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Ancelotti: "Mai chiesto top player"

"Cavani? Sono soltanto voci. Ho dei giocatori fantastici"

28 Lug 2018 - 14:53

Conferenza stampa di chiusura del ritiro per Carlo Ancelotti. "Non ho mai chiesto top player, sono soddisfatto della rosa che ho - ha spiegato il tecnico azzurro -. Sono venuto al Napoli perché mi piace il progetto del club e ho trovato un grande ambiente". Poi sull'obiettivo di mercato Cavani: "Sono soltanto voci, non mi interessano i calciatori di altre squadre. Ho dei calciatori fantastici e ho la fortuna di allenarli".

In ritiro Ancelotti ha lavorato bene. "Oltre gli infortuni, Meret e Zielinski, sono tutti a disposizione e credo che questo periodo sarà molto utile perché il lavoro fatto è stato ben assimilato e positivo", ha spiegato. "Non ho ancora visto Mertens, ma in generale tutta la rosa che ho a disposizione è di qualità, competitiva, giovane, volitiva, con grande qualità fisica - ha proseguito, parlando del parco attaccanti -. Le impressioni sono state confermate in questo ritiro". "Intorno alla mia figura ci sono grandi aspettative, questo è normale, ma devo dire che ho trovato un grande ambiente, non solo per quello che riguarda i giocatori ma per tutti quelli che lavorano per il Napoli - ha aggiunto -. Sono persone capaci, si lavora molto bene. Fino ad ora mi sono divertito e quando mi diverto sono anche pericoloso...".

Poi sul calendario in salita degli azzurri: "Si tratta di casualità, le affronteremo tutte prima o poi". Quanto al mercato, Ancelotti predica calma: "Ci sono situazioni che stiamo valutando con la società, poi decideremo. Non abbiamo emergenza, la squadra è ben fatta e il mercato chiude il 17 agosto, ci sarà qualche movimento da fare e, nel caso, lo faremo con molta calma e serenità".

Idee chiare su Inglese: "Può far molto bene, è un ragazzo umile, modesto, lavoratore, nutriamo grande fiducia in lui. Lo scorso anno ha fatto molto bene, per lui vale il discorso di tutti: c'è concorrenza, si dovrà giocare il posto con gli altri". Soddisfatto anche di Callejon: "Lo vedo bene, sta facendo bene, sono molto contento di lui, gli ho dato una soluzione in più: è un esterno fantastico, attacca benissimo la profondità. Agli esterni chiedo qualche volta di entrare ma non voglio cambiare ruolo ad uno che è tra i migliori lì. Gli ho dato una soluzione in più che sta facendo, ma senza alterare le sue caratteristiche".

Quanto al divario con la Juve, Carletto non si sbilancia. "Non so, noi abbiamo la rosa al completo, loro non ancora - ha spiegato -. E' difficile fare paragoni e non mi interessa farli, sono focalizzato sulla mia squadra, che mi piace molto". Poi qualche battuta sulla posizione in campo di Hamisk. "Ha pensato che quella fosse la sua posizione, non impongo nulla, lui è felice - ha precisato Ancelotti -. Sembra abbia giocato sempre lì, ci può dare qualità e ampiezza, cambi di gioco, verticalizzazione". "Diawara può invece giocare su quella linea con freschezza, ottima posizione in fase difensiva e nella qualità del gioco è abituato a giocare corto ma sta velocemente imparando a giocare lungo", ha aggiunto. "Hamsik non sarà il perno del centrocampo, Hamsik, perché abbiamo 6 centrocampisti di ottimo livello e li utilizzeremo tutti - ha aggiunto -. A fine anno non voglio avere giocato sfiancati e altri demotivati".

Capitolo Milik: "L'ho visto bene, sta lavorando, non ha problemi. Se lo valutiamo oggi ha un difetto di condizione rispetto a chi ha cominciato prima, ma non ha problemi fisici, è motivato, si allena bene. Non so quanti gol farà e non mi interessa, mi interessa segni il Napoli. E poi, oltre ad essere goleador, lui maneggia bene la palla, la protegge bene, sarà utile in fase di costruzione". Infine un giudizio su De Laurentiis: "E' un piacere lavorare con lui, si parla poco di calcio ma di tante cose. Ha grande cultura. Mi hanno sorpreso un po' gli striscioni contro di lui. Questa è una società che negli ultimi 12 anni ha fatto passi da gigante grazie al presidente, capace di costruire una società di gente capace con giocatori bravi e giovani senza spendere follie e questo gli va riconosciuto, è un dato oggettivo".

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