GP DELLE AMERICHE PROVE LIBERE 2

Austin Libere 2: bis di Marquez davanti a Miller, 3° Quartararo, 6° Bagnaia

Miglior tempo del campione della Honda nel secondo turno di prove libere del quindicesimo appuntamento iridato.

di
  • A
  • A
  • A

Solo Jack Miller prova (e riesce) ad avvicinare Marc Marquez: imbattibile ed anche implacabile nel suo "ranch" di Austin. Secondo tempo a quindici millesimi per l'australiano di Ducati, mentre il leader del Mondiale Fabio Quartararo mette a segno la terza performance a 202 millesimi. Per il suo rivale Francesco Bagnaia sesto tempo a 499 millesimi. Nella top ten delle FP2 anche Enea Bastianini con la Ducati Avintia.

Nel turno completamente soleggiato che - complici le condizioni meteo della mattinata texana - assegna "in toto" la classifica combinata del venerdì texano, Marquez ribadisce il suo stato di grazia lungo il nastro d'asfalto del COTA (Circuit Of The Americas). come nelle FP1 solo Jack Miller sembra in possesso dei numeri giusti per provare a mettere un po' di sale sulla coda della RC213V numero 93. L'australiano arriva fino a quindici millesimi da Marc e lo fa al secondo tentativo, dopo essere andato lungo in curva nel corso del primo. Rispetto all'insidioso turno mattutino, con il sole "sbocciano" (di più, escono allo scoperto) i candidati al titolo: Fabio Quartararo fa prepotentemente il suo ingresso nella top ten, catapultandosi dal quindicesimo al terzo posto, con un tempo appena oltre i due decimi dalla vetta, "Pecco Bagnaia" avanza in realtà di due sole posizioni dopo l'intervallo per il "lunch": da ottavo a sesto, a mezzo secondo da Marquez.  A fine prove il leader della classifica ha evidenziato le condizioni limite del fondo stradale del COTA, ricco di avvallamenti ed ondulazioni, dovute anche alle caratteristiche del terreno su cui è stato realizzato l'impianto, ricco di argilla. Un tracciato... "american style", come ha comunque chiosato Marc, che da queste parti ha appunto fatto la storia (sei successi di fila dal 2013 al 2018). Più aperta la critica di altri suoi colleghi, non solo della Premier Class.

 

A separare la M1 Monster del Diablo e la GP21 factory del piemontese ci sono l'altra Honda ufficiale di Pol Espargarò  e quella LCR di Takaaki Nakagami (tre Honda nelle prime cinque posizioni della classifica è cosa abbastanza rara in tempi recenti). Chiudono la top ten i due uomini Ducati Pramac Jorge Martin e Johan Zarco, il vincitore del GP delle Americhe 2019 (l'unico sfuggito a Marquez) Alex Rins con la Suzuki ed il nostro Enea Bastianini che chiude la fila (dei primi dieci, appunto) in sella alla Ducati Avintia Esponsorama, a 672 millesimi al leader. Non lontano dal campione in carica della Moto2 chiude la prima giornata del weekend il suo compagno di squadra Luca Marini (dodicesimo).

Muovono qualche "timido passo avanti Andrea Dovizioso e Franco Morbidelli, quattordicesimo e quindicesimo alle spalle del campione in carica della Premier Class Joan Mir. Per l'ex ducatista e per il nuovo "vecchio" compagno di squadra del leader del Mondiale insomma la top ten non è ancora esattamente dietro l'angolo ma le prospettive sono incoraggianti. 

Alla sua ultima apparizione a stelle e strisce in tuta, casco e guanti, Valentino Rossi occupa la 17esima casella ma a chiudere la "pratica" piloti italiani è questa volta Danilo Petrucci, autore della ventesima prestazione. C'è anche chi sta peggio: il compagno di squadra del ternano in sella alla KTM Tech3 Iker Lecuona, che è ventunesimo ed ultimo. I due "orange" satelliti sono preceduti dall'ufficiale KTM Miguel Oliveira e da Aleix Espargarò con l'unica Aprilia RS-GP in lizza per via del forfait di Maverick Vinales, provato dalla scomparsa del cugino Dean Berta Vinales lo scorso fine settimana in SuperSport 300 a Jerez de la Frontera. Sia Espargarò che Oliveira sono scivolati a terra - senza conseguenze fisiche - nel corso del secondo turno di prove.

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 comments