L'OBIETTIVO

Milan-Giroud, non è finita: ma i rossoneri non faranno pazzie

La clausola unilaterale per il rinnovo del francese esercitata dal Chelsea ha spiazzato Maldini e Massara. Ma c'è una promessa che...

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Mentre da una parte il Chelsea annunciava di aver esercitato la clausola unilaterale per il rinnovo di Giroud e dall'altra il francese, evidentemente ignaro di cosa stesse accadendo, parlava del Milan come "di un'opzione" per il suo futuro, una parte non insignificante del mercato di Maldini e Massara andava improvvisamente e letteralmente in pezzi. Diciamo le cose come stanno: i rossoneri erano convinti di aver chiuso la questione o quasi e di aver di fatto già risolto l'evidente problema di trovare un vice-Ibra all'altezza della Champions e di una corsa scudetto. L'affare, apparentemente sfumato, in realtà non è ancora tramontato del tutto. Dipenderà dalla volontà di Olivier Giroud di rimettersi in gioco al Milan e dalla disponibilità di Chelsea e Milan di sedersi attorno a un tavolo per trattare. Si incastreranno questi tre pezzi del puzzle? Difficile dirlo.

Quel che si sa, fin qui, è che Marina Granovskaia, osso notoriamente durissimo, ha promesso a Giroud di liberarlo in caso di offerta importante. Quindi, per capirci, il Chelsea non si metterebbe di traverso di fronte alla volontà dell'attaccante francese di trasferirsi a Milano. Il punto è capire a quali condizioni. Se dietro l'esborso di un sia pur minimo indennizzo o, proprio sulla base di quella promessa, anche a titolo gratuito. 

Inutile dire che conta, e pure molto, anche l'altro lato del tavolo. Maldini e Massara sono disposti a trattare investendo qualche milioncino? A sensazione no, anche se perfino questo non si può escludere. E ancora: hanno in mano un'alternativa? Il sempre ottimo Alessandro Jacobone ha parlato di una potenziale trattativa con Edin Dzeko, che sarebbe stato offerto a entrambe le milanesi e sarebbe disposto a spalmarsi l'ingaggio. Dzeko-Roma, però, è un amore che non riesce mai a finire e che negli ultimi anni è stato lì lì per concludersi almeno due volte senza arrivare però mai allo strappo decisivo. In tutto questo, tra l'altro, non si può non prendere in considerazione un altro fatto: è vero che il Milan ha voglia di colmare al più presto le lacune individuate nella rosa di Pioli, ma è altrettanto vero che siamo appena ai primi giorni di mercato e tempo per confrontarsi, parlarsi, trattare ed, eventualmente, cercare e trovare alternative ce n'è ancora molto. Insomma, tutto può ancora accadere. Anche che una trattativa data per morta - Giroud-Milan appunto - si riapra all'improvviso e si chiuda positivamente.

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