Carlos Sainz, a Madrid per un evento organizzato dallo sponsor, non ha dubbi per quello che sarà il suo futuro con la Ferrari. "Oggi con la SF21 sono veloce e a mio agio, ma commetto ancora errori per una mancanza di conoscenza completa della vettura.Ci vuole del tempo per tirare fuori il massimo e alcune volte ne paghi le conseguenze durante i GP. Ma il meglio deve ancora venire", ha detto.
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"Io come Barrichello? No chiaramente, voglio essere campione del mondo un giorno. Il tempo mi dirà se sarò capace. Con Charles siamo molto alla pari, otteniamo millesimi in una curva e nell'altra, non ci sono differenze di telemetria, e tutto ciò mi dà fiducia. Adesso lui ha però più confidenza in gara, nei sorpassi e nelle uscite, conduce bene la macchina nel traffico e anche quando c'è aria sporca. Non sono ancora il Carlos aggressivo di sempre, quello che si butta in ogni buco al limite, ma lo diventerò. Non sono analitico e calcolatore", ha aggiunto.
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Nessun rimpianto, invece, per l`addio alla McLaren a fine 2020: "A Monza hanno vinto una gara e tutti mi hanno scritto `Accidenti, se fossi rimasto avresti potuto vincere`. Io dico no, sto vivendo l'anno più bello della mia vita in Ferrari, non lo cambierei per nessuna cosa. Non sta andando affatto male, ma non ho avuto i weekend perfetti che ho fatto alla McLaren. Vedremo nelle prossime stagioni se avrò sbagliato scelta o no".
Monaco il GP più bello dell`anno: "Mi sono goduto il podio, ma ero ancora furioso per il 4° tempo nelle qualifiche del sabato". Otto gare al termine: "Ci sono circuiti che mi piacciono come Austin e Città del Messico. L'obiettivo sarà correre sempre più a mio agio nella SF21, preparandola al meglio. Vorrei poter essere competitivo per il podio come ci è successo a Monaco e Silverstone. Neanche in Ungheria ci aspettavamo il mio 3° posto. Anche se, onestamente, gli sforzi li stiamo quasi tutti facendo sulla Ferrari del 2022". Sulla nuova auto "Ci lavoriamo da gennaio, noi il 90% delle volte al simulatore. A Maranello tutti ci riuniamo per parlarne e continuare a progettarla, vogliamo lottare con gli altri l`anno prossimo".
La vita a Maranello, infine, è speciale per tanti motivi: "In Ferrari hanno una F1 a tre posti, ci ho potuto portare i miei genitori come non mi era mai capitato prima. Provare Ferrari degli Anni 70, girare a bordo di una SF90 da 1.000 Cv con amici o mio papa' (il due volte iridato rally Carlos Sainz senior, ndr). È tutto speciale".
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