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GP ARABIA SAUDITA PROVE LIBERE 2

Jeddah Libere 2: Leclerc svetta prima di danneggiare una sospensione: 2. Verstappen; 3. Sainz. Mercedes in rimonta

Il leader del Mondiale ferrarista mette a segno il miglior tempo della FP2 ma la chiude anzitempo per un contatto con il muro

di Stefano Gatti
25 Mar 2022 - 22:58
 © Getty Images

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Iniziata con un quarto d'ora in anticipo per la riunione sull'attacco terroristico alla raffineria a pochi chilometri dalla Corniche di Jeddah, la seconda sessione di prove del GP dell'Arabia Saudita sfocia nel il miglior tempo finale di Charles Leclerc che fa il bis dell'exploit del primo turno ma conclude il suo lavoro in anticipo, dopo aver  danneggiato la sospensione anteriore sinistra contro un muretto a bordo pista. Max Verstappen firma la seconda performance a 140 millesimi da Leclerc, Sainz è terzo a 246 millesimi davanti a Perez (+0.286). Cresce la Mercedes: quinto tempo per Hamilton (+0.439), sesto Russell (+0.590)

Tensioni etrasportive prima delle prove, tensione anche durante le prove stesse. Con diversi imprevisti, intoppi e colpi di scena. Specialmente per la Ferrari e per la sua attuale prima punta (nonché leader della classifica generale). Nell'affrontare una veloce curva a sinistra (la numero quattro), Leclerc stringe millimetricamente la traiettoria: quanto basta per danneggiare la sospensione sinistra, rientrare lentamente ai box ed abbandonare la sessione, ad una ventina di minuti dalla bandiera a scacchi. Leclerc riesce comunque a conservare la testa della classifica ed a chiudere imbattuto la prima giornata di prove della seconda tappa del Mondiale. Come nel turno iniziale, alle spalle di Leclerc c'è Verstappen. Il campione in carica si... ferma a 140 millesimi da Charles (nel turno precedente erano stati 114) ed i suoi sforzi di saltare in testa alla classifica sono vanificati prima da una sua sbavatura, poi da una virtual safety car.  L'altro ferrarista Sainz è alle spalle di Leclerc e dello stesso Max, con un ritardo inferiore ai tre decimi, lui pure una strisciata (innocua) contro il muretto e la sensazione di una certa difficoltà a rivaleggiare con i due mattatori del GP del Bahrein.

© Getty Images

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Rispetto al primo turno, si fanno sotto Sergio Perez con la seconda Red Bull ed entrambe le Mercedes che occupano la terza fila "virtuale" di una giornata piuttosto movimentata: in pista ma soprattutto fuori. Con un programma dell’evento confermato nella lunghissima riunione serale prima dai Team Principals e poi dai piloti, ed una situazione apparentemente sotto controllo (come sottolineato ufficialmente da F1), ma inevitabilmente in evoluzione nel corso delle prossime ore.

Risale posizioni anche la McLaren che si riaffaccia alla top ten con Lando Norris (settimo a 661 millesimi da Leclerc), mentre Daniel Ricciardo naviga ancora in acqua agitate: quindicesimo ad un secondo e mezzo dalla vetta e... ad otto decimi dal compagno di squadra. Esteban Ocon conferma in buona sostanza la performance iniziale ed è ottavo (a soli ventisei millesimi davanti a Norris), seguito da Valtteri Bottas e da Yuki Tsunoda. Nel finaledelle prove però il giapponese viene invitato a spegnere rapidamente la power unit della sua Alpha Tauri, mentre la "gemella" di Pierre Gasly non permette al francese di fare meglio del dodicesimo tempo davanti a Mick Schumacher. Il tedesco rialza la testa dopo aver "subito" da Kevin Magnussen per tutto il weekend di Sakhir. Per la verità il danese chiude in fondo alla graduatoria un venerdì da incubo: costantemente in coda al gruppo: a secco di giri nel primo turno, nel secondo invece arenato ai bordi della... Corniche, con la PU Ferrari della sua Haas ammutolita e l'intervento della Safety Car in versione Virtual.

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