La gara con il City ha messo a nudo i problemi difensivi dei bianconeri, ancora in attesa di Bremer
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Le cinque sberle prese dal Manchester City hanno fatto scattare l'allarme difesa in casa Juventus. Senza Di Gregorio il passivo sarebbe anche potuto essere più pesante e la sfida con gli inglesi ha messo a nudo tutta la fragilità difensiva dei bianconeri. L'attenzione degli uomini mercato è soprattutto sull'attacco (David e Sancho), ma non c'è dubbio che anche il reparto arretrato abbia bisogno di innesti di qualità. Giovedì sera il terzetto Kalulu-Savona-Kelly ha vissuto una giornata da incubo e nemmeno con l'ingresso di Gatti le cose sono migliorate. Tra clamorosi errori individuali (autorete di Kalulu) e di piazzamento, la difesa è andata presto in crisi e così la disfatta è stata servita.
A complicare i piani di Tudor è soprattutto l'infortunio di Gleison Bremer. A otto mesi dalla lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, il difensore brasiliano è stato convocato per il Mondiale per Club ma lo stesso allenatore croato ha ammesso come non sia ancora in grado per scendere in campo e sarà pronto per il via del campionato.
Dal mercato, quindi, dovrà arrivare almeno un rinforzo difensivo, se non due. Il sogno è Leonardo Balerdi del Marsiglia, che Tudor conosce e apprezza. I francesi, però, fanno muro, ma se dovesse andare in porto l'operazione Ndicka con la Roma potrebbero ammorbidirsi. L'altro nome sul taccuino di Comolli è quello di Giovanni Leoni, per il quale c'è anche la concorrenza di Milan e Inter. Il Parma per il suo gioiello 18enne chiede 30 milioni, non pochi per un ragazzo di talento ma che ha ancora pochissima esperienza. Si continua a monitorare anche Nayef Aguerd, centrale marocchino in forza al West Ham: per abbassare il costo dell'operazione, in casa Juve sono pronti a inserire come contropartita Daniele Rugani, rientrato dal prestito con l'Ajax.
In Spagna si parla anche di un ritorno di fiamma per Ronald Araujo. Il difensore del Barcellona nei mesi scorsi ha rinnovato fino al 2031 e ha una clausola di rescissione da un miliardo che però si abbassa nei primi 19 giorni di luglio a 70 milioni. Ancora troppi per i bianconeri che sarebbero disposti a investire una cifra tra i 25 e i 30 milioni per convincere i catalani a lasciare partire quella che nella rosa di Flick è la terza scelta come centrali dopo Cubarsì e Inigo Martinez.