CASO HORNER

Hornergate, Red Bull sospende l'accusatrice: "Ora basta intrusioni nella mia famiglia"

Il provvedimento sarebbe direttamente legato all'esito dell'indagine interna che ha scagionato il team principal, che in conferenza dice: "Verstappen resta"

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Hornergate, Red Bull sospende l'accusatrice: "Ora basta intrusioni nella mia famiglia" - foto 1
© Getty Images

Il caso Horner e le sue conseguenze continuano a tenere banco. Red Bull Racing non conferma ma - stando ad anticipazioni dei media inglesi - il team campione del mondo avrebbe sospeso a tempo indeterminato la propria dipendente che - con le accuse di comportamento inappropriato - ha dato il via al cosiddetto Hornergate. Il provvedimento di sospensione sarebbe legato all’indagine interna condotta da Red Bull GmbH nei confronti del cinquantenne Team Principal e CEO del team di Formula 1, che l'indagine stessa ha scagionato. Christian Horner è regolarmente al suo posto sul ponte di comando questo fine settimana a Jeddah per il Gran Premio dell'Arabia Saudita, seconda tappa del Mondiale. 

HORNER: "ORA BASTA INTRUSIONI NELLA MIA FAMIGLIA, VERSTAPPEN RESTA"

Chris Horner ha provato a mettere la parola fine alla vicenda nella tradizionale conferenza stampa dei team principal: "Sono sposato, ho tre figli e ho una moglie che mi sostiene molto. Adesso basta intrusioni nella mia famiglia. Ovviamente si è parlato molto sui media di questo argomento, c’è stata una denuncia, è stata fatta un’indagine in modo molto professionale e la denuncia è stata respinta. Da qui andiamo avanti. Capisco che la questione abbia suscitato grande interesse, per diversi motivi, ma penso che ora sia il momento di guardare avanti e tracciare una linea. Siamo qui per gareggiare, siamo qui come team di Formula 1 ed è tempo di concentrarci su quello che succede in pista, sulle prestazioni delle macchine e dei piloti, che è quello su cui si dovrebbero puntare i riflettori durante un weekend di gara. Alcuni hanno cercato di trarre beneficio da questa situazione e forse questo non è il lato bello del nostro sport. Però non è un problema della Fia, non è un problema della Formula 1. È una questione aziendale. Una campagna contro di me? Abbiamo avuto un successo straordinario ed è su questo che ci concentriamo per il futuro. È davvero giunto il momento di andare avanti. Ci aspetta una stagione impegnativa e competitiva davanti a noi".

Poi ha voluto mettere a tacere anche le voci di un addio di Max Verstappen e di tensioni con papà Jos: "Sono sicuro che resterà fino alla fine del contratto. Ha un grande team attorno a lui, ha grande fiducia in questo team e insieme abbiamo già ottenuto tanto. Si è impegnato con noi fino al 2028 e siamo determinati a portare avanti i successi che abbiamo già avuto: Le parole di suo padre? Sono chiaramente a conoscenza di quello che è stato detto, ci siamo visti dopo il Gran Premio in Bahrain e mi sono congratulato con lui per la prestazione del figlio. Abbiamo deciso che è nell’interesse di tutti concentrarci sul futuro, sul difendere questi titoli per i quali abbiamo lottato duramente. Abbiamo tutto l’interesse a fare del nostro meglio per Max e speriamo di poter continuare a fornirgli una macchina molto competitiva".

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