FORMULA UNO E PANDEMIA

GP d'Inghilterra sempre più in forse, si cercano le alternative

Le decisioni del Governo inglese mettono a rischio il doppio appuntamento previsto sullo storico circuito di Silverstone

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Sono ore critiche per il destino del Mondiale di Formula Uno, che dovrebbe scattare tra un mese e mezzo in Austria con un doppio appuntamento sul Red Bull Ring di Spielberg. I provvedimenti che il Governo inglese si appresta a varare a partire dal mese di giugno per chiunque entri nel Paese mettono a serio rischio l'organizzazione del Gran Premio d'Inghiterra a fine luglio e sua replica la prima domenica di agosto. 

Manca un mese a mezzo al via del Mondiale di Formula Uno, o meglio della sua edizione riveduta e corretta, causa emergenza sanitaria globale. A partire dal Gran Premio d'Australia, sono dieci le gare cancellate e nemmeno  i due GP back-to-back tra le montagne della Stiria che occupano le caselle di domenica 5 e domenica 12 luglio possono essere dati per certi. Soprattutto, continuano a ridursi i margini di fattibilità delle gare in programma a Silverstone domenica 26 luglio e domenica 2 agosto. Tra le misure per il contenimento del contagio annunciate la scorsa settimana dal Governo inglese c'è l'ìntroduzione  di una quarantena di quattordici giorni per chi fa il suo ingresso nel Paese. Un provvedimento che renderebbe di fatto impossibile lo svolgimento dei due GP previsti sullo storico autodromo del Northamptonshire. Le esenzioni al provvedimento riguardano solo il personale diplomatico e gli autotrasportatori, la cui prestazione è indispensabile per la circolazione delle merci essenziali. Non ancora, almeno al momento, il personale che si sposta per la realizzazione di eventi sportivi internazionali. Un portavoce della Formula Uno ha reso noto  che sono in corso trattative con il Governo per trovare una soluzione, in considerazione dell'importanza che il motosport ha in Gran Bretagna (una vera e propria industria) e delle ricadute negative su migliaia di posti di lavoro e sulla catena dell'indotto.

La richiesta di esenzione dalla quarantena poggia sulle modalità operative che la Formula Uno sta mettendo a punto. La realizzazione di una sorta di "biosfera" abitata dal personale delle squadre,  lo svolgimento di test ripetuti, gli spostamenti da portare a termine su aeromobili interamente riservati, con l'obiettivo di isolare dal resto del mondo uomini e donne che danno vita al Mondiale. La sensazione però è che il Governo non sia intenzionato ad accogliere la richiesta, anche per non creare precedenti. Va  detto che il provvedimento, che non ha una data di chiusura prestabilita, sarà soggetto a valutazioni periodiche, ma il tempo stringe e il destino del Gran Premio d'Inghilterra e del suo "gemello"  è già appeso ad un filo. Dovesse saltare, sarebbe la  prima volta che il calendario del Mondiale non include questo appuntamento, tra l'altro il primo nella lunga avventura della Formula Uno, la cui storia è iniziata appena più di settant'anni fa, il 13 maggio del 1950, e proprio a Silverstone. Una perdita che lascerebbe in solitaria al Gran Premio d'Italia il primato di unico GP sempre presente nel calandario iridato. Con tutti i "se" ed i "ma" legati al destino di questa stagione e quindi anche della gara di Monza, attualmente prevista la prima domenica di settembre.

Intanto, nella continua ricerca di soluzioni per dare forma al Mondiale più complicato della storia, si cercano soluzioni alternative a Silverstone, Da questo punto di vista ad Hockenheim, che ha già manifestato la propria disponibilità, si è aggiunto il Circuito dell'Algarve, a Portimao. Per l'autodromo portoghese si tratterebbe di una prima assoluta. L'Hockenheimring invece rientrerebbe ... dalla finestra, dopo l'ultima edizione del GP di Germania della scorsa estate, escluso invece dal calendario originale del Mondiale 2020.

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