FORMULA 1

Verstappen trionfa a Miami davanti alle Ferrari di Leclerc e Sainz. Perez 4. davanti a Russell e Hamilton

Il campione in carica mette a segno in Florida la sua terza affermazione stagionale davanti al suo rivale  nella corsa al titolo.

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È di Max Verstappen il primo successo nella prima edizione del GP di Miami. Il campione in carica ha approfittato del degrado degli pneumatici di Charles Leclerc per prendere il comando al nono giro ed ha poi resistito al forcing finale del ferrarista, alla ripresa dopo un intervento della Safety Car per un incidente tra Lando Norris e Pierre Gasly. Terzo posto per Sainz, superato da Verstappen al via, che difende nel finale il podio dagli attacchi di Perez. Mercedes quinta e sesta con George Russell e Lewis Hamilton. Settimo Valteri Bottas con l'Alfa Romeo.

Vittoria e sorpasso per Verstappen a Miami. Sorpasso nel numero di vittorie stagionale, intendiamoci: tre a due per l'olandese nei confronti di Leclerc che mantiene però diciannove punti di vantaggio sul campione in carica nella classifica generale (104 ad 85). Certo, il trend recente è favorevole a Max, visto che il più recente successo di Leclerc risale allo scorso 10 aprile a Melbourne.

Ci si aspettava di più dalla Scuderia? Probabilmente sì, considerando la prima fila tutta rossa. Al via però Verstappen ha fatto... Verstappen e si è subito messo in caccia di Leclerc, troppo presto in difficoltà con la mescola media, superando primo del decimo giro. I due sfidanti per il titolo hanno poi fatto gara a parte, surclassando i rispettivi compagni di squadra: game over probabilmente (a livello di ambizioni individuali) per Sainz. Max e Charles si sono strappati a vicenda il giro veloce della gara (l'ha spuntata anche in questo caso l'olandese). Gara più equilibrata nella sua parte centrale e culminante, su pneumatici hard, ma nemmeno la Safety Car finale ha realmente messo a rischio il successo di Verstappen. A fine gara, a caldo, Mattia Binotto non si è fatto pregare per riconoscere il miglior lavoro fatto dagli avversari nello sviluppo della propria monoposto, quantificandolo in un paio di decimi di secondo. Esprimendo subito dopo la speranza che i limiti imposti dal budget cap non permettano alla Red Bull di... allungare ancora in vista di Barcellona, dove sarà la Ferrari a sfoggiare le novità che Red Bull e Mercedes hanno portato sia in Emilia Romagna che in Florida.

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Dopo due giornate di prove di sole pieno, cieli grigi e rischio pioggia nei minuti che precedono il via. Vettel e Stroll con le Aston Martin entrambe al via dai box invece che dallo schieramento di partenza per un errore nel calcolo del carburante...! Al semaforo Leclerc scatta al comando mentre Verstappen sorprende Sainz, lo affianca alla curva uno e lo supera. Quarto Perez, poi Bottas, Gasly, Alonso (quattro posizioni guadagnate nel primo giro!) e Hamilton che al terzo giro salta con il DRS lo spagnolo di Alpine, autore di un dritto. I due si erano toccati alla prima staccata dopo il via, piuttosto laborioso per il sette volte iridato. Il suo compagno di squadra Russell intanto è solo quindicesimo. Al giro sei Hamilton salta anche Gasly ed è sesto. Momento difficile per Alpha Tauri: Mick Schumacher supera Tsunoda ed entra nella top ten. Si ritira al settimo giro Zhou con l’Alfa Romeo. Primi segni di degrado sull’anteriore destra di Leclerc. Verstappen lo supera alla staccata della curva uno (giro 9) e prende la testa della corsa.

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Al quindicesimo dei 57 giri previsti Verstappen precede le Ferrari di Leclerc (stacato di tre secondi) e Sainz, il proprio compagno di squadra Perez, Bottas, Hamilton, Gasly e Alonso che ha un pit stop problematico al sedicesimo giro (posteriore destra). Gasly si ferma il giro dopo. Pit stop per Norris (giro 19). Improvvisa perdita di potenza al ventesimo giro per Perez che però riprende subito il suo ritmo. Pit stop per Hamilton (giro 23). Separati da quasi cinque secondi, Verstappen e Leclerc si strappano a vicenda il giro veloce della gara ma il ferrarista sottolinea via radio la sua difficoltà nel tenere la numero 16 in pista e si ferma al cambio gomme (hard, giro 25). Charles rientra quarto davanti a Bottas. Il leader Verstappen al pit stop due passaggi dopo Leclerc (hard, giro 27). Poi tocca a Sainz e Perez (hard, giro 28). Qualche problema con l’anteriore destra per lo spagnolo.

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A metà gara e pit stop completati, Verstappen guida su Leclerc, Sainz, Perez, Russell (nessuna sosta), Bottas, Hamilton e Ricciardo (nessuna sosta). Oltre sette secondi di vantaggio per Verstappen su Leclerc al giro 33: l’olandese è in pieno forcing ed allunga sul monegasco che però tiene botta ed ha a sua volta tredici secondi su Sainz. Lo spagnolo, si scoprirà a fine GP, accusa dolore al collo dopo la botta del venerdì contro il muretto di cemento all'ingresso della esse "mickey mouse". Max e Charles continuano ad alternarsi nel mettere a segno il giro più veloce. Russell sempre quinto, attende una safety car per il suo pit stop… Alle sue spalle arrivano Bottas… ed Hamilton. Verstappen e Leclerc sempre più marziani: il ferrarista ha diciassette secondi vantaggio su Sainz, l’olandese trentuno "imbarazzanti" secondi su Perez.

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Al 42esimo giro incidente per Norris: si tocca con Gasly che rientra in traiettoria lentamente dopo un lungo e perde lo pneumatico posteriore destro. Virtual safety car inizialmente, poi “full” safety car. Pit stop di Russell e di Perez (seconda sosta) che monta un gialla senza perdere il quarto posto (alle sue spalle Bottas, Hamilton e lo stesso Russell). Cinque secondi di penalità ad Alonso per un precedente contatto con Gasly. Si riparte a tutto gas al giro 47, dieci alla bandiera a scacchi. Perez con gomme fresche va subito all’atacco di Sainz. Leclerc mette nel mirino Verstappen. DRS attivato. Bottas sbaglia e le due Mercedes lo passano. Russell supera Hamilton! Leclerc prova l’attacco su Verstappen. Perez attacca Sainz ma va lungo e Carlos si riprende la posizione. Incidente tra Mick Schumacher e Sebastian Vettel a tre giri dalla fine. ll figlio di Kaiser Schumi sperona l'Aston Martin del connazionale e chiude malamente una delle sue migliori performances, con un piazzamento nella top ten (ed i primi punti iridati), gettato alle ortiche ormai in vista del traguardo.

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Respinto il forcing di Leclerc, Verstappen vince il suo terzo GP stagionale (il secondo consecutivo dopo Imola) e si porta a “soli” diciannove punti dal monegasco. Sainz difende il terzo gradino del podio dagli ultimi assalti di Perez ma soprattutto rivede la bandiera a scacchi dopo i due ritiri di Melbourne e Imola. Russell precede al traguardo Hamilton (un po' di confusione nella gestione dei due dal pinte di comando Mercedes nel finale). Bottas chiude settimo con parecchio rimpianto... Nella top ten che assegna punti iridati anche Esteban Ocon (scattato dal fondo con la sua Alpine dopo aver saltato le qualifiche per l'incidente nelle FP3 e quindi rapidissimo nel finale con le supersoft inutilizzate al sabato!) , il regolare Alexander Albon che rimane lontano dai guai per tutto il GP e regala due preziosi punti alla Williams "americana" e Lance Stroll che ne porta uno alla asfittica causa Aston Martin, scuderia partita con ben altre ambizioni ed ora in lotta proprio con la Williams sul fondo della classifica Costruttori. Il contatto con Gasly costa caro (cinque secondi di penalità) a Fernando Alonso che - scattato con la fionda al via (quattro posizioni guadagnate nel primo giro) e nono al traguardo alle spalle del compagno di squadra Ocon, - esce dalla zona punti, chiudendo undicesimo.

Nella classifica generale piloti, il distacco che separa Leclerc e Verstappen (diciannove punti) è lo stesso che separa il campione in carica dal suo compagno di squadra Perez (85 a 66). George Russell precede di sei lunghezze Sainz (59 a 53), con Hamilton sesto a quota 36, seguito da Norris che non marca punti a Miami (causa incidente con Gasly) e rimane a 35, braccato da Bottas (30), il quale vede a sua volta sfumare un fino a quel punto meritato quinto posto (lo stesso conquistato in qualifica) a pochi giri dal traguardo.

Nel Mondiale Costruttori il parziale di Miami (38 punti a 33) a favore della Red Bull riduce il vantaggio della Ferrari a sei lunghezze: 157 punti a 151. Mercedes è terza ma ancora al di sotto della tripla cifra: 95 punti. 

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