L'ultimo Gran Premio del 2020 avrà una "coda" importante in ottica 2021 con la giornata di test riservata ai giovani piloti. E non solo a loro...
di Stefano Gatti
Nei giorni scorsi si sono sprecati i commenti ironici sulla presenza di Fernando Alonso nello Young Drivers Test di Abu Dhabi che seguirà l'ultimo GP del Mondiale 2020, di fatto... aprendo una "finestra" sul prossimo Mondiale, con uno sguardo anche oltre lo stesso 2021. Da questo punto di vista appare in effetti decisamente "stonata" la presenza del 39enne bicampione del mondo asturiano ma... tant'è! Vediamo intanto chi saranno i "nipotini" di Alonso in pista martedì 15 dicembre a Yas Marina.
Il domani della Formula Uno parte dal suo recente passato. Renault ha fortemente voluto ed ottenuto dalla FIA (e dal suo presidente Jean Todt in particolare) la possibilità di schierare Alonso nei test riservati a giovani piloti e collaudatori, motivando la richiesta con l'assenza dello spagnolo dai Gran Premi nelle due ultime stagioni. Permesso ottenuto e polemiche scatenate dalle altre squadre: in particolare Racing Point, McLaren e Ferrari, alla quale la Federazione Internazionale ha negato la possibilità di far esordire sulla Rossa il nuovo acquisto Carlos Sainz Jr. Difficile peraltro che Alonso tragga dalla giornata di test chissà quale vantaggio in chiave 2021 se non a livello di ripresa di confidenza da parte di Fernando: una sorta di "dove eravamo rimasti", un confronto quasi diretto e quindi molto valido con i suoi vecchi-nuovi avversari. Perchè i dati al proposito non mancheranno e saranno recentissimi: un paio di giorni prima.
La Ferrari ha annunciato già da metà novembre che sulla SF1000 a disposizione si alterneranno Antonio Fuoco e Robert Shwartzman. Specialista del simulatore della Scuderia Ferrari, nonché pilota di supporto ai giovani talenti di FDA, il 24enne calabrese è al suo quarto test con la squadra (praticamente, un veterano!) dopo quello del 2015 a Spielberg e quelli del 2016 e del 2019 a Barcellona. In totale Antonio ha fin qui coperto oltre trecento giri al volante di una Ferrari F.1, poco più di millequattrocento chilometri. Per la giovane promessa di San Pietroburgo (ventuno anni compiuti alla fine della scorsa estate) si tratterà invece del debutto in una sessione di test collettiva di Formula 1 dopo l'esordio dello scorso 30 settembre alla guida di una vettura della massima categoria sulla pista di Fiorano, nell’ambito del programma RoadToF1 della Ferrari Driver Academy. Campione di Formula 3 del 2019, quest'anno Robert ha debuttato in Formula 2 conquistando la sua prima vittoria dopo appena tre gare nella Feature Race del secondo appuntamento sulla pista di Spielberg, per poi ripetersi in Ungheria e nella Sprint Race di Spa-Francorchamps.
Appena confermato da Prema Racing (nella quale quest'anno ha affiancato Schumacher Jr.), Shwartzman è indicato da molti come un futuro campione e nel 2021 il titolo della categoria cadetta è il suo obiettivo più o meno obbligato. Come lo sarà per Callum Ilott, altro prodotto del vivaio FDA. Saltato per il pesante maltempo il debutto al Nuerburgring con la Haas-Ferrari nella FP1 del GP dell'Eifel (come per Mick Schumacher quello con l'Alfa Romeo), il pilota di Cambridge è stato l'ultimo ad arrendersi al tedesco nella corsa al titolo F.2 e - dopo l'ingaggio di quest'ultimo da parte della Haas stessa - nel test di Abu Dhabi si metterà al volante dell'Alfa Romeo Sauber C39, ugualmente spinta dalla power unit di Maranello. Ilott ha tra l'altro già guidato il modello precedente dell'Alfa Sauber, l'anno scorso al Circuit de Barcelona-Catalunya. Altro protagonista dei test sarà il giapponese Yuki Tsunoda, (vincitore della Feature Race F.2 lo scorso weekend e terzo della classifica finale), in procinto di essere nominato pilota titolare Alpha Tauri al fianco di Pierre Gasly. Il ventenne di Kanagawa ("protetto" di Red Bull) scenderà in pista con la AT01-Honda: un bel passo avanti rispetto all'arma 2018 del team di Faenza che Yuki ha assaggiato poco più di un mese fa ad Imola, all'indomani del GP dell'Emilia Romagna. A Tsunoda Alpha Tauri affiancherà per l'occasione anche il suo connazionale Marino Sato (nessuna parentela con l'ex pilota di F.1 Takuma), lui pure nel 2019 (Campos) e quest'anno (Trident) impegnato - senza risultati particolarmente brillanti - nella categoria cadetta.
Abbiamo lasciato per ultimo Mick Schumacher che sarà sicuramente l'osservato speciale del test, al quale il 21 enne neocampione della F.1 prenderà parte alla guida della Haas-Ferrari VF-20. Monoposto che però martedì 15 non dovrebbe più essere una novità assoluta per Mick, che l'avrà già guidata quattro giorni prima nella FP1 dell'ultimo GP 2020. Difficile che questa volta il debutto (sepure parziale) in un weekend di Gran Premio possa essere cancellato dal maltempo...!