Calciomercato, Milan sospeso tra sentenza Uefa e l'assalto a Ibra

In arrivo una multa e possibili restrizioni, mentre Leo lavora per rinforzare la squadra

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Doveva essere una ristrutturazione per abbellire un po' l'appartamento, invece tocca rimettere su una casa. L'allarme infortuni in casa Milan costringe Leonardo e Maldini a cercare soluzioni sul mercato per consegnare a Gattuso una squadra in grado di inseguire il quarto posto e la conseguente qualificazione in Champions.

Paquetà a parte, fresco di espulsione e critiche in Sport-Flamengo e già deciso ad anticipare di un paio di settimane il suo arrivo a Milanello, negli ultimi giorni si sono fatti passi avanti importanti sul fronte Ibrahimovic. Raiola, ufficialmente a Milano per Bonaventura, ha incontrato la dirigenza rossonera e ha cominciato a entrare nei dettagli della trattativa. Lo scoglio è la durata del contratto: Ibra vuole 6 milioni per 18 mesi, il Milan è più o meno sintonizzato sulla stessa lunghezza d'onda per quel che riguarda l'ingaggio ma vorrebbe cominciare con un contratto di sei mesi con opzione sull'anno successivo. Una soluzione, data la volontà comune di ritrovarsi, è facile pensare che possa trovarsi anche se l'affare non è ancora concluso.

Ancora più complessa la questione centrocampista. Il Milan punta deciso su Paredes, considerato per questioni tecniche e anagrafiche il giocatore perfetto per sostituire nell'immediato e in futuro Lucas Biglia. Con il giocatore è stato trovato da tempo un accordo di massima, ma trattare con lo Zenit non è mai facile e il club russo non scende, per il momento, dalla valutazione di 25-30 milioni fin qui ipotizzata.

Leonardo conta ancora di poter convincere la società di San Pietroburgo a rivedere le pretese, accettando magari un prestito con diritto di riscatto anche significativo. Molto dipenderà da quanto il giocatore e il suo entourage saranno in grado di condizionare la decisione dello Zenit, intanto il Milan vaglia diverse alternative. In prestito, ad esempio, potrebbe arrivare Denis Suarez, che il Barcellona ha deciso di lasciar partire già a gennaio. L'alternativa, sempre via Barcellona, potrebbe essere Arturo Vidal, non esattamente entusiasta di questi suoi primi mesi in catalogna. Per il cileno, offerto ai rossoneri - ma anche attenzionato dalla Juve - la strada è ovviamente più in salita ma comunque possibile. Resta da valutare la questione età, non considerata secondaria a Casa Milan.

Infine c'è il principale problema da risolvere, vale a dire il difensore centrale. Ne serviva uno prima, ne servirebbero forse due adesso. Benatia, che recentemente si è sfogato per lo scarso utilizzo, è seguito con attenzione ma la Juve non lo molla per meno di 20 milioni. Rodrigo Caio è un'alternativa credibile. Alla voce parametri zero, invece, i profili esaminati non convincono anche se l'emergenza potrebbe spingere Leonardo a metterne uno sotto contratto.

Anche perché proprio i parametri zero potrebbero finire per essere l'unica strada percorribile. Difficile che accada, ma non è possibile escludere la possibilità che, oltre all'attesa multa, la Uefa decida di punire il Milan con il blocco totale o parziale del mercato. Nel primo caso i rossoneri potrebbero mettere sotto contratto solo parametri zero (Ibra, ad esempio), nel secondo fare mercato ma badando a tenere a zero il saldo tra entrate e uscite. Qualcuno in mezzo al campo, ad esempio, dovrebbe partire. Ma questo è un altro discorso. Per ora si lavora in entrata, sperando poi di non doversi rimangiare trattative e sogni.

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