È del sette volte iridato il miglior tempo nella sessione di prove libere che apre il weekend di San Paolo e precede le qualifiche per la Sprint Race.
di Stefano Gatti
Lewis Hamilton svetta in cima alla classifica del primo turno di prove libere del quartultimo atto del Mondiale precedendo di 367 millesimi la Red Bull di Max Verstappen e di 442 quella di Sergio Perez. Comunque vada la Sprint Qualifying di sabato però Lewis perderà cinque posizioni sulla griglia di partenza del GP del Brasile a causa della sostituzione del motore endotermico. Quarto tempo per Valtteri Bottas con l'altra Freccia Nera. Pierre Gasly (quinto) precede le Ferrari di Carlos Sainz e Charles Leclerc.
Mentre le Rosse ripartono da dove erano rimaste lo scorso fine settimana in Messico (dietro all'Alpha Tauri di Gasly), Lewis Hamilton prova ad invertire la tendenza recente e si mette al comando delle operazioni brasiliane mettendo a segno la miglior performance del primo turno di prove libere del venerdì. Primo ed ultimo perché sarà subito tempo di qualifiche: quelle in vista del terzo "episodio" stagionale del format Sprint Qualifying Race (dopo quelli di Silverstone e Monza), in programma sabato pomeriggio. In palio ci saranno preziosissimi punti iridati per i primi tre della classifica. Senza dimenticare che poi - al suo risultato nel mini-GP, Lewis dovrà aggiungere la retrocessione di cinque posizioni per la sostituzione del motore endotermico sulla W12 numero 44, ufficializzata ad inizio prove libere.
Intanto il Re Nero inizia il weekend di San Paolo con il piede giusto e soprattutto tre decimi abbondanti di vantaggio su Verstappen e 442 su Perez. Il leader del Mondiale - il più veloce per buona parte del turno - conserva però ottime chances in vista della Sprint Qualifyng e del GP del Brasile, del quale ha vinto due anni fa l'edizione più recente.
La lista dei candidati alla vittoria nella diciannovesima tappa del calendario prosegue (e si chiude?) con Valtteri Bottas, quarto a 517 millesimi dal proprio capitano. Non sembrano essere solo i ricordi felici di ventiquattro mesi fa (secondo al traguardo con la Toro Rosso) a spingere ancora una volta Pierre Gasly alle porte del paradiso. Come lo scorso fine settimana a Mexico City, il francese si mette dietro le Ferrari, limitando ad 830 millesimi un ritardo dal vertice che invece - per le Rosse - supera il secondo pieno: di 74 millesimi per Sainz, di 92 per Leclerc. Ancora una volta grande equilibrio tra il madrileno ed il monegasco, vicinissimi tra di loro ma abbondantemente davanti ai diretti rivali della McLaren: quindicesimo Lando Norris, diciannovesimo Daniel Ricciardo.
C'è da attendersi un riscatto da parte dei due piloti del team "papaya". A mischiare le carte per le posizioni alle spalle di Mercedes e Red Bull sembrano esserci poi gli "alpinisti" Esteban Ocon e Fernando Alonso che hanno staccato l'ottavo ed il nono tempo di una top ten completata da Lance Stroll con la migliore delle Aston Martin. Sebastian Vettel è invece dodicesimo con l'altra "verdona", alle spalle di Yuki Tsunoda (Alpha Tauri) e davanti al duo Alfa Romeo Sauber: tredicesima prestazione per Kimi Raikkonen (che su questo asfalto ha vinto quattordici anni fa l'ultimo titolo piloti della Ferrari) e quattordicesima per Antonio Giovinazzi, ormai separato in casa nel team elvetico che gli ha comunicato la decisione di fare a meno di lui per il 2022.
Nota finale di merito per Mick Schumacher che conferma i progressi recenti e chiude il turno in sedicesima posizione, mettendosi dietro le Williams di Latifi e Russell, la McLaren del già citato Ricciardo e la Haas gemella di Mazepin, da parte sua sempre inchiodato al ruolo di fanalino di coda.