I due piloti McLaren accettano a fatica il verdetto della pista e una McLaren inferiore alla Red Bull
di Stefano Gatti© IPA
MAX VERSTAPPEN
"Grande giornata per noi, c'è stato solo un episodio sfortunato all'inizio ma poi ho gestito bene. Siamo rientrati per la sosta al momento giusto per poter spingere con la hard nel finale di gara. Il gap finale con le McLaren è notevole ma è stato alterato dalla loro decisione di ritardare il pit stop in attesa di una Safety Car. Siamo stati 'sul pezzo' tutto il fine settimana. Dobbiamo prendere una gara alla volta. Ci proverò ancora, questo intanto è stato weekend incredibile".
LANDO NORRIS
"Bella sfida con Max all'inizio, poi però oggi non avevamo il ritmo e le velocità della Red Bull. È stato un weekend complicato. Se alla prima staccata dopo il via con Verstappen non ci fosse stato tutto quello spazio avrebbe potuto essere un grosso incidente. Nel finale c'è stato il problema al pit stop. Cosa devo dire? Succede... Ho dato tutto, ho cercato di lottare con Max ma lui ha prevalso e ha meritato la vittoria, noi dobbiamo continuare a spingere".
OSCAR PIASTRI
"Partenza difficile, avevo un buon passo e ho superato Leclerc: da lì in avanti gara... tranquilla. La mia macchina non mi piaceva, con degrado gomme andavo meglio e questo non è mai un buon segno. Abbiamo atteso a fare il pit stop per approfittare di una eventuale Safety Car ma Max era in controllo. Per quanto riguarda lo scambio posizioni, va bene così: a volte avvantaggia uno, a volte un altro. Lando aveva perso la posizione non per colpa sua, quindi è stato giusto così ma... ne discuteremo ancora".
ANDREA KIMI ANTONELLI
"Al via ho pattinato molto, perdendo quattro o cinque posizioni. Da lì ho dovuto rincorrere. Con la mescola media il passo non era male, specialmente in aria pulita. Con la hard ho fatto più fatica e ho fatto fatica a passare Gasly. Poi ho cercato di tenere dietro Albon che rientrava con gomme nuovo e sono stato penalizzato. Sono comunque contento del mio weekend, il momento migliore è stata la qualifica, che invece ultimamente era il mio tallone d'Achille. Ora a Baku per fare meglio".