FORMULA 1

Russell: "Il titolo lo vincerà chi crescerà di più nell’arco della stagione, non chi vincerà il primo GP"

Anche il nuovo pilota della Mercedes "teme" che il nuovo regolamento possa stravolgere gli attuali equilibri del Mondiale.

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Mentre sul versante Lewis Hamilton tutto tace (il sette volte iridato compie oggi trentasette anni ma non risponde agli inviti alla... riconciliazione del neopresidente FIA Bin Sulayem), il suo nuovo compagno di squadra George Russell morde il freno e - in un'intervista ad Autosport - fa il punto sulla sua crescita come pilota e dice la sua anche sul "gettonatissimo" tema legato al... rischio che un outsider trovi prima di tutti gli altri - tra le pieghe del nuovo regolamento - una "scorciatoia" per la competitività. 

Lo spauracchio BrawnGP 2009 ("To Do a Brawn" sembra essere un... hashtag di tendenza nelle chat del mondo della Formula Uno) popola che i peggiori incubi dei top team del Mondiale. E magari quelli dello stesso Russell, visto che George ha appena lasciato un team di terza schiera (la Williams) per entrare a far parte della Mercedes...! Il 23enne pilota di King's Lynn (ne compirà ventiquattro tra poco più di un mese) non è però tipo da farsi attanagliare dai dubbi, forgiato com'è - lo afferma lui stesso nelle prossime righe - da un apprendistato a tratti molto duro e motivato da una sfida sotto tutti i punti di vista accattivante: per il confronto interno con Hamilton (clamorose decisioni del Re Nero a parte), per la sua prima chance di lottare per il titolo ed infine - forse soprattutto - per una sfida tecnica... sulla media e sulla lunga distanza.

GR: "Non vedo l'ora di capire il comportamento delle nuove auto e di essere parte integrante con gli ingegneri ed al simulatore - del lavoro di sviluppo di una macchina che evolverà moltissimo nel corso della stagione. Sono certo che il titolo non lo vincerà chi sarà il più veloce alla prima gara ma chi migliorerà più velocemente nel corso del campionato. Sono anche sicuro che qualche squadra se ne uscirà con soluzioni... interessanti e potrebbe esserci qualche sorpresa al vertice nei primi test o nei primi gran premi. La questione è chi sviluppa più rapidamente della concorrenza e fin da subito nella giusta direzione, mettendo le basi per gli anni a venire. Questo è un aspetto al quale sono molto interessato: la prospettiva tecnica, intendo". 

Una maratona insomma, più che una gara sui cento metri. Una prova sulla lunga distanza per prepararsi alla quale Russell ha seguito una durissima... tabella di marcia, lunga anni, non mesi. Ennesima occasione - per il neo-pilota "stellato" - di riaffermare la propria riconoscenza per una squadra che lo ha cresciuto nelle ultime tre stagioni, oltretutto quelle della scomparsa di sir Frank Williams (nel 2021) e del passaggio di mano dalla famiglia del fondatore alla nuova proprietà statunitense.

GR: "La Williams aveva limiti evidenti dal punto di vista della finestra di utilizzo degli pneumatici e dei freni, stare nella scia delle altre macchine era incredibilmente difficile e di conseguenza lo era poter attaccare o semplicemente difendere la posizione. Quando guidi una macchina più competitiva tutto va bene, ad iniziare dalla strategia, e la strada è tutta in discesa. Se poi in futuro dovessi ritrovarmi alle prese con un macchina difficile, avrò un bagaglio di esperienze e di conoscenza alle quali attingere, perché le difficoltà che ho affrontato negli anni scorsi mi torneranno utili. Credo che le lezioni che ho imparato alla Williams dal 2019 in avanti abbiano contribuito  molto alla mia formazione come pilota".

 

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