GRAN PREMIO EMILIA ROMAGNA F.1

Verstappen vince il GP dell'Emilia-Romagna di Imola, Hamilton precede Norris, Ferrari 4. e 5. con Leclerc e Sainz

Il pilota olandese vince un Gran Premio diviso in due dalla bandiera rossa per l'incidente tra la Mercedes di Bottas e la Williams di Russell.

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Max Verstappen pareggia (quasi) i conti con Lewis Hamilton vincendo la seconda prova del Mondiale davanti all'altrettanto straordinario campione della Mercedes che rimonta dall'ottava fino alla seconda posizione dopo un lungo alla Tosa, subito prima dell'incidente tra Valtteri Bottas e George Russell che ha interrotto il GP. Lando Norris completa il podio davanti alle due Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz. 

Ha chiuso il Gran Premio dell'Emilia Romagna e del Made In Italy in scioltezza ma la sua tredicesima affermazione nel Mondiale Max Verstappen se l'è dovuta sudare nella prima metà di una corsa interrotta appunto al 34esimo dei 63 giri in programma dal violento contatto alla staccata del Tamburello che è  costato il ritiro a Valtteri Bottas ed a George Russell, quando l'attuale pilota della Freccia Nera ed il pilota predestinato a prenderne il posto nel 2022 erano in lotta per una posizione al margine basso della zona punti.  Nello stesso punto, pochi secondi dopo il via, Max aveva messo le fondamenta alla sua giornata trionfale attaccando Lewis Hamilton - che partiva davanti a lui in prima fila insieme all'altra Red Bull di Perez - con un sorpasso che non ammetteva repliche, nonostante il tentativo di resistenza ad oltranza costato al rivale danni all'ala anteriore.

Da lì in avanti Verstappen ha sostanzialmente controllato il GP, mentre il Re Nero manteneva la seconda posizione ed alle sue spalle Charles Leclerc imbastiva una gara da podio. Partito dalla quinta fila, l'altro ferrarista Sainz ha guadagnato subito tre posizioni ma il suo ritmo è stato condizionato da un paio di errori nelle primissime battute di un GP reso ancora più complicato dalla pioggia che ha completamente bagnato la parte alta e movimentata del circuito (all'incirca dal Tamburello alle Acque Minerali), inumidendo solo l'asfalto della parte bassa.

La prima svolta quando - uno dopo l'altro - Verstappen (giro 28) ed Hamilton (29) si sono fermati ai box per passare dalle gomme intermedie a quelle da asciutto. Una leggera incertezza da parte degli uomini in nero ha impedito ad Hamilton di provare a passare al comando e, nella foga di rimediare, il sette volte iridato è finito lungo alla Tosa nel doppiaggio di... Russell. Fuoriprogramma nel quale era tra l'altro incappato nello stesso identico punto Fernando Alonso in uno dei giri di formazione. Lewis è riuscito faticosamente a rimettere le ruote sull'asfalto (con l'ala anteriore nuovamente danneggiata) ma a salvare la sua giornata è stato - poche decine di secondi dopo - proprio l'incidente tra il suo attuale compagno di squadra Bottas e il "delfino" Russell, ancora lui...

Gara interrotta dalla bandiera rossa per rimuovere i detriti sparsi sull'asfalto e le due monoposto pesantemente danneggiate nell'incidente innescato dal passaggio delle ruote di destra della Williams sull'erba bagnata a bordo pista, con conseguente perdita di controllo da parte del pilota di King's Lynn, finito addosso alla W12 del finlandese. Una Mercedes colpita e... affondata ma, appunto, un'altra clamorosamente ripescata in vista del "rolllercoaster" finale. Per Hamilton l'insperata opportunità di ritornare in lizza.

Alla ripresa del GP, Lewis ha dato inizio ad un'entusiasmante rimonta dall'ottava alla seconda posizione, superando più o meno implacabilmente uno dopo l'altro (e tutti al Tamburello) Stroll, Ricciardo, Sainz, Leclerc e - ad otto giri dalla bandiera a scacchi - anche lo straordinario Lando Norris che avevasuperato Leclerc al restart e poi brillantemente resistito agli attacchi del ferrarista grazie ad una McLaren velocissima sul dritto, ma soprattutto (più a monte) alla decisione del team di chiedere a Ricciardo di cedere la posizione al compagno di squadra che aveva più ritmo ed alla disponibilità dell'australiano (poi sesto al traguardo) di farsi da parte senza battere ciglio.

Il finale della seconda tappa del Mondiale è l'apoteosi di Verstappen che segue ora Hamilton nella classifica generale ad un solo punto: 44 a 43. A fare la differenza, a favore del... detentore del titolo, il punto-bonus per il giro più veloce in gara, conquistato dal campione della Mercedes nel forcing finale "a tutto DRS" con Norris. Ma, in un certo senso, anche... quello portato alla causa Mercedes dal buon Bottas l'ultima domenica di marzo a Sakhir!

Alle spalle dei duellanti per il titolo - è già un certezza - l'ottimo Norris (che migliora subito il quarto posto del debutto stagionale in Bahrain)  a quota 27 e Leclerc che sale a quota 20 e può recriminare su un podio perduto (forse addirittura il secondo posto) a causa della bandiera rossa che ha aiutato Hamilton ovviamente ma anche stesso Norris. Una prestazione comunque molto positiva quella del monegasco, macchiata solo da un "lungo" alle Acque Minerali... nel giro di ricognizione. Peccato veniale nel quale è peraltro incorso pure il vincitore Verstappen (alla Rivazza) al restart dopo l'interruzione! Nonostante il passaggio a vuoto (ma da brividi!) in Italia, Bottas è quinto nel Mondiale con 16 punti, ancora scosso dalla fortunatamente incruenta carambola contro i muretti del Tamburello ed ora "braccato"" dal duo Sainz-Ricciardo a quota 14. È quindi sempre più McLaren Vs. Ferrari per il terzo posto nel Mondiale Costruttori: attualmente 42 punti a 34, vantaggio Woking. Sette lunghezze, lo stesso divario esistente tra Mercedes e Red Bull ai primi due posti (60 a 53).

Dietro la lavagna - al netto delle oggettive insidie di un GP "very tricky" - finiscono Sergio Perez, Mick Schumacher e Nicholas Latifi. Nella giornata-no del suo compagno di squadra Russell, il canadese della Williams ha perso l'occasione di mettere a frutto il weekend decisamente sopra la media (degli ultimi quattro anni) del suo team, finendo fuori alle "solite" Acque Minerali e rientrando in pista come se non ci fossero altre Formula Uno nel raggio di chilometri, senza dare spazio e facendosi centrare e mandare a muro dal... per una volta incolpevole Mazepin! Compagno di squadra del russo, Mick Schumacher ha invece inferto un duro colpo alla propria autostima rovinando contro il muro appena oltre l'uscita dei box  il muso della sua Haas, dopo averne perso il controllo scaldando gli pneumatici durante la neutralizzazione per rimuovere la Williams di Latifi. Per finire, il flop di Perez: al via dalla prima fila, dopo aver battuto in qualifica capitan Verstappen (negandogli la prima fila e costringendolo agli straordinari con Hamilton), il messicano in gara ne ha combinate di tutti i colori - più di quelli del suo casco - tra svarioni fuori dall'asfalto e penalizzazioni per sorpassi con la Safety Car in pista, andando alla deriva fino alla dodicesima posizione finale, alle spalle delle altrettanto "spuntate" Alpine di Ocon ed Alonso. Ma questa è tutta un'altra storia...

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