Lazio, Inzaghi: "Basito dal comportamento di Keita! Balotelli? Dipende tutto da lui"

Il tecnico biancoceleste: "Voglio giocatori orgogliosi di indossare questa maglia"

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"Con Keita ho cercato di stimolarlo e allenarlo ma quanto successo ieri mi ha lasciato un attimino basito" Così Simone Inzaghi alla vigilia dell'esordio della sua Lazio contro l'Atalanta. "Il ragazzo ha sentito dolore, l'esame risultava negativo anche se stamattina ha continuato a dire che stava male. Ne prendo atto, avrei voluto utilizzarlo domani ma vado comunque avanti con i giocatori che sono orgogliosi di indossare la maglia della Lazio".

L'allenatore della Lazio non nasconde dunque la sua amarezza riguardo al comportamento di Keita che per la partita di domani a Bergamo contro l'Atalanta ha accusato un presunto infortunio che ha portato alla mancata convocazione per il match. Il giocatore senegalese sembra vicino all'accordo per trasferirsi al Monaco, da dove invece potrebbe arrivare in biancoceleste l'esterno offensivo Nabil Dirar: "E' un buon giocatore - ammette il tecnico biancoceleste in conferenza stampa -, speriamo possa arrivare perchè è un giocatore che andrebbe a riempire lo spazio lasciato vuoto da Candreva".

Un altro profilo accostato nelle ultime ore alla Lazio è invece Mario Balotelli: "Non ha fatto benissimo negli ultimi anni, ma è un giocatore che si potrebbe allenare al migliore dei modi. Il problema semmai è di Balotelli, su come si allenerebbe nel caso un giorno dovesse venire alla Lazio".

E dopo le frasi di Simone Inzaghi non si è fatta attendere la replica di Keita che ha respinto al mittente le accuse: "Non permetto a nessuno di mettere in dubbio la mia parola - ha scritto il giocatore su facebook . "Ho un problema al ginocchio e, dopo una visita effettuata per una brutta botta, mi è stato detto di non rischiare contro l'Atalanta. Strano che non lo capisca chi è stato giocatore e ha provato queste sensazioni. Sono un professionista e vivo per giocare. Volevo andare a Bergamo per dimostrarlo. Come ho detto in passato darò sempre il massimo per questa società. Fino all'ultimo secondo della mia avventura o del mio contratto. Anche se, come vedete, cercano di mettermi i bastoni tra le ruote in ogni occasione. A questo punto è chiaro che qualcuno pensa, con questi metodi, di costringermi a fare quello che loro vogliono... Ho già detto più volte come la penso. Pur non condividendo questo modo di fare, darò tutto per la Lazio e per i suoi tifosi. Perché io sono orgoglioso di vestire questa maglia, e gioco per la Lazio non per un progetto o per gli interessi di qualcuno".

Angelo Peruzzi replica alla dichiarazioni di Keita: "Ancora sto cercando la persona che gli abbia detto di non rischiare contro l'Atalanta; capisco benissimo, visto che ho giocato 20 anni, che un forte dolore al ginocchio può indurti a dire cose non tue o che non vorresti - ha detto il club manager della Lazio attraverso il sito ufficiale - Comunque, sapendo che il ragazzo ha un forte attaccamento alla squadra, alla maglia e ai tifosi, ho subito attivato 5 persone dello staff sanitario per poterlo curare nel pomeriggio, così da recuperarlo il prima possibile. Peccato che non si è presentato, lo comprendo però, perché penso che il dolore al ginocchio era così forte da rimanere e fare i fatti suoi dove più gli piace".

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