Il Mondiale ripartirà con i due appuntamenti consecutivi di Zandvoort e Monza
di Stefano Gatti© Getty Images
La pausa estiva è appena iniziata ma il pensiero di piloti e squadre è già al ritorno in pista alla fine del mese. Il coprifuoco agostano è tutto sommato di breve durata e il ritorno di fiamma cova già sotto la cenere. Per la Ferrari in particolare la doubleheader Zandvoort -Monza si preannuncia particolarmente calda: in casa di Max Verstappen (domenica 31 agosto) e poi nel Gran Premio di casa che vale un'intera stagione (domenica 7 settembre) la Scuderia di Maranello deve "attaccare" senza incertezze il girone di ritorno del Mondiale, al di là della presa d'atto che la caccia ai titoli iridati è ormai compromessa (non solo per la Rossa ovviamente).
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Monza come anticipato è una missione che - soprattutto dentro una stagione fin qui deludente - non si può fallire: la "piazza" lo chiede a gran voce. L'obiettivo deve quindi essere il bis del clamoroso e tiratissimo successo del 2024 con Charles Leclerc, che all'Autodromo Nazionale aveva vinto anche nel 2019, alla sua prima stagione al volante della Rossa, per quello che era stata la sua seconda vittoria nel Mondiale, sette giorni dopo la prima a Spa-Francorchamps. Da ricordare le circostanze di Monza 2024, con l'attacco di Oscar Piastri al proprio compagno di squadra Lando Norris (che era scattato dalla pole position), il sorpasso alla Variante della Roggia e la prontezza di Leclerc nell'approfittare della situazione per prendere la seconda posizione e poi andare a vincere il GP effettuando una sola sosta (contro le le due delle McLaren), per poi resistere nel finale alla rimonta di Piastri.
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Sette giorni prima della tappa italiana del Mondiale (la seconda in stagione dopo Imola, che nel 2026 non fa parte del calendario già pubblicato dalla FIA) viene il Gran Premio d'Olanda a Zandvoort. Un esame di olandese che la Ferrari in epoca contemporanea non ha mai vinto: tre successi di fila nel delirio orange per Verstappen dal 2021 al 2023, tonalità papaya dodici mesi fa invece con la vittoria di Lando Norris e della McLaren. Il focus ferrarista per il GP che si corre a cinquecento metri dalla costa del Mare del Nord - se non è l'ultima spiaggia, poco ci manca - è puntato ovviamente su Lewis Hamilton.
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La pausa estiva serve al sette volte iridato e al management tecnico-sportivo di Maranello per mettere a punto la riscossa tardo-estiva e autunnale. Certo, la Formula Uno è una scienza esatta e non possiamo aspettarci un cambio di passo immediato, ma non è accettabile rimandare al 2026 la riscossa stessa: i dodici GP ancora da disputare tra Zandvoort e Abu Dhabi saranno comunque decisivi per le prospettive e le sorti di un binomio che ha fin qui tradito le aspettative.
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Da registrare c'è anche - per concludere - la qualità della comunicazione. Non ci riferiamo a quella tra piloti e media, ma a quella via radio (e non solo) tra piloti e squadra, a partire da quella nelle fasi calde del Gran Premio. Nervosismo e tensione suggeriscono la necessità - magari proprio in queste settimane - di un "fine tuning" bidirezionale quantomai urgente.