FORMULA E

Vergne, Buemi, Di Grassi: caccia all'oro perduto tra le stradine di Montecarlo

L'E-Prix monegasco è un appuntamento-chiave nella stagione di tre top drivers in cerca di urgente rilancio nel Mondiale elettrico.

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Per la nobiltà... decaduta della Formula E la quarta tappa stagionale (gara sette, nello specifico) è un'occasione imperdibile di imprimere una svolta decisa all'andamento traballante delle proprie fortune: Sebastien Buemi, Lucas Di Grassi e Jean-Eric Vergne (in ordine rigorosamente alfabetico), possono infatti far valere e pesare nel Principato il fattore-esperienza, forse mai determinante come in questa occasione.

Per la prima volta infatti la Formula E affronta a Montecarlo il layout "Grand Prix", comprensivo di tutto il fascino e le insidie della parte "alta" e più movimentata del circuito. Dettagli che facilmente faranno la differenza tra i piloti che hanno già vissuto l'appuntamento monegasco ed i novellini che lo affrontano per la prima volta ma, appunto, anche tra chi a filo di guard rail e marciapiedi ha corso "solo" con le monoposto elettriche (e fin qui solo nella parte pianeggiante del tracciato) e chi invece lo ha fatto in passato sul circuito "vero" ed al volante delle monoposto di Formula Uno. Come appunto Buemi, Di Grassi e Vergne. 

Prima di analizzare i precedenti "principeschi" dei tre appena citati, vale la pena ricordare quello (singolo) di Felipe Massa. Causa biennalità della prova, nel corso delle due stagioni con Venturi l'ex ferrarista (quindici volte al via del GP di Monaco di F.1!) ha avuto una sola volta la possibilità di prendere parte all'E-Prix, mettendovi non a caso a segno il primo (nonché unico) podio della sua carriera nel Mondiale elettrico, grazie al terzo posto dell'edizione più recente: quella del 2019.

Tornando al presente, tanto Vergne quanto Buemi e Grassi hanno preso parte alle prime tre edizioni dell'E-Prix: il francese (che in F.1 ha corso tre volte a Montecarlo con Toro Rosso, classificandosi due volte ottavo) è il più recente vincitore, due anni fa, "on course" per il secondo dei suoi due titoli consecutivi. Da parte sua il campione della Season 2 2015/2016 Buemi (ugualmente tre GP di Monaco al suo attivo, due volte decimo al traguardo, lui pure con Toro Rosso) si era imposto sia nel 2015 che nel 2017: in entrambi i casi scattando dalla pole position ed in entrambe le occasioni precedendo al traguardo Di Grassi (campione nella Season 3 2016/2017) che a Montecarlo ha preso il via una sola volta nel GP di Formula Uno, oltrettutto... al volante della modestissima Virgin.

Per tutti e tre insomma l'esperienza monegasca passata (vincente o comunque altamente competitiva però solo con la Formula E), sarà un'arma in più nella sfida di sabato 8 maggio. In gioco - per JEV, Sebastien e Lucas - c'è molto di più del bilancio del singolo appuntamento. Ci sono invece credibilità, rispetto ed equilibrio nelle rispettive squadre.

L'elvetico Buemi "langue" in ventiduesima (e terzultima) posizione della classifica generale, staccato di soli sedici punti - ma di undici posizioni! - dal compagno di squadra Oliver Rowland. A Montecarlo i due portano tra l'altro al debutto la nuova powertrain della Nissan E.Dams. Il paulista Di Grassi è solo diciannovesimo, staccatissimo dal compagno Audi - il promettente rookie René Rast - che è addirittura sesto (a pari merito con Mitch Evans) davanti a Vergne. Il due volte campione transalpino è appunto messo meglio degli altri big qui "nel mirino" (grazie soprattutto al successo in gara-uno a Roma), come anche del compagno di squadra DS Techeetah (team in crisi acclarata) e campione in carica Antonio Felix Da Costa. Il portoghese ha ha preso parte alle tre precedenti dell'E-Prix del Principato, senza però riuscire a spingersi oltre la decima posizione sotto la bandiera a scacchi.

 

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