NICO ROSBERG – VOTO 10
Vince facile nonostante la safety car e i pezzi di carbonio seminati in pista dalla concorrenza. Ma il percorso netto, pole position e vittoria, non bastano con un compagno di squadra così in palla.
DANIEL RICCIARDO – VOTO 9
Tre podi di fila sono stati necessari e sufficienti per scrollarsi di dosso il fantasmino di nome Max. Dan è stato lucido e concreto nella sua reazione, il tutto per dimostrare alla Red Bull che i numeri del repertorio restano intatti.
LEWIS HAMILTON – VOTO 9
Nella domenica più complicata ha messo i mattoncini più importanti nella costruzione del titolo numero 4. Un grazie per la rimonta va alla squadra che ha saputo interpretare un regolamento confuso e allucinante, cambiando l'impossibile sulla sua macchina.
SEBASTIAN VETTEL – VOTO 4
La manovra alla prima curva distrugge la sua gara e quella di Raikkonen. Una visione poco lucida nella lettura di una gara difficile chiusa con un deludente sesto posto, quando i programmi degli uomini in rosso erano decisamente altri.
FERNANDO ALONSO – VOTO 8
A parole si atteggia a vecchio campione disilluso. Ma quando si spegne il semaforo offre tutta un'altra impressione, sottolineando che la voglia di divertirsi e di divertire è ancora tanta. Sale dall'ultima fila fino a vedere il paradiso. Poi i limiti della McLaren gli consigliano di accontentarsi della piazza 7.
KIMI RAIKKONEN – VOTO 8
Spa è il suo parco giochi, ma altri ragazzini prepotenti gli hanno rovinato la domenica, Vettel alla partenza e Verstappen pochi chilometri più tardi. Per una vittima del bullismo su pista arrivare in zona punti è già un miracolo.
MAX VERSTAPPEN – VOTO 4
Da assolvere nel contatto al via, da condannare per le manovre ai danni di Raikkonen. Ma nel meraviglioso mondo di Max è solo colpa degli altri.
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