilo Petrucci nel 2019. Se l'anno scorso al Mugello un GP si è svolto ma è stato quello - inedito - di Formula Uno, per la MotoGP che torna dopo ventiquattro mesi sul circuito di proprietà della Ferrari il passato recente è comunque tutto rosso. Tradizione favorevole (che comprende il successo "pioniero" di Casey Stoner nel 2009 a porre fine allo strapotere di Rossi) ed un trend recente parecchio beneaugurante per la Casa di Borgo Panigale. Jack Miller ha vinto gi ultimi due GP consecutivi a Portimao e Le Mans, Francesco Bagnaia ha perso per un solo punto in Francia la testa della generale, Johann Zarco con la Desmosedici è terzo ad undici lunghezze da Fabio Quartararo (68 ad 80 con Pecco appunto a 79) e precede di quattro punti il lanciatissimo e straripante Miller di questo mese di maggio.
Sul circuito toscano insomma Quartararo sarà... accerchiato ma in questo primo scorcio di stagione - il francese sembra aver trovato la continuità necessaria (fin due due successi e tre apparizioni sul podio) per limitare i danni quando serve. Senza riandare (un po' malinconicamente) alle sette straordinarie vittorie consecutive di Valentino Rossi (dal 2002 al 2008), a livello di tradizione e di statistiche tra l'altro la Yamaha non è seconda alla Ducati, visto che la moto giapponese ha trionfato in cinque delle ultime dieci edizioni del GP d'Italia della premier class. Problema: in tutte e cinque le occasioni in sella c'era Jorge Lorenzo ed il suo ultimo successo targato M1 risale al 2016...! Quanto alla Honda, i successi "recenti" al Mugello sono solo quelli di Dani Pedrosa nel 2010 e di Marc Marquez nel 2014. Per il "Cannibale" insomma la pista sembra ancora tutta in salita!