Nuovo tentativo degli Spurs per il talento argentino, i lariani fanno ancora muro ma prima o poi saranno "costretti" a venderlo
Una geniale imbucata per Douvikas per il gol del vantaggio poi una magia su punizione per il raddoppio. La notte dell'esordio vincente del Como in campionato contro la Lazio è anche la notte magica di Nico Paz. Il talento argentino ha dato spettacolo e poi a fine partita ha respinto i rumors di mercato sul suo conto: "Le voci non le ascolto, sono concentrato nel fare bene al Como".
Ma gli assalti continuano, tanto che, come riferisce Fabrizio Romano, il Como ha ancora una volta fatto muro di fronte a un nuovo assalto del Tottenham, respingendo un'offerta di 70 milioni di euro. Già qualche settimana fa gli Spurs si erano fatti sotto mettendo sul piatto una proposta di 40 milioni, considerata inadeguata. Ma la risposta è stata la stessa di fronte a quasi il doppio della cifra, anche perché il Real ha il diritto del 50% su una futura rivendita quindi al Como andrebbero "solo" 35 milioni.
La particolare situazione contrattuale fa sì che il Como, volente o nolente, prima o poi dovrà vendere Nico Paz. Perché diciamo questo? Perché il Real Madrid vanta una clausola di riacquisto, che generalmente è valida a inizio luglio di ogni sessione di mercato, da 9 milioni nel 2026 e da 10 milioni nel 2027: se i lariani non vogliono perdere il giocatore, così bene valorizzato, a una cifra bassa o dovrà accettare un'offerta da qui al primo settembre, o dovrà venderlo a gennaio oppure comunque prima che scatti la clausola di riacquisto del Real nella prossima stagione. Una volta scaduta la clausola 2026 si riparte: economicamente sarebbe vantaggioso venderlo ad agosto 2026, a gennaio 2027 o prima di luglio 2027 quando scatterà l'ultima clausola a favore del Real.
Questo discorso resta valido a meno che, ovviamente, da qui alle prossime settimane non venga ridiscusso l'accordo con i Blancos (ed effettivamente ci sono già stati contatti in tal senso): il Como sarebbe disposto a lasciare al Real il 50% su una futura rivendita ma vorrebbe, per ovvi motivi, che fosse eliminata la clausola di riacquisto.
Visti i buoni rapporti con le società, comunque, non è escluso che il Real, che sta seguendo da vicino i progressi del giocatore, chieda al Como di tenerlo ancora una o due stagioni resistendo alla tentazione di venderlo per poi ricomprarlo, ovviamente a una cifra ben superiore a quella che oggi gli consente la clausola di riacquisto.