Le "non offerte" per il turco, le clausole del francese e dell'olandese e la volontà del centrocampista azzurro
di Pepe Ferrario© ansa
Si parla molto di rivoluzione, ma sono solo speculazioni. Così vengono bollate in seno all'Inter le insistenti voci degli ultimi giorni circa possibili addii di pezzi da novanta della rosa a disposizione di Chivu. Anzi, il progetto che hanno in mente i dirigenti nerazzurri è molto diverso: continuano infatti a far fede le parole del presidente Marotta e la dichiarata volontà condivisa dalla proprietà di mantenere intatto lo "zoccolo duro".
Certo, ci sono questione aperte. Questo è noto. La più pressante riguarda Calhanoglu. E qui occorre fare una ulteriore precisazione: al momento non sono arrivate offerte ufficiali per il turco, né dall'Arabia né tanto meno dal Galatasaray. Se il centrocampista nerazzurro vorrà andarsene dovrà dichiararlo apertamente, e questo Hakan non lo ha fatto. Nel caso lo facesse l'Inter non scenderebbe sotto i 25/30 milioni.
Il club, pertanto, al di là di timidi sondaggi, non ha preso in considerazione reali alternative: vero è che Ederson è un profilo molto gradito ma è sicuramente un obiettivo molto difficile da raggiungere per l'alto costo del cartellino, mentre il brasiliano Rios è stato semplicemente offerto ma non cercato.
Dopo lo sfogo di Lautaro si è poi parlato tanto anche di Thuram. Immediatamente sono rispuntate le voci sulla clausola rescissoria e l'interesse di club della Premier, gli unici che possono sborsare 85 milioni cash. Nessuno all'Inter è però in apprensione circa il futuro dell'attaccante francese: anzi c'è la certezza che continuerà a essere al centro del progetto dopo i dovuti chiarimenti successivi alla turbolenta conclusione del Mondiale per Club. Ed è da considerare "fantamercato" l'ipotesi Juventus circolata sul web.
Inamovibile Thuram, come pure Frattesi: sul centrocampista ex Sassuolo, da ultimo, hanno puntato gli occhi l'Atletico Madrid e - scrivono in Inghilterra - anche il Manchester United, ma la sua volontà oggi è molto diversa rispetto a inizio anno. Frattesi è rimasto molto favorevolmente impressionato da Chivu e non si considera lontano dall'Inter. E, aspetto altrettanto importante, anche la stessa Inter non ha intenzione di privarsene.
Capitolo Dumfries. Partiamo da un punto fermo: non esistono altre date e cifre, la clausola di cui si è scritto negli scorsi giorni è valida sino al 15 luglio, 25 milioni cash da versare in unica soluzione. Bassa? Oggi sicuramente sì, dopo l'annata straordinaria dell'olandese, ma fu concordata quando, lo scorso autunno, fu rinnovato il contratto in un momento delicato e particolare, con il giocatore che altrimenti sarebbe andato a scadenza a zero.
Interlocutori si cercano invece per Taremi. L'iraniano, tra i più deludenti dell'ultima stagione, non rientra più tra i piani nerazzurri: non è facile trovare una soluzione, ma la volontà è quella di agevolarne l'uscita. L'attacco nerazzurro sarà così formato da Lautaro, Thuram, Bonny e, con crescenti possibilità, da Pio Esposito. Una quinta punta arriverà più avanti, in chiusura di mercato, fatte le debite considerazioni e valutate le opportunità di mercato che si presenteranno.
Infine, una nota sui nuovi acquisti. Il Mondiale per Club ha dimostrato che Sucic è un centrocampista di assoluto valore e Chivu ha capito di avere tra le mani un gioiellino di grandi prospettive, per quanto il ragazzo abbia ovviamente bisogno di crescere in fatto di esperienza. Non certo sotto il profilo della personalità, però, avendo il croato già dato prova di avere carattere da top club. Ha fatto invece meno bene l'altro neo-nerazzurro, vale a dire Luis Henrique, ma lo staff interista è convinto che il brasiliano abbia solo bisogno di tempo e che il giocatore visto negli Usa abbia evidentemente pagato lo scotto di un cambio di maglia repentino, subendone il contraccolpo. Insomma, gli va dato tempo e gli va accordata massima fiducia perché possa inserirsi al meglio nel progetto.