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Lazio, Tchaouna al Burnley per 15 milioni. Perché Lotito dichiara i big incedibili

La Lazio cede Tchaouna per 15 milioni e dichiara incedibili i big: il mercato bloccato alla base della decisione. E va avanti la diatriba Lotito-Gravina

30 Giu 2025 - 17:23

Si sta per concretizzare una delle poche operazioni che potrà effettuare la Lazio questa estate. I biancocelesti stanno per cedere Loum Tchaouna al Burnley, operazione che si definirà a titolo definitivo per 15 milioni di euro più una percentuale del 10% sulla futura rivendita del francese. Per la partenza dell’ex Salernitana è arrivato il via libera di Sarri, sfruttando l’abbondanza nel reparto degli esterni dove lo scorso anno in rosa erano presenti Zaccagni, Noslin, Pedro e Isaksen. Per questo la Lazio ha potuto cedere Tchaouna senza troppi problemi, discorso ben diverso per altri elementi della rosa.

La Lazio infatti non potrà fare mercato fino alla fine della sessione estiva e dovrà rimandare qualsiasi operazione in entrata alla finestra di gennaio. Ed è proprio questa la motivazione per cui la società biancoceleste non ha alcuna intenzione di fare cessioni in estate. Per quanto fare cassa possa ripianare i conti societari, il mercato rimarrà comunque bloccato fino a gennaio e per questo non ci sarebbero margini per sostituire i partenti. L’unica eccezione riguarda i calciatori che all’interno del loro contratto hanno una clausola rescissoria, come ad esempio Rovella e Guendouzi che piacciono a diversi club. Se l’Inter si dovesse presentare con 50 milioni di euro per il regista italiano, i biancocelesti non potranno far altro che affidarsi alla decisione di Rovella di rifiutare eventualmente la proposta nerazzurra. Per il francese ci sono stati timidi interessamenti da club della Premier League, ma anche per lui l’unica possibilità di cessione è attraverso la clausola rescissoria da 50 milioni.

Oltre all’aspetto tecnico, c’è anche un motivo politico dietro la scelta della Lazio di portare avanti la propria posizione. La diatriba Lotito-Gravina va avanti da anni, con entrambe le parti in causa che colgono ogni occasione per pizzicare la controparte. Prima la questione nazionale, con Lotito che ha parlato di un presidente federale che “non si pone nella condizione di essere messo in discussione”. Pronta la replica di Gravina, che ha definito Lotito “un personaggio che tende a portare i discorsi su livelli molto bassi. Il rancore ha sempre distinto la sua attività nei miei confronti”. L’ultimo tema è quello relativo al blocco del mercato, con Lotito che ha parlato di norma che “non può andare avanti così. Non rispecchia la situazione dei club, è ingiusto che venga posto il blocco”. Anche qui è prontamente arrivata la risposta di Gravina: “Le situazioni di Lazio e Salernitana sono frutto di decisioni che hanno un unico riferimento: il rispetto delle regole. Le regole legate al blocco del mercato della Lazio sono sancite in modo chiaro da due anni”. Schermaglie che di certo non fanno bene a nessuno.

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