L'AFFARE

Dani Olmo: le commissioni all'agente frenano il Milan

In Croazia ribadiscono l'accordo totale con la Dinamo Zagabria e il giocatore. Ma ballano 7,5 milioni...

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Nella vicenda Dani Olmo-Milan si passa da un paradosso all'altro. Il primo, noto da qualche giorno, riguarda la posizione del club rossonero che, a dispetto di tutti gli indizi di questi giorni e non ultime le dichiarazioni del tecnico dei croati che ha parlato apertamente di "trattativa in corso", continuano a negare l'interesse per il giocatore. L'ultimo, invece, riguarda i dettagli dell'affare che dettagli non sono e, appunto, potrebbero far saltare il banco. Questa, in estrema sintesi, la situazione: Zvone Boban avrebbe trovato l'accordo con la Dinamo grazie anche all'amicizia con Mamic sulla base di 20 milioni più 5 di bonus e con Dani Olmo, cui è stato offerto un quinquennale da 2,5 milioni a stagione. Tanto dovrebbe bastare a far saltare il tappo alla bottiglia e far partire i brindisi, ma così non è perché le pretese di Andy Bara, l'agente dello spagnolo, starebbero mettendo a forte rischio l'operazione. In buona sostanza ballano 7,5 milioni, la quota che il procuratore pretende per sè, e la percentuale richiesta sempre da lui su una eventuale rivendita. Il che, inutile negarlo, non solo farebbe lievitare non poco il costo del giocatore ma sta rischiando di condurre la trattativa in un vicolo cieco e senza uscita.

Il tutto mentre l'ottimismo era chiaro e giustificato e a Milano si lavorava non poco per recuperare un tesoretto utile a sopportare e supportare l'operazione senza appesantire ulteriormente un bilancio già in difficoltà. In realtà il quinquennale permette al Milan di spalmare la spesa in cinque anni, ma la soluzione migliore sarebbe e sarebbe stata quella di far slittare la spesa sul prossimo bilancio. Di qui la prima ipotesi di acquistarlo per giugno, ipotesi poi scartata per via della concorrenza inglese. Ma questo è un altro discorso. Il punto, a oggi, è trovare una soluzione che possa accontentare gli agenti del giocatore o, per dirla diversamente, spingere perché lo stesso Olmo insista con Bara per abbassare le pretese e arrivare alla fumata bianca. 

Di certo, oggi, Dani Olmo è una specie di separato in casa alla Dinamo. Non tanto per il suo comportamento, esemplare come ribadito anche dal suo tecnico Bjelica, quanto piuttosto perché, per via delle trattativa in corso, il club di Zagabria non ha alcuna intenzione di rischiarlo né nelle amichevoli di questi giorni (il campionato croato è fermo) né dopo in vista di giugno. Il che complicherebbe non poco la rincorsa dello spagnolo a un posto tra i 23 della Roja per gli Europei. 

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