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FORMULA 1

Verstappen ci crede: "Il numero 1 è molto meglio... del 33! Non vedo l'ora di tornare in pista"

Il campione olandese ed il suo compagno messicano porteranno al debutto la nuova monoposto nei test di fine mese a Barcellona.

di Stefano Gatti
10 Feb 2022 - 16:11
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Red Bull gioca d'anticipo e presenta con una settimana abbondante di anticipo su Ferrari e Mercedes la RB18 (o meglio la sua versione "presentazione") con la quale Max Verstappen andrà alla caccia della conferma del titolo. Il campione in carica è apparso pronto e già motivato a scendere in pista nei test di fine mese a Barcellona, soprattutto orgoglioso del numero uno sul musetto. Al suo fianco vi sarà ancora Sergio Perez. Per entrambi i piloti il focus è quello dello sviluppo di una monoposto nata da un regolamento tecnico nuovo. 

Come già avvenuto nei giorni scorsi (ed all'altra capo... della grigli) per la Haas VF-21, anche in questo caso lo "svelamento" è stato piuttosto fittizio e largamente limitato alla presentazione di una livrea aggiornata ed a... favore di sponsor, in particolare con una maggior presenza di Oracle che diventa title sponsor del team vicecampione del Mondo Costruttori. La nuova denominazione ufficiale del team infatti è Oracle Red Bull Racing.  Scomparso invece il logo Honda, sostituito però - sulla parte bassa del cofano motore - da quello HRC (Honda Racig Corporation), sotto il cui "ombrello" sono raggruppate tutte le attività sportive sulle quattro ruote della Casa nipponica. Red Bull infatti continuerà fino al 2024 ad utilizzare la power unit Honda, gestita e sviluppata da Red Bull Powertrains che, oltre ad aver sottratto ai diretti rivali della Mercedes un ingegnere motoristico di alto livello come Ben Hodgkinson, si avvale della collaborazione di personale Honda, secondo un disimpegno graduale e "soft" pianificato sin dall'annuncio del ritiro dalla Formula Uno, avvenuto alla fine dell'estate del 2020.

È stato lo stesso Christian Horner a lasciare intendere senza tanti giri di parole che la monoposto mostrata al mondo è poco più di una "showcar", comunque di uno stadio decisamente iniziale del progetto. La vera RB18 si vedrà solo ai test di Barcellona, da mercoledì 23 a venerdì 25 febbraio. In fondo non poteva essere diversamente, visto che Ferrari e Mercedes scenderanno in campo solo giovedì e venerdì della prossima settimana e non aveva praticamente senso scoprire le proprie carte con così largo anticipo sulla concorrenza. In fondo è quello che avviene ogni anno ed a maggior ragione quest'anno, all'alba di una nuova era della Formula Uno.

Sembra insomma che la novità più grande sia per ora quel numero uno rosso sulla parte alta del muso della RB18, un particolare del quale Verstappen va giustamente orgoglioso, soddisfatto di poterlo sfoggiare dopo aver abbandonato il suo tradizionale "trentatré". Ecco intanto un riassunto del Max-pensiero:

"In fondo non è cambiato molto rispetto a qualche settimana fa. Io non vedo l'ora di tornare al volante, anche se devo ammettere che è stato bello fare un po' di vacanza. È servito a ricaricarmi. Però quest'anno affrontiamo un salto nel buio. Non è cambiato nulla dal punto di vista della preparazione fisica ma, con un nuovo regolamento tecnico, la curiosità è tutta per il comportamento della monoposto in pista. Ed è una cosa che mi incuriosisce molto.  Le ruote ora sono molto più grandi, limitano un po' la visibilità e quindi bisognerà prendere di nuovo... le misure, soprattutto nelle curve più strette. Ma ci si adatta alla svelta. I test precampionato servono anche a questo. Personalmente però io adoro le curve ad altissima velocità, perché è solo lì che una monoposto di Formula Uno rivela tutto il suo potenziale e ti permette di fare la differenza. Per il nuovo anno, mi incuriosisce la novità di Miami. E poi spero che a Zanvdoort il tifo per me sia... pazzesco almeno quanto lo è stato l'anno scorso!"

Da parte sua, Sergio Perez prova ad immaginare una stagione più brillante rispetto ad un 2021 che lo ha visto... fortunoso vincitore solo a Baku. Sognare è più che lecito... a febbraio. Al messicano Red Bull chiede un maggiore apporto di punti per poter andare a caccia del titolo Costruttori ma più ancora di continuare ad essere un uomo-squadra, ruolo che "Checo" ha dimostrato di valere. Basti pensare alla marcatura strettissima su Lewis Hamilton nella resa dei conti del 12 dicembre scorso ad Abu Dhabi.

"Il 2021 è stato un anno molto intenso, mi sono dovuto adattare in tempo-zero alla mentalità ed al modo di lavorare di una squadra vincente, nella quale bisogna dare tutto subito e per l'intera stagione, fino all'ultimo giro! Con il nuovo regolamento le incognite sono tante e non vedo l'ora di iniziare a lavorare di concerto con gli ingegneri in pista. Il comportamento delle nuove monoposto dovrebbe permettere di seguire più da vicino la macchina che ti precede e quindi di dare vita a duelli più ravvicinati, che sono poi quelli che preferiamo noi piloti e che il pubblico vuole vedere".

Fatti gli onori di casa ed accolto come si deve il nuovo Title Sponsor Oracle, Christian Horner non si dilunga più di tanto davanti ai microfoni e - dopo precisazione sulla relativa "parentela" tra la showcar vista online e quella che prenderà parte ai primi test - ribadisce la scontata "mission" iridata e chiude con quello che, da qui al giorno della verità di Barcelona, sembra proprio essere l'incubo di managers ed ingegneri di tutte le squadre e a maggior ragione di quelle che - come la Red Bull stessa - detengono attualmente... il potere.

"Puntiamo a ripartire dai successi dello scorso anno. L'obiettivo è la riconquista del titolo. Ma c'è un grosso punto di domanda: non è che ci siamo magari persi qualcosa e qualcun altro invece ha trovato il segreto vincente tra le pieghe del nuovo regolamento?"

Chi avrà fatto bene i compiti delle vacanze, insomma? La risposta con ogni probabilità già alla conclusione della prima giornata di test di mercoledì 23 febbraio o al più tardi al termine della sessione catalana. Per correre ai ripari ci sarà poi - forse - solo la tre giorni di Sakhir di metà marzo, la settimana prima del GP del Bahrein.

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