Abbandonato al suo destino Sebastian Vettel, la Ferrari nel 2021 sostituirà il quattro volte campione del mondo tedesco con Carlos Sainz Jr. che però quest'anno viene costantemente eclissato da Lando Norris, suo compagno di squadra in McLaren. Certo, il "predestinato" di Maranello ad aprire una nuova (e futuribile) epopea rossa è Charles Leclerc, però... Non c'è niente da fare: quando le cose vanno male, vanno male fino in fondo.
Al netto dei piazzamenti della McLaren con Renault power (unit), che sono ottimi e talmente abbondanti da farne saldamente la terza forza del Mondiale (106 punti contro i 92 di Racing Point), Carlos Sainz Jr. e Lando Norris possono vantare un podio a testa: più "alto" quello dello spagnolo (secondo nel recente GP d'Italia), forse più "pesante" quello del britannico nel Gp d'Austria che ha aperto il Mondiale. Verrebbe da dire (a titolo di provocazione s'intende!) che la Ferrari ha pescato dal team orange il cavallino... sbagliato. Non tanto perchè Sainz è arrivato secondo a Monza alle spalle del pur bravissimo Gasly e davanti a Stroll (con più rimpianti per la vittoria sfumata che gioia per l'exploit di giornata) mentre Lando ha chiuso terzo alle spalle di Bottas (quindi Mercedes) e Leclerc (quindi Ferrari, almeno per il prestigio del marchio...). Quanto perchè il giovanissimo pilota di Bristol (compirà 21 anni tra due mesi, classe 1999 come Mick Schumacher...) occupa dopo il Mugello la quarta piazza della classifica generale piloti: in altre parole, il massimo traguardo possibile quest'anno (e non solo) se non guidi una Red Bull e considerando che una Red Bull Lando ce l'ha alle spalle: quella di Alexander Albon, 65 punti contro 63 del pilota thai-britannico (che in Toscana si è finalmente ricordato di guidarne una...). Lando ha chiuso otto nove GP su nove in zona punti e non si è mai ritirato.
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