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Svolgimento rocambolesco per la gara breve che si chiude però con il risultato più... scontato
di Stefano Gatti© Getty Images
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Rinviata di trentacinque minuti a causa della pioggia (costata carissima a Charles Leclerc, ko nel giro di installazione e assente al via), la gara Sprint di Miami si è chiusa con la vittoria di Lando Norris e la doppietta McLaren completata da Oscar Piastri. Il pilota australiano (leader del Mondiale) aveva preso la testa alla prima staccata dopo il semaforo infilando il poleman Andrea Kimi Antonelli: manovra aggressiva ma giudicata legittima da parte del Collegio dei Commissari di Gara. A movimentare la gara a due terzi della distanza (giro dodici di diciotto) il passaggio di buona parte dei concorrenti alle gomme slick. Più reattiva di tutte nel richiamare ai box Lewis Hamilton per il passaggio alle slick, la Ferrari chiude terza con il sette volte iridato: una piccola consolazione dopo il forfait di Leclerc. In questa fase Antonelli si tocca con la Red Bull di Max Verstappen che stava lasciando la sua piazzola dopo il suo pit stop. Penalità di dieci secondi per il quattro volte campione del mondo olandese (unsafe release) e Antonelli costretto a effettuare un intero giro prima di poter a sua volta cambiare gomme e solo decimo alla fine. A congelare le posizioni l'incidente tra Fernando Alonso e Liam Lawson che ha provocato l'ingresso in pista della Safety Car per tutti gli ultimi tre giri di gara. Nella top five George Russell (quarto con la Mercedes) e Lance Stroll quinto. Le penalità inflitte ad Alexander Albon, Liam Lawson e Oliver Bearman permettono ad Antonelli (decimo al traguardo) di salire in settima posizione. Davanti ad AKA la Red Bull di Yuki Tsunoda, alle sue spalle (ultimo pilota in zona punti) Pierre Gasly con la Alpine. Verstappen chiude nelle retrovie (diciassettesimo) a causa dei dieci secondi di penalità per unsafe release.