Parla papà Keke: "Nico fortunato? Hamilton lo è stato per due anni..."

Sul futuro: "Mi atterrò al mio ruolo, e il mio ruolo è di sostenitore privato"

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Non rilasciava interviste da sei anni, ma dopo il Mondiale papà Keke Rosberg ha raccontato il rapporto con suo figlio Nico. L'ex campione del mondo tedesco, in esclusiva a Motorsport.com, ha parlato a 360°: "Hamilton ha detto che Nico è stato fortunato? Io penso che lui lo sia stato per due anni... Se si vuole vincere il Mondiale non si può avere sfortuna".

Keke ha seguito da Dubai la gara del trionfo e poi l'ha raggiunto ad Abu Dhabi per festeggiare: "Ho pensato fosse il caso di fare un passo indietro. Non avevo scelta, perché sapevo che se fossi andato in circuito non avrei fatto nulla e non sarebbero state ore di quiete. Quindi ho parlato con Nico e gli ho detto che non sarei andato in pista. Non sarebbe stato utile. Ecco perché non sono andato. Il mio ruolo è quello di sostenitore privato".

Il padre Keke ci ha sempre creduto: "Sì, ho pensato che sarebbe arrivato. Ho tre regole per un pilota quando arriva in F.1, che sono traguardi da raggiungere. Devi vincere la tua prima gara, devi vincere a Monte-Carlo e devi vincere il titolo mondiale. E' questo che ho sempre detto a Nico. Ora posso mettere una croce anche sull'ultimo punto. Ce l'ha fatta". 

Cosa conta di più per te? Le tue vittorie o quelle di Nico?
"Le mie vittorie non contano più. Sono state colte molto tempo fa, avrei potuto diventare un dentista nel frattempo. Per me non contano più, ora l'attenzione è tutta per quanto ha ottenuto Nico in questo momento".

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