L'amministratore delegato dello storico team inglese blinda il suo pilota inglese ma le "sirene" Red Bull sono sempre più forti
di Stefano Gatti© Getty Images
Tra le squadre più attive in queste prime settimane dell'anno che precedono il fuoco di fila delle presentazioni c'è sicuramente la McLaren e tra i top managers più loquaci c'è altrettanto certamente il suo CEO Zak Brown che nei giorni scorsi non si è fatto pregare per "denunciare" i legami sempre più stretti tra Red Bull e Alpha Tauri, o meglio VISA CashApp Racing Bulls, come sembra proprio che il team di Faenza (sempre più destinato a migrare in Inghilterra) sia destinato ad essere rinominato in tempi brevi, anzi brevissimi. Brown si è poi espresso sulla sua attuale formazione di piloti e soprattutto sulla determinazione a tenersi Lando Norris che - già dal finale della scorsa stagione - è uno dei candidati a sostituire Sergio Perez, la cui parabola discendente alla Red Bull (siamo sempre lì) è un dato di fatto e ha... una data di scadenza inevitabilmente prossima.
© Getty Images
"Con Norris e Piastri abbiamo la migliore lineup di piloti della griglia. Puntiamo a vincere gare e poi il Mondiale e credo che Lando sia all-in per raggiungere questo obiettivo insieme. È un gran pilota e una risorsa importante per la squadra. Per noi non ha prezzo, lo consideriamo incedibile. Puntiamo e tenercelo ancora a lungo: abbiamo le risorse tecniche e finanziarie per riuscirci.
Brown blinda Norris, che ha messo sotto contratto per questa e per la prossima stagione e che risulta essere attualmente il sesto pilota meglio retribuito del lotto. Da parte sua, il ventiquattrenne driver di Bristol è di fronte ad un bivio: affrontare la sfida interna con Oscar Piastri, portandola ad un livello molto alto, nel caso in cui la competitività della McLaren crescesse ancora quest'anno, oppure smarcarsi dal confronto con il suo compagno di squadra australiano (a sua volta in netta crescita) e accettare la "sfida delle sfide", scegliendo di andare ad "impattare" con il tre volte campione del mondo Max Verstappen.
Una missione che più realisticamente e a breve termine (nel caso di un negativo inizio di stagione di Perez) potrebbero trovarsi ad affrontare gli attuali piloti Alpha Tauri/Racing Bulls: Daniel Ricciardo (sarebbe un ritorno) oppure Yuki Tsunoda, facendo verosimilmente spazio in entrambi i casi a Liam Lawson (già in pista per Ricciardo nel 2023). La concorrenza di Norris a medio termine sarebbe invece rappresentata dall'attuale titolare Williams Alexander Albon: lui pure nel caso un cavallo di ritorno, dopo essere stato "masticato" da SuperMax nel 2020.
© Getty Images
Nel 2023 Norris ha prevalso abbastanza agevolmente su Piastri in termini di classifica finale, chiudendo il Mondiale Piloti in sesta posizione con 205 punti (davanti al ferrarista Sainz), più che doppiando Oscar, nono con 97 punti al suo attivo. Ma se Lando ha messo in fila ben sette passaggi sul podio, è stato l'australiano a salire sul gradino più alto del podio stesso, anche se "solo" nella Sprint del GP del Qatar. L'inerzia insomma è dalla parte di Piastri, soprattutto tenendo conto del fatto che Norris si appresta a prendere parte al suo sesto Mondiale con la McLaren (squadra con la quale ha fatto il suo esordio nel 2019). Posta in modo drastico, la questione è: "meglio" affrontare a muso duro l'emergente australiano oppure il già tre volte campione del mondo? Un bel dilemma: da far tremare i polsi, ma non a Lando che è un "fighter", un combattente: abituato a guadagnarsi ogni centimetro di asfalto in pista. Dipenderà tutto da lui. Anzi no, anche da Perez...
© Getty Images