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La F1 in mattoncini LEGO raccontata da chi la crea: "Una sfida da sogno"

Daniel Velardez Segura ed Erik Ravn ci portano dietro le quinte del progetto LEGO Speed Champions legato al circus dei motori: "Tanto aiuto dai team, abbiamo reinventato anche pezzi già esistenti. Quasi come realizzare veicoli reali"

di Alberto Gasparri
08 Set 2025 - 09:50
 © Ufficio Stampa LEGO

© Ufficio Stampa LEGO

La Formula 1 arriva dal clamoroso successo di pubblico del GP di Monza, con ben 369mila spettatori che hanno gremito l'Autodromo Nazionale nello scorso weekend. Decine di migliaia di appassionati che hanno goduto per le emozioni in pista, tifato dalle tribune, ma anche vissuto tre giorni di festa e divertimento, dentro e fuori l'enorme parco brianzolo. Perché, tra le tante opportunità, c'è stato modo di divertirsi anche alla Fan Zone, dove in moltissimi hanno approfittato per sognare con le monoposto in miniatura realizzate da LEGO. Senza contare che all'Arengario di Monza è stata messa in bella mostra la Ferrari di mattoncini quasi in scala 1:1 utilizzata per il giro di pista dei piloti a Miami.

Il connubio tra il circus dei motori e LEGO negli ultimi anni è diventato sempre più stretto e noi abbiamo approfittato del round italiano del campionato per capire come nasce e cosa c'è dietro a uno di questi gioiellini a quattro ruote da montare, che fanno sognare i più piccoli, ma ipnotizzano anche gli adulti. Ce lo hanno spiegato lo spagnolo Daniel Velardez Segura, Model Designer LEGO Speed Champions, e il danese Erik Ravn, Creative Lead LEGO Speed Champions.

Com'è nato il progetto LEGO Speed Champions dedicato alla Formula 1?
Daniel Velardez Segura: "Da appassionato di Formula 1 fin da bambino, lavorare a questo progetto è stato un sogno che si realizza. Quando ci è stato chiesto di progettare tutte e 10 le monoposto di F1 contemporaneamente, il team si è subito riunito per creare qualcosa di diverso rispetto a precedenti uscite, come le Aston Martin e la McLaren. È stato emozionante… ma anche sfidante! Ci siamo posti subito delle domande fondamentali: come riusciremo a gestire tutto? Come fare in modo che ogni auto sia unica e riconoscibile, rispettando i vincoli dei mattoncini LEGO? Per garantire una coerenza tra i modelli, abbiamo deciso di riutilizzare alcune tecniche comuni per telaio e posizionamento delle ruote. Da lì in avanti, però, ci siamo concentrati a fondo sui dettagli: forme specifiche di ogni scuderia, posizionamento degli sponsor e quegli elementi visivi che rendono riconoscibile ogni vettura. Una delle sfide maggiori è stata proprio l’integrazione dei loghi degli sponsor, cercando di restare fedeli al look originale ma usando solo elementi LEGO. È stato un processo lungo e fatto di prove, ma ci ha dato anche la possibilità di differenziare ogni modello in modo significativo. Un’altra parte entusiasmante è stata l’analisi del materiale di riferimento: foto, video, modellini e persino immagini dai test reali. Vedere come ogni designer del mondo reale abbia affrontato la stessa sfida con approcci diversi è stato affascinante, e abbiamo cercato di portare tutto questo nei nostri modelli. Il livello di precisione richiesto era altissimo, soprattutto considerando il numero limitato di pezzi con cui lavoriamo. È iniziata come una grande sfida, ma si è trasformata presto in un viaggio creativo che ci ha spinto a superare i nostri limiti"

Erik Ravn: "Non posso che confermare le parole di Dan: anche per me, fan della Formula 1 sin da piccolo, lavorare sulle 10 monoposto contemporaneamente è stato un sogno… ma dieci volte più difficile! Ogni vettura doveva essere distinta, unica, e in LEGO Speed Champions cerchiamo sempre di fare quel passo in più per assicurarci che i nostri modelli siano il meglio in termini di proporzioni, forme e design”.

Da dove parte il lavoro su un set LEGO Speed Champions di Formula 1?
DVS: "Ottenere i giusti materiali di riferimento è stato fondamentale, e fortunatamente i nostri partner ci hanno fornito moltissimo materiale. Una volta definite le proporzioni e le misure per il primo modello di base, abbiamo iniziato a lavorare sulle forme. Appena le monoposto reali sono scese in pista per i primi test, ci siamo messi subito ad analizzare le foto, appenderle su una grande bacheca e scavare nei dettagli. È stato allora che ci siamo resi conto di quanto ogni auto fosse realmente diversa: curve, diffusori, soluzioni per i sidepod, prese d’aria, DRS, pinne… tutto cambiava da un team all’altro. Per esempio, sull’Aston Martin AMR24, ho utilizzato un elemento a spada laser per ricreare una delle pinne – un dettaglio molto esclusivo! Anche gli altri designer del team hanno trovato soluzioni brillanti: come impiegare un pezzo pensato originariamente come cucchiaio per realizzare uno specchietto laterale. Ecco il vero potere dei mattoncini LEGO: reinventare ciò che è possibile fare con gli elementi a disposizione."

ER: "È stato un processo lungo e complesso, anche perché i set sono destinati a un pubblico 10+, quindi dovevano essere anche facili da costruire. Trovare l’equilibrio tra realismo, dettaglio e costruibilità è stata una vera sfida".

Quante persone sono coinvolte in un progetto come questo?
DVS: "Un progetto di questa portata coinvolge tantissime figure, dal top management ai designer. Nel nostro team principale abbiamo lavorato con quattro model designer e tre graphic designer, oltre al supporto degli element designer e del team che si occupa delle istruzioni".

ER: "In più abbiamo collaborato a stretto contatto anche con il nostro Time Planner, i reparti Deco, il team di Packaging design, la Produzione per garantire la realizzazione dei pezzi, e naturalmente il team Marketing per la campagna di lancio...".

Quanto tempo serve per passare da un foglio bianco al prodotto finito?
DVS: "In media, dalla prima idea al set Lego Speed Champions servono almeno sette-otto mesi. La fase di puro design - in cui esploriamo le idee, costruiamo prototipi e perfezioniamo il modello – ne dura circa due"

Che tipo di collaborazione offrono i produttori o i team di Formula 1?
ER: È stato incredibile collaborare direttamente con tutte e 10 le scuderie di Formula 1. Ogni settimana ci interfacciamo con i reparti marketing, licensing, design, grafica, i direttori creativi, ingegneri, responsabili branding e – in alcuni casi – persino con i direttori tecnici di alcune scuderie. Generalmente organizziamo poi incontri settimanali (a volte anche in presenza, per far approvare i modelli F1) in cui mostriamo lo stato di avanzamento del lavoro. Riceviamo il loro feedback, valutiamo insieme cosa è possibile realizzare con i mattoncini Lego e troviamo delle soluzioni alternative da presentare al meeting successivo. Tutti i team si sono dimostrati estremamente coinvolti e entusiasti".

Qual è la parte più difficile nella progettazione di un modello LEGO Speed Champions?
DVS: "Uno degli aspetti più complessi nella realizzazione di questi modelli è lo spazio… o meglio, la mancanza di spazio. I mattoncini LEGO occupano volume, e quando si lavora su questa scala ridotta, l’ottimizzazione diventa tutto. Trovare gli elementi giusti che si incastrino, abbiano l’aspetto giusto e garantiscano stabilità è una sfida continua. Dobbiamo sempre assicurarci che il modello sia giocabile, introdurre tecniche innovative per i costruttori più esperti e, allo stesso tempo, restare quanto più fedeli possibile alla vettura reale. Poi ci sono i cambiamenti in corso d’opera. Se un partner ci chiede, ad esempio, di spostare un logo da una posizione a un’altra, può sembrare banale, ma per noi può significare riprogettare completamente una sezione. Spesso, un piccolo cambiamento ha effetto su tutto il modello. La frase ‘cambi una cosa, ne rompi un’altra’ è molto vera quando si progettano i modelli LEGO Speed Champions… e, a dire il vero, è questo che ci appassiona!"

ER: "Tutti i 10 team di Formula 1 si sono detti molto soddisfatti del risultato finale. Molti di loro non avevano mai collaborato prima con il Gruppo LEGO, quindi mentre sviluppavamo i modelli, abbiamo anche fatto un lavoro di formazione: spiegare loro cosa è possibile fare con i mattoncini, trovare soluzioni alternative, introdurli al nostro sistema di elementi LEGO, alle limitazioni grafiche e al fatto che questi modelli sono progettati per un pubblico 10+".

Quanti elementi completamente nuovi vengono creati per un modello LEGO di Formula 1?
DVS: "Gli elementi nuovi dipendono molto dalla vettura specifica. Per questa collezione abbiamo introdotto un nuovo alettone posteriore, pneumatici posteriori più larghi, le cosiddette “orecchie da coniglio”, nuovi elementi per i sidepod sinistro e destro e un nuovo casco per le minifigure. La parte più affascinante è che, una volta creato un nuovo pezzo, cominciamo a scoprirne usi inaspettati in altri contesti. È questa la vera magia del sistema LEGO: un elemento pensato per un’esigenza specifica può improvvisamente diventare perfetto altro".

Quanto è diversa la progettazione di un veicolo reale rispetto a un modello in mattoncini LEGO?
DVS e ER: "Sorprendentemente, progettare un modello LEGO non è poi così diverso dal progettare un veicolo reale. Alla base di entrambi c’è lo stesso principio: qualcuno interagirà con ciò che hai creato. Se tieni a mente quella persona – che sia un bambino che gioca o un collezionista che ammira i dettagli – sei sulla strada giusta. Da lì, si tratta di aggiungere tutto il resto: comprendere le tendenze, fare schizzi, risolvere sfide progettuali e perfezionare il concept. Gli strumenti e i materiali possono essere diversi, ma l’approccio mentale è molto simile. Si tratta sempre di creare qualcosa che riesca a entrare in connessione con le persone. E siamo fortunati: nella linea LEGO Speed Champions non abbiamo crash test o test nella galleria del vento!".

Cosa vi piacerebbe progettare in futuro?
DVS: "Altre auto! Magari una concept car: spingere i limiti di ciò che è possibile fare con gli elementi LEGO immaginando un’auto che ancora non esiste. Chi lo sa? A questo punto, tutto sembra possibile."

ER: "Ci sono tantissimi veicoli che progetteremo in futuro: dalle auto da corsa a quelle dei film, alle supercar. C’è da ricordare che in LEGO Speed Champions non creiamo auto originali: tutte sono legate a proprietà intellettuali".

La F1 del futuro correrà con monoposto... di Lego

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