MOTOGP

Dieci vittorie in dieci anni: Marquez re del Sachsenring, chi sarà il suo erede al Sachsenring?

Da più un decennio il circuito tedesco è terreno di caccia per il campione spagnolo ma riconfermarsi quest'anno sarà difficilissimo.

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Con sette vittorie nelle ultime sette edizioni del Gran Premio di Germania della MotoGP (dieci con i successi in Moto3 e Moto2), Marc Marquez è il vero re del Sachsenring che ospita ininterrottamente la prova dall'ormai lontano 1998. Ma le probabilità che l'ex cannibale si confermi sul trono sono parecchio remote ed a meno di un altrettanto complicato ritorno sul podio alto di Valentino Rossi (quattro vittorie nei suoi anni d'oro) , il circuito alla periferia di Chemnitz conoscerà un nuovo padrone.

Fabio Quartararo o Johann Zarco, i primi due della classifica generale? Jack Miller oppure Francesco Bagnaia, i loro più diretti inseguitori in sella alle Ducati Lenovo? Joan Mir oppure Maverick Vinales, in fase di moderato rilancio ed in cerca del salto di qualità necessaria per agganciare il treno per il Mondiale? L'ottava prova del calendario in programma nel weekend al Sachsenring "chiama" i primattori della premier class al primo "episodio" di un doppio appuntamento decisivo, prima del mese e mezzo di pausa estiva che "scatta" dopo il Dutch TT di Assen del prossimo 27 giugno ed arriva fino al "ritorno in classe" del weekend del 6-87 agosto a Spielberg, per la prima tappa della doubleheader GP Stiria-GP Austria al Red Bull Ring.

Per iniziare, intanto, il Sachsering. Dove Marquez ha spadroneggiato indisturbato dal 2013 al 2019 (oltretutto dopo avervi trionfato nel 2010 con la Moto3 e nel 2011-2012 in Moto2, per un totale di dieci successi in dieci anni consecutivi) e dove la striscia vincente Honda nella MotoGP inizia ancora prima - nel 2011 - grazie ai due successi di Daniel Pedrosa. Tradizione destinata molto probabilmente ad interrompersi, almeno in condizioni di gara normali (ma al Sachsenring la pioggia ha spesso sconvolto il pronostico). Reduce dal tormentato GP di Catalunya che visto il successo di Miguel Oliveira con la KTM Tech3, Quartararo punta ad incrementare i quattordici punti di vantaggio attuali (115 a 101) nei confronti di Johann Zarco. L'ultimo successo targato Yamaha al 'Ring è quello di Rossi nel 2009 mentre il digiuno tedesco della Ducati è ancora più lungo e datato : 2008 l'anno, Casey Stoner (nientemeno!) in sella.

E se il Diablo ha fretta di mettere distanza tra la sua M1 e la Desmosedici Pramac di Zarco, quest'ultimo avverte l'urgenza della prima vittoria in MotoGP: nel 2021 il ruspante Johann ha chiuso quattro volte sul secondo gradino del podio su sette gare andate in scena. Di una vittoria hanno bisogno però anche Miller e Bagnaia, terzo e quarto a quota 90 e 88 punti. Chiaro però che l'exploit dell'uno metterà - e non poco - i bastoni tra le ruote della Desmosedici del compagno di squadra. Quanto a Mir e Vinales, il campione in carica (78 punti all'attivo) non ha perso il passo regolare e costante del 2020 ma avrà bisogno di ben altri numeri per tentare una già complicatissima caccia al titolo-bis. Vincitore del GP inaugurale in Qatar, lo spagnolo è sesto a quota 75. I conti sono presto fatti: quaranta punti di ritardo dal compagno di squadra Quartararo ed ormai poche speranze di invertire la tendenza... Maverick oltretutto non ha mai vinto al Sachsenring nelle classi più piccole, come hanno invece saputo fare lon stesso Mir ma anche Zarco e Miller. 

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